Il laboratorio per la trasformazione degli ortaggi
Il laboratorio per la trasformazione degli ortaggi e della frutta: le caratteristiche e a cosa serve

Il nuovo Psr prediligerà la filiera e quindi una tipologia di azienda che produca e trasformi il prodotto.
Io tanti anni fa sperimentai la trasformazione in azienda, forse fui tra le pioniere: un’azienda di montagna che trasformava prodotti in azienda. Strano un geometra, conduttore di azienda agricole, ma se si vuole essere esperti in un settore l’unico modo per conoscerlo è lavorarci.
Fu così che conobbi i misteri della paciamatura, della cura dell’orto e mi balenò l’idea di produrre confetture e salse e il fiore all’occhiello fu la confettura di melone da abbinare alla formaggio di capra. Uscì anche un articolo sul giornale dal titolo "Il geometra delle confetture". Da li è nata la mia passione vera per il mondo agricolo. L’idea di trasformare il prodotto in azienda mi era nata dalla visione di un film. I sogni non hanno limite.
Posso dire che tutto mi è servito per poter dare quello che ho imparato nella professione.
Oggi trasformare in azienda è quasi normale, molte sono le Aziende che si sono attrezzate o si stanno attrezzando o che vorrebbero farlo. Il laboratorio in azienda deve essere organizzato secondo le capacità produttive dell’azienda stessa.
L’altezza interna dovrebbe essere di m 3,00 però può essere realizzato in deroga, quando si tratta di recupero di locali esistenti dentro al fabbricato rurale principale o sue pertinenze.
Il laboratorio per la lavorazione della frutta e degli ortaggi deve essere rivestito per un’altezze di m 2,00 con materiale lavabile. La pavimentazione anche, non deve essere in materiale scivoloso e le fughe non devono essere larghe. Gli angoli tra muro e pavimento arrotondati per essere lavati.
Gli infissi non in legno e posizionate alle finestre delle zanzariere.
Al centro della stanza deve esserci uno scarico per il lavaggio. Il locale deve essere ripartito in zone così attrezzate :
- Lavaggio
- Mondatura e pulitura
- Eventuale secondo lavaggio
- Fornello per la scottatura
- Tavola per la preparazione conserve e confetture
- Pastorizzazione, sterilizzazione
- Confezionamento etichettatura
- Deposito prodotti finiti
Ovviamente le superfici di lavoro e di lavaggio devono essere in acciaio.
I locali devono essere sottoposti ad agibilità e parere Asl.
Gli impianti essere certificati e a norma e il conduttore tenere hccp con il carico e scarico dei prodotti venduti, tenendo un registro dei lotti di produzione, per la reperibilità del prodotto in caso di deterioramento di una partita.
Geom. Maria Antonella Bonfiglio
Io tanti anni fa sperimentai la trasformazione in azienda, forse fui tra le pioniere: un’azienda di montagna che trasformava prodotti in azienda. Strano un geometra, conduttore di azienda agricole, ma se si vuole essere esperti in un settore l’unico modo per conoscerlo è lavorarci.
Fu così che conobbi i misteri della paciamatura, della cura dell’orto e mi balenò l’idea di produrre confetture e salse e il fiore all’occhiello fu la confettura di melone da abbinare alla formaggio di capra. Uscì anche un articolo sul giornale dal titolo "Il geometra delle confetture". Da li è nata la mia passione vera per il mondo agricolo. L’idea di trasformare il prodotto in azienda mi era nata dalla visione di un film. I sogni non hanno limite.
Posso dire che tutto mi è servito per poter dare quello che ho imparato nella professione.
Oggi trasformare in azienda è quasi normale, molte sono le Aziende che si sono attrezzate o si stanno attrezzando o che vorrebbero farlo. Il laboratorio in azienda deve essere organizzato secondo le capacità produttive dell’azienda stessa.
L’altezza interna dovrebbe essere di m 3,00 però può essere realizzato in deroga, quando si tratta di recupero di locali esistenti dentro al fabbricato rurale principale o sue pertinenze.
Il laboratorio per la lavorazione della frutta e degli ortaggi deve essere rivestito per un’altezze di m 2,00 con materiale lavabile. La pavimentazione anche, non deve essere in materiale scivoloso e le fughe non devono essere larghe. Gli angoli tra muro e pavimento arrotondati per essere lavati.
Gli infissi non in legno e posizionate alle finestre delle zanzariere.
Al centro della stanza deve esserci uno scarico per il lavaggio. Il locale deve essere ripartito in zone così attrezzate :
- Lavaggio
- Mondatura e pulitura
- Eventuale secondo lavaggio
- Fornello per la scottatura
- Tavola per la preparazione conserve e confetture
- Pastorizzazione, sterilizzazione
- Confezionamento etichettatura
- Deposito prodotti finiti
Ovviamente le superfici di lavoro e di lavaggio devono essere in acciaio.
I locali devono essere sottoposti ad agibilità e parere Asl.
Gli impianti essere certificati e a norma e il conduttore tenere hccp con il carico e scarico dei prodotti venduti, tenendo un registro dei lotti di produzione, per la reperibilità del prodotto in caso di deterioramento di una partita.
Geom. Maria Antonella Bonfiglio
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