Il metodo Primavera® per tutti con o senza DSA


E' un metodo di alfabetizzazione che si rivolge a tutti, anche a chi ha particolari difficoltà perché semplifica, diverte e facilita il corsivo
Il metodo Primavera® per tutti con o senza DSA
Dal punto di vista didattico, il carattere stampato è utile e importante perché introduce allo spazio grafico geometrico euclideo ed è sufficiente presentarlo e farlo scrivere nei primi due o tre mesi di scuola, in prima classe primaria; non è invece opportuno utilizzarlo per un intero anno scolastico con la giustificazione della presenza di bambini con DSA. Prima possibile, si deve invece introdurre il carattere corsivo minuscolo per avviare in tempo utile la lettura e la scrittura di parole e di frasi. Il corsivo infatti è molto importante per lo sviluppo dell’intelligenza, della logica, anche matematica, della memoria e dell’immaginazione e non è così difficile da eseguire come si pensa.
Oggi infatti nelle diagnosi di DSA, si tende generalmente a suggerire l’utilizzo del carattere stampato in quanto ritenuto più semplice da eseguire avendo due sole bande di riferimento (un limite superiore e uno inferiore); si tratta tuttavia di una valutazione molto superficiale in quanto il carattere stampato non favorisce l’apprendimento dei contenuti linguistici né la velocità di scrittura della motricità fine.
Anzi, in un bambino piccolo lo stampato che è essenzialmente slegato fa rallentare tutto: lettura, pensiero, esecuzione e fantasia. Aggiungo che lo scrivere slegato favorisce la disattenzione, limitando fortemente la concentrazione e irritando il bambino; il fatto di leggere e scrivere lettere tutte separate tra di loro non permette di gestire correttamente gli spazi tra le parole né consente, dal punto di vista visivo, la percezione del più ampio spazio legato all’articolazione di una frase completa in un periodo e, di conseguenza, la capacità di poterne cogliere il senso. Il bambino rischia di "perdersi" tra una lettera e l’altra...
È un errore pensare che lo stampato e, peggio ancora lo stampato minuscolo, cioè lo stampatello, possa aiutare a scrivere i bambini con DSA; anzi, sulla base della mia lunga esperienza, direi che peggiora la situazione! Ci si illude infatti di aver trovato in questo modo la soluzione e aiutato effettivamente il bambino mentre in realtà così facendo, si mettono gli alunni all’angolo, rendendoli insicuri e facendoli sentire come in un vicolo cieco da cui non riescono più ad uscire. Infatti, il bambino con il tempo non migliora per questo le capacità grafiche e spesso la sua scrittura lentamente si disgrega fino a diventare sempre più illeggibile. Non solo; usando lo stampato la velocità di scrittura rallenta perché continuamente interrotta dal fatto di scrivere le lettere in modo slegato e, purtroppo, peggiora anche la capacità di stare dentro i tempi di un dettato...

Cosa si fa allora oggi nella scuola? Quale rimedio viene in genere proposto dagli specialisti agli insegnanti per aiutare i bambini con problemi di scrittura come la disgrafia o la disortografia? La risposta è: usare lo stampato, dare più tempo per l’esecuzione scritta e semplificare i contenuti; cioè in pratica abbassare il livello scolastico perché il bambino non ce la fa a stare al passo con gli altri bambini della classe. Le conseguenze psicologiche non tardano a comparire attraverso il senso di smarrimento, di insicurezza, di demotivazione, di inferiorità rispetto ai compagni sia perché chi è in difficoltà si sente trattato in modo diverso dai compagni di classe, sia perché egli non riesce a migliorare le sue prestazioni con l’acquisizione di una reale competenza grafica, sia infine perché s’insinua in lui anche la paura di non farcela in futuro senza aiuti vari, quali il sostegno, i compiti in classe differenziati...
Verso i 10 anni i bambini cominciano ad acquisire un certo senso della realtà e diventano infatti più consapevoli delle proprie capacità. Perciò quando si percepiscono "inadeguati", prima o poi abbandonano gli studi oppure non abbandonano ma "ripiegano" su scuole più facili o più pratiche per la paura di affrontare le difficoltà, nonostante le potenzialità, spesso elevate. Non è sempre così ma un 2,9% di DSA nella scuola italiana rappresenta un grido d’allarme a cui non ci si può rassegnare! (http://www.miur.gov.it/-/scuola-pubblicati-i-dati-su-alunne-e-alunni-con-disturbi-specifici-di-apprendimento-dsa-

Ed ecco la buona novella: la soluzione c’è, si chiama Metodo Primavera®
http://www.disgrafiapura.it/
per avviare il gesto grafico, la formazione del pensiero e del linguaggio fin dalla Scuola dell’Infanzia, prevenendo i DSA e insegnando successivamente a scrivere alla Scuola Primaria per mezzo di Alfabetieri innovativi. E’ una tecnica moderna che abbatte le difficoltà di comprensione e di esecuzione grafica, rendendo i bambini più sicuri e capaci; è facile da apprendere e, cosa molto importante a questa età, è divertente come un gioco.

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di Susanna Primavera

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