Il mancato versamento dell'iva


Dal 2015 la soglia di punibilità penale per il mancato versamento dell'Iva annuale è stata innalzata a 250 mila euro
Il mancato versamento dell'iva
Con la riforma operata dal D.lgs. 158/15, la soglia di punibilità, oltre la quale scatta il reato di omesso versamento dell'Iva, è stata innalzata a 250.000 euro per ciascun periodo d’imposta.
E’ prevista una causa di non punibilità, nel senso che il contribuente non è punibile ai sensi dell’art.10 ter D.Lgs.74/2000 se, prima della dichiarazione di apertura del dibattimento di primo grado, provvede all’integralmente pagamento di quanto dovuto all’Erario, anche a seguito delle speciali procedure conciliative e di adesione all'accertamento, oltre al ravvedimento operoso.
La pena maggiore precede la reclusione da 6 mesi a 2 anni.
Così come sancito dalla Cassazione (sentenze n. 6710/2016 e 11359/2016), a seguito della nuova disposizione più favorevole rispetto alla precedente, è applicabile il favor rei ex art. 2 c. 4 C.p. anche per i fatti posti in essere ante 22/10/2015 (data di entrata in vigore del Decreto).
Nel caso di società il reato va imputato agli amministratore della società (o ai liquidatori). A tal fine essi:
rispondono del reato anche per violazione del semplice dovere di vigilanza (Cass. sent. n. 27902/2013), e dunque anche in relazione ai semplici consiglieri (privi di delega) divenendo così possibile aggredire direttamente i loro beni.
Se la dichiarazione Iva non è validamente presentata non si configura il reato per omesso versamento (Cass sent. 16/09/2016 n. 38487) ma quello di omessa dichiarazione.
In tal caso, è integrabile il delitto di cui all’art. 5, DLgs.74/2000. Pertanto, in assenza della dichiarazione, l'illecito non è configurabile, mentre è suscettibile di integrazione la fattispecie di omessa dichiarazione di cui all'art. 5 del DLgs.74/2000.
La giurisprudenza (sentenze della Cassazione), sulla giustificazione del contribuente del mancato versamento dovuto alla crisi di liquidità e della crisi economica che attanagliano il Paese da molti anni si è espressa con pareri altalenanti alcune volte pro e purtroppo spesso contro il contribuente.

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di Studio Molinaro

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