II Questionario Personalità e Linguaggio
31 Domande cui rispondere per una ricerca sul linguaggio e i possibili rapporti tra visione del mondo e uso del linguaggio.
Propongo questo secondo Questionario.
La fascia di età cui si rivolge è quella delle Scuole Superiori.
Come ho già detto nel precedente articolo di accompagnamento del Questionario n. 1, riferito all’età di 6-13 anni, le domande, che qui di seguito potrete leggere, rientrano nella ricerca Personalità e Linguaggio. Alcune parole per spiegarne il senso e, soprattutto, dove vogliamo arrivare sia con le risposte che i lettori potreanno inviarci, sia con questo tipo di lavoro.
Esiste una correlazione tra gli atteggiamenti sociali degli individui e la loro comunicazione. Per comunicazione, qui, intendo sia la disponibiltà al confronto con gli altri - quindi anche a mettersi in gioco con i propri contenuti - sia il linguaggio parlato del singolo imdividuo -quindi, il rapporto che il parlante sente di avere con il proprio parlato. Per atterggiamenti sociali, intendo la "visione del mondo" che può caratterizzare la singola persona. Consapevolmente e no.
Questa correlazione influisce non poco sul linguaggio, inteso come funzione: il linguaggio parlato, cioè, è il risultato finale di processi neurologici e fisiologici, ma anche dell’ambiente sociale e culturale. Il quale ultimo contribuisce a formare, appunto, la nostra visione del mondo, quindi anche il nostro linguaggio, parlato e scritto. Il linguaggio, insomma, è al crocevia natura/cultura: è costruito di un materiale neuro-fisiologico, viene espresso con le articolazioni bucco-fonatorie, vive grazie alla respirazione, ma è, a tutti gli effetti, un prodotto della nostra "cultura", cioè della nostra visione del mondo. Tutti questi elementi sono in relazione reciproca. In questo studio, di loro, a me interessa il possibile particolare influsso, reciproco, tra visioni del mondo e linguaggio parlato, tra comunicazione e visione di sé da parte del soggetto parlante.
Trovate, qui, subito, 31 affermazioni, seguite da V. (vero) e F. (falso). Scegliete la vostra risposta, proprio la prima che vi viene in mente, non pensateci su. Ovviamente, il vero e il falso non corrispondono a "giusto" o "sbagliato": la vostra risposta è sempre quella giusta, perché è la vostra risposta, perché corrisponde al vostro modo di pensare.
Grazie, se vorrete inviarmi le risposte.
Il modo è semplice: copia e incolla, poi cancellate la lettera "V" se non siete d’accordo con l’affermazione riportata, oppure cancellate la lettera "F" se siete d’accordo. Es.:
Gli obblighi maggiori sono verso la propria famiglia: V. (se si è d’accordo)
F. (se non si è d’accordo).
Dopo di che, potete mandare le vostre risposte anche al mio indirizzo mail: roberto.depas@tiscali.it.
Vi ringrazio molto. Davvero molto.
Le fonti bibliografiche per i questionari che pubblico e pubblicherò saranno raccontate nei prossimi articoli.
1 - Gli obblighi maggiori sono verso la propria famiglia V. F.
2 - La guerra è connaturata alla natura della specie umana V. F.
3 - Per quanti sforzi si facciano per la pace, prima o poi scoppierà un’altra guerra mondiale V. F.
4 - La pena di morte non è barbarica e non deve essere abolita V. F.
5 - Una piccola bugia è spesso una buona cosa V. F.
6 - Il rispetto e l’obbedienza alle persone importanti sono tra le migliori virtù dei giovani V. F.
7 - La vita è così breve che ha ragione chi se la gode di più. V. F.
8 - Il mantenimento dell’ordine interno di una nazione è più importante della completa libertà assicurata a tutti. V. F.
9 - E’ ingiusto che il governo distribuisca milioni ai paesi in via di sviluppo, quando da noi mancano ospedali, scuole ecc. V. F.
10 - La civiltà può sperare di sopravvivere solo con un ritorno al senso religioso della vita V. F.
