Il coaching mette le ali al leader in te!
Cos'è il coach e il coaching e come possono influenzare la tua leadership: che obiettivi ti poni e come il coaching ti aiuta a raggiungerli
Spesso chiediamo ai nostri clienti qual è la loro identità, la loro mission: perché fanno quello che fanno, cosa li fa alzare ogni mattina, qual è la spinta che li porta ad avere un tale impatto sulla società. La mia attività di coach mi ha aiutato a fare la stessa domanda a me stesso: qual è la ragione profonda che mi ha portato ad iniziare ad essere un coach, la mia 4a carriera professionale? "Aiutare gli altri a vivere meglio" è stata la prima semplice risposta che mi sono dato: gli altri come pilastro del nostro futuro, un tuffatore pronto a lanciarsi, alla ricerca del proprio trampolino. Essere coach mi permette di diventare quel trampolino, di essere il catalizzatore dei sogni degli altri. La partnership tra coach e coachee è un "unicum", le strade da percorrere a fianco del coachee sono le più diverse e si possono percorrere in mille modi: un volo, una passeggiata, una corsa, una nuotata? Oppure un dipinto, un disegno, un romanzo o un fumetto? Ed infine a che velocità il coachee vuole muoversi? Ha forse bisogno di una piccola sfida, una piccola spinta che gli faccia fare quel salto dal trampolino che ha sempre desiderato?
Anche alcuni coachee, oltre a beneficiare del supporto del coach, possono migliorare nella propria professionalità utilizzando alcune competenze di coaching: penso in particolare ai leader nel business, nello sport, nel mondo dello spettacolo.
Che coach è il leader?
Prendiamo Alan Mulhally, Presidente di Ford per circa 10 anni: non solo ha salvato l’azienda, portandola da una quasi bancarotta (una perdita di circa 17 miliardi di dollari nell’anno in cui ha preso il comando) ad una crescita profittevole, ma l’ha trasformata nel suo modo di operare.
Come? Istituendo il processo del Business Plan Review, in cui ogni Direttore doveva riportare l’andamento dei progetti chiave del piano strategico aziendale, condividendo con i colleghi del consiglio d’amministrazione successi ed insuccessi, in un clima di fiducia, trasparenza e lavoro di squadra.
Naturalmente ha esercitato la sua leadership nell’introdurre un nuovo modo di gestire l’azienda: ha però testimoniato nel tempo molte competenze del coach, quali fiducia, ascolto attivo, domande potenti, progettare azioni, gestire i progressi.
Il coaching davvero mette le ali, ma a chi? Molti sono portati a rispondere di getto ..... ma è ovvio, al coachee!
Questo è certamente vero, ma credo che anche il coach arrivi a godere di questa magia che si instaura nella "bolla" con il coachee: ogni sessione di coaching ci porta a ripensarci come coach e come persona.
Questo continuo riesame aiuta anche noi a far crescere le nostre ali, per spiccare il volo verso la nostra missione.
Anche alcuni coachee, oltre a beneficiare del supporto del coach, possono migliorare nella propria professionalità utilizzando alcune competenze di coaching: penso in particolare ai leader nel business, nello sport, nel mondo dello spettacolo.
Che coach è il leader?
Prendiamo Alan Mulhally, Presidente di Ford per circa 10 anni: non solo ha salvato l’azienda, portandola da una quasi bancarotta (una perdita di circa 17 miliardi di dollari nell’anno in cui ha preso il comando) ad una crescita profittevole, ma l’ha trasformata nel suo modo di operare.
Come? Istituendo il processo del Business Plan Review, in cui ogni Direttore doveva riportare l’andamento dei progetti chiave del piano strategico aziendale, condividendo con i colleghi del consiglio d’amministrazione successi ed insuccessi, in un clima di fiducia, trasparenza e lavoro di squadra.
Naturalmente ha esercitato la sua leadership nell’introdurre un nuovo modo di gestire l’azienda: ha però testimoniato nel tempo molte competenze del coach, quali fiducia, ascolto attivo, domande potenti, progettare azioni, gestire i progressi.
Il coaching davvero mette le ali, ma a chi? Molti sono portati a rispondere di getto ..... ma è ovvio, al coachee!
Questo è certamente vero, ma credo che anche il coach arrivi a godere di questa magia che si instaura nella "bolla" con il coachee: ogni sessione di coaching ci porta a ripensarci come coach e come persona.
Questo continuo riesame aiuta anche noi a far crescere le nostre ali, per spiccare il volo verso la nostra missione.
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