Il contratto di convivenza


Il nuovo ruolo dei legali dopo l'approvazione della legge sulle unioni civili
Il contratto di convivenza

La legge sulle unioni civili prevede che i contratti che regoleranno i rapporti di convivenza delle coppie di fatto passeranno dagli avvocati.
I nuovi istituti sono due e andranno ad affiancare il matrimonio: le unioni civili, riservate alle coppie formate da persone appartenenti allo stesso sesso, e le convivenze di fatto (fruibili sia dalle coppie etero che omo), entrambe differenziate sul fronte dei diritti e dei doveri, sia personali che patrimoniali. I tre regimi si differenzieranno quanto a diritti e doveri personali e patrimoniali.
Per quanto concerne le coppie di fatto, la riforma prevede la sottoscrizione del "contratto di convivenza", con cui le parti potranno disciplinare i rapporti patrimoniali relativi alla loro vita in comune. I legali, dunque, saranno equiparati ai notai per la autentica della sottoscrizione, nonché delle sue modifiche e della sua risoluzione.
Non si tratterà, però, di una mera certificazione dell'autografia delle firme, poiché l'avvocato e il notaio dovranno, altresì, attestare la liceità dell'accordo, in conformità alle norme imperative e all'ordine pubblico. Dopodiché, sarà compito dei professionisti che ricevono l'atto provvedere, ai fini dell'opponibilità ai terzi, a trasmetterne copia (entro i successivi 10 giorni) al Comune di residenza dei conviventi per l'iscrizione all'anagrafe.
Lo Studio è a Vostra disposizione per tale incombente.

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di Avv. Sara LAURINO

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