11 - E’ giusto che l’educazione religiosa sia resa obbligatoria nelle scuole V. F.
12 - Parlo spesso con l’insegnante dopo la lezione V. F.
13 - Faccio molte domande in classe V. F.
14 - Discuto il risultato delle verifiche direttamente con l’insegnante V. F.
15 - Non mi piace essere chiamato dall’insegnante durante la lezione se non ho indicato che desidero parlare V. F.
16 - Mi piace discutere con l’insegnante di problemi sociali e politici V. F.
17 - Mi piace dibattere con l’insegnante problemi di carattere intellettuale V. F.
18 - Preferisco le lezioni in cui l’insegnante spiega e invita solo di rado gli studenti a porre domande V. F.
19 - Parlo raramente in classe V. F.
20 - Di solito presumo che gli insegnanti conoscano il loro lavoro e quindi discuto raramente con loro sulle spiegazioni, i risultati delle verifiche, ecc. V. F.
21 - Preferisco leggere sui libri quello che mi interessa piuttosto che discutere con l’insegnante. V. F.
22 - In classe parlo solo quando sono asslutamente sicuro delle mie idee e delle mie conoscenze. V. F.
23 - Ho molta difficoltà a parlare durante le lezioni quando so che l’insegnante valuta la mia partecipazione alla discussione. V. F.
24 - Mi piace parlare con gli insegnanti anche fuori dalla classe. V. F.
25 - In classe, quando si tratta di qualcosa che non capisco, preferisco discutere con l’insegnante piuttosto che con un compagno. V. F.
26 - Quando la mia partecipazione alla discussione non viene apprezzata, parlo ugualmente. V. F.
27 - Generalmente non evito di parlare durante le lezioni in cui l’insegnante stimola discussioni. V. F.
28 - Comunque, a me piace parlare, in generale, anche fuori dalla classe V. F.
29 - In famiglia, partecipo molto alle conversazioni V. F.
30 - Sento di potermi affidare al mio linguaggio V. F.
31 - Il mio linguaggio non mi piace, e, se posso, evito di parlare V. F.
La fascia di età cui si rivolge è quella delle Scuole Superiori.
Come ho già detto nel precedente articolo di accompagnamento del Questionario n. 1, riferito all’età di 6-13 anni, le domande, che qui di seguito potrete leggere, rientrano nella ricerca Personalità e Linguaggio. Alcune parole per spiegarne il senso e, soprattutto, dove vogliamo arrivare sia con le risposte che i lettori potreanno inviarci, sia con questo tipo di lavoro.
Esiste una correlazione tra gli atteggiamenti sociali degli individui e la loro comunicazione. Per comunicazione, qui, intendo sia la disponibiltà al confronto con gli altri - quindi anche a mettersi in gioco con i propri contenuti - sia il linguaggio parlato del singolo imdividuo -quindi, il rapporto che il parlante sente di avere con il proprio parlato. Per atterggiamenti sociali, intendo la "visione del mondo" che può caratterizzare la singola persona. Consapevolmente e no.
Questa correlazione influisce non poco sul linguaggio, inteso come funzione: il linguaggio parlato, cioè, è il risultato finale di processi neurologici e fisiologici, ma anche dell’ambiente sociale e culturale. Il quale ultimo contribuisce a formare, appunto, la nostra visione del mondo, quindi anche il nostro linguaggio, parlato e scritto. Il linguaggio, insomma, è al crocevia natura/cultura: è costruito di un materiale neuro-fisiologico, viene espresso con le articolazioni bucco-fonatorie, vive grazie alla respirazione, ma è, a tutti gli effetti, un prodotto della nostra "cultura", cioè della nostra visione del mondo. Tutti questi elementi sono in relazione reciproca. In questo studio, di loro, a me interessa il possibile particolare influsso, reciproco, tra visioni del mondo e linguaggio parlato, tra comunicazione e visione di sé da parte del soggetto parlante.
