Il contenzioso bancario: principali fattispecie


Le principali fattispecie di contenzioso tra clienti e banche: usura e commissioni su conti correnti e mutui
Il contenzioso bancario: principali fattispecie
Nel settore delle cause civili tra correntisti privati ed istituti di credito ricorrono, in linea di massima, le stesse fattispecie, sebbene nel merito ci siano differenze sostanziali.
Per quanto riguarda i conti correnti ordinari, soprattutto quelli con affidamenti importanti, la principale fattispecie è senza dubbio il superamento del tasso soglia usura.
Il superamento del tasso soglia usura avviene generalmente durante la vita del rapporto di conto corrente (cosiddetta usura sopravvenuta), ma non sono rari i casi in cui l’usura può essere anche contrattuale. Può accadere, infatti, che l’istituto di credito applichi gli interessi debitori e le varie commissioni collegate all’erogazione del credito (Commissione di Massimo Scoperto prima, Disponibilità Immediata Fondi dopo) in maniera talmente rilevante - soprattutto in caso di sconfinamento del fido accordato - da far salire il Tasso Effettivo Globale (TEG) del conto corrente oltre i tassi usura rilevati trimestralmente da Bankitalia e fatti propri dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. In alcuni casi, tali commissioni non hanno avuto una specifica pattuizione in contratto. Un altro fatto rilevante è la difficoltà degli istituti di credito a produrre in giudizio i contratti di apertura dei conti correnti accesi prima del 2000.
I conti correnti per anticipo fatture sono generalmente quelli che presentano minori problematiche, soprattutto per quanto riguarda il superamento del tasso soglia usura. Ciò è dovuto sia al minore tasso di interesse debitore applicato a questa tipologia di conti correnti, sia al fatto che le competenze dei conti anticipi vengono poi girocontate nel conto corrente ordinario di appoggio. Tuttavia, anche nei contratti di conto anticipi può accadere che non siano state pattuite particolari commissioni che, invece, poi il correntista si ritrova nei conteggi scalari e nel calcolo delle competenze dovute. E ciò ha ovviamente effetto anche nel conto corrente ordinario di appoggio in cui le competenze vengono girocontate.
Un discorso a parte meritano i mutui. In essi può accadere che il Tasso di Mora applicato in caso mancato pagamento della rata sia superiore al tasso soglia usura di riferimento. Un’altra fattispecie può riguardare il superamento del tasso soglia usura in caso di estinzione anticipata del mutuo (in questo caso si avrebbe usura contrattuale), anche se riguardo questa fattispecie la giurisprudenza non è affatto unanime. Ma il caso più ricorrente è l’usura sopravvenuta nei mutui a tasso fisso. In questi casi, essendovi stato negli ultimi anni un abbassamento generale dei tassi, accade che il tasso pattuito in contratto, ed all’epoca non usurario, lo diventi nel corso degli anni, facendo si che il cliente possa richiedere la restituzione delle somme che vanno oltre soglia o perlomeno la rinegoziazione del mutuo stesso. La giurisprudenza recente tende a far riportare il tasso entro la soglia.

In generale, è bene chiarire che ogni singolo specifico caso presenta punti di forza e criticità da valutare e studiare fino in fondo, con l’ausilio di professionisti preparati in questo specifico settore.

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di Leonardo Cannata

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