Family Act in arrivo: ecco cosa prevede


Il Family Act prevede una serie di misure per il sostegno economico delle famiglie con figli a carico. Illustriamone il contenuto
Family Act in arrivo: ecco cosa prevede

È stato approvato dal Consiglio dei Ministri il cd. Family Act, contenente una serie di misure per un sostegno economico delle famiglie con figli a carico, redatto dal Ministro delle Pari Opportunità, volto a sostenere la genitorialità e la funzione sociale ed educativa delle famiglie, conciliare vita familiare e lavoro, in particolar modo a favore delle donne.

Entro il prossimo 30 novembre 2020 il Governo dovrà istituire tali misure con un decreto legislativo. Con l’introduzione di queste misure, da gennaio 2021, saranno abrogate tutte le attuali prestazioni per la famiglia, quali detrazioni, assegni e bonus.

Il disegno, composto di 8 articoli, prevede un assegno universale, un contributo per le rette di asili nidi e scuole materne anche al 100%, il congedo parentale per i neo papà sino a 10 giorni, un’indennità integrativa per le mamme al rientro dal congedo.

Per quel che riguarda l’assegno universale, il Governo ha previsto che esso abbia un importo minimo per tutti i nuclei familiari con uno o più figli a carico (dal settimo mese di gravidanza sino al raggiungimento della maggiore età), a cui si aggiungerà una quota variabile per scaglioni determinati in base all’ISEE; che esso venga erogato mensilmente (sia con denaro sia mediante un credito fiscale da utilizzare in compensazione); che esso sia incrementato in caso di figli con disabilità (per i quali non sussistono limiti di età). L’assegno, inoltre, non concorrerà alla formazione del reddito imponibile, né ai fini delle prestazioni a sostegno del reddito.

Per quel che riguarda il contributo per le rette, esso coprirebbe l’intero ammontare delle rette relative alla frequenza di asili nido pubblici e privati, asili nido familiari, scuole d’infanzia e sezioni primavera.

Si prevede, altresì, che i decreti delegati comprendano alcune misure di sostegno per le spese sostenute dalle famiglie con minori affetti da patologie fisiche (compresi i disturbi dell’apprendimento), ad esempio per le spese sostenute per l’acquisto di libri scolastici (per figli frequentanti la scuola secondaria di primo e secondo grado), per le gite scolastiche, per l’iscrizione ad associazioni sportive e a corsi di lingua, arte e musica.

Quanto al potenziamento dei congedi parentali, verranno adottati decreti attuativi al fine di riconoscere un periodo minimo di congedo obbligatorio non inferiore a 10 giorni lavorativi per il padre lavoratore nei primi mesi di nascita del figlio, nonché permessi retribuiti di almeno 5 ore nell'arco dell’anno scolastico per i colloqui con i professori.

Sono stati previsti periodi non inferiori ai due mesi di congedo parentale, non cedibili all’altro genitore, per ciascun figlio.
Il diritto al congedo sarà riconosciuto a prescindere dallo stato civile o di famiglia del genitore lavoratore e con modalità flessibili, compatibilmente con le esigenze del datore di lavoro e nell’ambito della relativa competenza, con le forme stabilite dalla contrattazione collettiva applicata al settore.

Relativamente alle donne lavoratrici, al fine di incentivare il lavoro delle madri, verrà introdotta un’indennità integrativa della retribuzione al 30% erogata dall’Inps per il periodo successivo al rientro al lavoro dopo il congedo obbligatorio, la deducibilità delle spese per le baby-sitter, la modulazione graduale della retribuzione per il lavoratrice assente nel caso di malattia del figlio; la previsione del lavoro agile per i genitori di figli con età inferiore a 14 anni.

Si dovrà prevedere altresì la detraibilità o deducibilità di una percentuale delle spese sostenute per gli addetti ai servizi domestici o assistenza di familiari con deficit di autonomia, assunti con contratto di lavoro subordinato, oltre che misure premiali per i datori di lavoro che promuovano l’armonizzazione tra vita privata e lavoro.

Il Governo ha programmato di adottare anche misure per l’incentivazione dello smart working per chi ha figli con età inferiore a 14 anni (probabilmente sotto forma di credito di imposta), detrazioni fiscali delle spese sostenute per l'acquisto dei libri universitari, nonché per il contratto di affitto per gli studenti fuori sede e per l'affitto della prima casa per le giovani coppie, di cui almeno uno dei due non abbia superato i 30 anni.

Nonostante il Governo debba, quindi, ancora lavorare sulla concretizzazione delle misure contenute nel Family Act, abbiamo ritenuto opportuno illustrare sin d’ora quanto è stato pianificato, per la creazione di un fondo a favore delle famiglie italiane, che diventerà operativo nel 2021.

 

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di Avv.ti Francesca Tagliarini e Valeria Dellavedova

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