Trovate, qui, subito, 31 affermazioni, seguite da V. (vero) e F. (falso). Scegliete la vostra risposta, proprio la prima che vi viene in mente, non pensateci su. Ovviamente, il vero e il falso non corrispondono a "giusto" o "sbagliato": la vostra risposta è sempre quella giusta, perché è la vostra risposta, perché corrisponde al vostro modo di pensare.
Grazie, se vorrete inviarmi le risposte.
Il modo è semplice: copia e incolla, poi cancellate la lettera "V" se non siete d’accordo con l’affermazione riportata, oppure cancellate la lettera "F" se siete d’accordo. Es.:
Gli obblighi maggiori sono verso la propria famiglia: V. (se si è d’accordo)
F. (se non si è d’accordo).
Dopo di che, potete mandare le vostre risposte anche al mio indirizzo mail: roberto.depas@tiscali.it.
Vi ringrazio molto. Davvero molto.
Le fonti bibliografiche per i questionari che pubblico e pubblicherò saranno raccontate nei prossimi articoli.
1 - Gli obblighi maggiori sono verso la propria famiglia V. F.
2 - La guerra è connaturata alla natura della specie umana V. F.
3 - Per quanti sforzi si facciano per la pace, prima o poi scoppierà un’altra guerra mondiale V. F.
4 - La pena di morte non è barbarica e non deve essere abolita V. F.
5 - Una piccola bugia è spesso una buona cosa V. F.
6 - Il rispetto e l’obbedienza alle persone importanti sono tra le migliori virtù dei giovani V. F.
7 - La vita è così breve che ha ragione chi se la gode di più. V. F.
8 - Il mantenimento dell’ordine interno di una nazione è più importante della completa libertà assicurata a tutti. V. F.
9 - E’ ingiusto che il governo distribuisca milioni ai paesi in via di sviluppo, quando da noi mancano ospedali, scuole ecc. V. F.
10 - La civiltà può sperare di sopravvivere solo con un ritorno al senso religioso della vita V. F.
11 - E’ giusto che l’educazione religiosa sia resa obbligatoria nelle scuole V. F.
12 - Parlo spesso con l’insegnante dopo la lezione V. F.
13 - Faccio molte domande in classe V. F.
14 - Discuto il risultato delle verifiche direttamente con l’insegnante V. F.
15 - Non mi piace essere chiamato dall’insegnante durante la lezione se non ho indicato che desidero parlare V. F.
16 - Mi piace discutere con l’insegnante di problemi sociali e politici V. F.
17 - Mi piace dibattere con l’insegnante problemi di carattere intellettuale V. F.
18 - Preferisco le lezioni in cui l’insegnante spiega e invita solo di rado gli studenti a porre domande V. F.
19 - Parlo raramente in classe V. F.
20 - Di solito presumo che gli insegnanti conoscano il loro lavoro e quindi discuto raramente con loro sulle spiegazioni, i risultati delle verifiche, ecc. V. F.
21 - Preferisco leggere sui libri quello che mi interessa piuttosto che discutere con l’insegnante. V. F.
22 - In classe parlo solo quando sono asslutamente sicuro delle mie idee e delle mie conoscenze. V. F.
23 - Ho molta difficoltà a parlare durante le lezioni quando so che l’insegnante valuta la mia partecipazione alla discussione. V. F.
24 - Mi piace parlare con gli insegnanti anche fuori dalla classe. V. F.
25 - In classe, quando si tratta di qualcosa che non capisco, preferisco discutere con l’insegnante piuttosto che con un compagno. V. F.
26 - Quando la mia partecipazione alla discussione non viene apprezzata, parlo ugualmente. V. F.
27 - Generalmente non evito di parlare durante le lezioni in cui l’insegnante stimola discussioni. V. F.
28 - Comunque, a me piace parlare, in generale, anche fuori dalla classe V. F.
29 - In famiglia, partecipo molto alle conversazioni V. F.
30 - Sento di potermi affidare al mio linguaggio V. F.
31 - Il mio linguaggio non mi piace, e, se posso, evito di parlare V. F.
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