Il design italiano
Il design italiano è segnato da una fase di notevole produzione artistica, riconosciuta come il Bel Design Italiano

L'espressione design italiano ingloba tutte le opere di disegno industriale, di progettazione di interni, di progettazione urbana e di progettazione architettoniche realizzate in Italia.
Il design italiano è segnato da una fase di notevole produzione artistica, riconosciuta come il Bel Design Italiano. In questo periodo vengono sperimentate nuove tecniche e materiali (come per esempio la plastica), un'evoluzione che ha contribuito in Italia allo sviluppo di una nuova metodologia progettuale.
Si tratta di una vera e propria rivoluzione, in quanto si assume un atteggiamento quasi di gioco nell'impiego di forme, materiali e colori. L'obiettivo della maggior parte dei designer italiani di questo periodo è quello di far parlare da sè il prodotto stesso, attraverso le visualizzazioni delle funzioni d'uso e le connotazioni simboliche.
Tra i maggiori esponenti di questo periodo ricordiamo: Bruno Munari (1907-1998), Mario Bellini (1935), il gruppo di progettisti Archizoom Associati (1966-1974).
Bruno Munari è considerato come una delle colonne portanti della cultura artistica italiana, grazie alle sue geniali creazioni e invenzioni multiformi. Tra i suoi lavori più importanti e sensazionali ricordiamo la Falkland lamp (rientrata da quest'anno in produzione): una serie di anelli in alluminio di diversi diametri infilati in una calza di nylon elasticizzato.
Mario Bellini, attualmente in vita, è conosciuto come architetto e designer. Il suo genio lo ha reso uno delle più importanti figure della cultura italiana. La sua carriera come designer ha inizio nel 1963, in cui Bellini collabora come consulente per il disegno industriale della Olivetti. Inoltre, al MoMA di New York sono conservate 25 sue opere.
L'Archizoom Associati è un gruppo fondato nel 1966 a Firenze da quattro architetti: Andrea Branzi, Gilberto Corretti, Paolo Deganello e Massimo Morozzi. Nel 1968 si uniscono anche i due designer Dario e Lucia Bartolini. Questi operano in pieno periodo di contestazione ideologica, trasformano la tecnologia in fantatecnologia mettendola al servizio del Radical Design. La superonda, il divanetto/seduta, rappresenta il simbolo della loro produzione.
Il design italiano è segnato da una fase di notevole produzione artistica, riconosciuta come il Bel Design Italiano. In questo periodo vengono sperimentate nuove tecniche e materiali (come per esempio la plastica), un'evoluzione che ha contribuito in Italia allo sviluppo di una nuova metodologia progettuale.
Si tratta di una vera e propria rivoluzione, in quanto si assume un atteggiamento quasi di gioco nell'impiego di forme, materiali e colori. L'obiettivo della maggior parte dei designer italiani di questo periodo è quello di far parlare da sè il prodotto stesso, attraverso le visualizzazioni delle funzioni d'uso e le connotazioni simboliche.
Tra i maggiori esponenti di questo periodo ricordiamo: Bruno Munari (1907-1998), Mario Bellini (1935), il gruppo di progettisti Archizoom Associati (1966-1974).
Bruno Munari è considerato come una delle colonne portanti della cultura artistica italiana, grazie alle sue geniali creazioni e invenzioni multiformi. Tra i suoi lavori più importanti e sensazionali ricordiamo la Falkland lamp (rientrata da quest'anno in produzione): una serie di anelli in alluminio di diversi diametri infilati in una calza di nylon elasticizzato.
Mario Bellini, attualmente in vita, è conosciuto come architetto e designer. Il suo genio lo ha reso uno delle più importanti figure della cultura italiana. La sua carriera come designer ha inizio nel 1963, in cui Bellini collabora come consulente per il disegno industriale della Olivetti. Inoltre, al MoMA di New York sono conservate 25 sue opere.
L'Archizoom Associati è un gruppo fondato nel 1966 a Firenze da quattro architetti: Andrea Branzi, Gilberto Corretti, Paolo Deganello e Massimo Morozzi. Nel 1968 si uniscono anche i due designer Dario e Lucia Bartolini. Questi operano in pieno periodo di contestazione ideologica, trasformano la tecnologia in fantatecnologia mettendola al servizio del Radical Design. La superonda, il divanetto/seduta, rappresenta il simbolo della loro produzione.
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