Il check-up economico-finanziario per le aziende


Periodicamente, è necessario analizzare lo stato di salute della propria impresa effettuando un approfondito check-up
Il check-up economico-finanziario per le aziende

Conosciamo davvero le nostre aziende?

Questa è, certamente, una domanda da porsi, periodicamente, tentando di trovare una risposta (auspicabilmente) convincente.

Spessissimo, capita di "vivere alla giornata", presi da urgenze, scadenze, problematiche contingenti.

Si "fa finta" di non vedere i "problemini" che si presentano davanti ai nostri occhi di imprenditori, a volte proprio "nascondendo la testa sotto la sabbia" per ignorare quella piccola fessura da cui la nostra "nave" sta "imbarcando acqua".

Uso delle similitudini, per rendere i concetti più chiari. Poi, arriva il momento in cui il forellino diventa una vera e propria falla, e l'acqua che entra diventa sufficiente per far affondare l'imbarcazione. Possiamo correre ai ripari, certo, e addirittura riparare la falla.

Per un po' di tempo continueremo ad andare avanti, incuranti del fatto che possiamo, certo, aver "tappato il buco", ma senza aver rimosso la causa originaria per la quale la voragine aveva cominciato a crearsi. Con la conseguenza che, senza che noi ce ne rendiamo conto, da qualche altra parte un altro "forellino" avrà già cominciato a generarsi.

Queste cose capitano anche a noi, come individui, quando magari ignoriamo dei piccoli segnali che il nostro corpo ci sta dando, e poi ci ritroviamo a correre dal medico quando il malanno ha già fatto un bel po' del suo corso, ritrovandoci dunque a dover affrontare cure e periodi di convalescenza ben più impegnativi di quel che sarebbe stato, inizialmente, necessario. La stessa cosa, può avvenire con le nostre imprese, e vi assicuro che accade MOLTO SPESSO.

Qual è, dunque, la soluzione, o sarebbe meglio dire il comportamento corretto?

La risposta è questa: bisogna prendersi il tempo per affidare, periodicamente, l'incarico ad un esperto per effettuare un CHECK UP AZIENDALE. I risultati potranno sorprendervi, in quanto l'azienda verrà letteralmente passata ai raggi X, in modo da individuare PUNTI DI FORZA, DEBOLEZZE, CRITICITA', PERCORSI DI MIGLIORAMENTO.

Spesso, vi ritroverete a pensare che le cose non sono così come le vedevate voi, ed eviterete di intraprendere, in buona fede, azioni che, nel medio periodo, potrebbero rivelarsi addirittura dannose.

Sapete qual è uno degli errori più frequenti in cui ci imbattiamo effettuando i check up? Quello dell'illusione della liquidità. Spessissimo, si confonde la salute aziendale con la quantità di denaro disponibile in banca; dunque, se magari i rating sono positivi e le banche elargiscono fidi e facilitazioni a tassi convenienti, si prosegue per un po' ben felici ed entusiasti, senza rendersi conto che, magari, la gestione aziendale "brucia" periodicamente cash flow e le cause NON sono da ricercare nei rapporti con le banche (ma, magari, nel processo con cui l'azienda genera reddito).

La conseguenza di ciò, è che l'azienda potrà ritrovarsi, ad un certo punto, con una quantità di debito difficile da gestire, e con le banche che, progressivamente, "chiudono i rubinetti" del credito, generando problematiche a non finire. Abbiamo visto moltissimi casi in cui le aziende hanno cominciato a rendersi conto delle difficoltà in cui versavano proprio a causa di queste improvvise dinamiche finanziarie.

Ricordiamoci, dunque, del vecchio proverbio per cui PREVENIRE E' MEGLIO CHE CURARE, e ricordiamoci di "fare il tagliando" alle nostre aziende, periodicamente! Se non l'abbiamo mai fatto, dovremo certamente pensare ad un primo check up approfondito, per poi magari procedere a qualche "visita di controllo" scadenziata nel tempo.

Un buon check up deve, per forza di cose, prendere in considerazione i seguenti aspetti, tramite un'attenta riclassificazione ed analisi dei bilanci, ma anche delle "banche dati" (Centrale rischi, Crif) e della concreta realtà aziendale (visita in azienda, dialogo con l'imprenditore e il management):

- situazione PATRIMONIALE dell'azienda: come sono composti gli investimenti aziendali? E le fonti di finanziamento? L'azienda è troppo "rigida", o magari eccessivamente "indebitata"?

- situazione FINANZIARIA: qual è la situazione della liquidità aziendale? L'impresa è in grado di far fronte alle proprie obbligazioni, alle relative scadenze?

- situazione ECONOMICA: l'azienda produce REDDITO POSITIVO dalla propria GESTIONE CARATTERISTICA? Quali sono le dinamiche di produzione del reddito?


Restiamo, ovviamente, a piena disposizione per tutti gli approfondimenti del caso, su questi aspetti FONDAMENTALI del vivere l'impresa.

Articolo del:


di Marco Massari

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