Il Passaggio Generazionale? …“S’ha da fare”!


Donazione o Testamento? Strumento assicurativo? L’importante è Agire!
Il Passaggio Generazionale? …“S’ha da fare”!
Troppo piccola è ancora la parte di popolazione italiana che decide di affrontare il passaggio generazionale: ad oggi solo l’8% delle successioni sono testate.

Il rischio maggiore del "Non fare" è la comunione ereditaria: in mancanza di pianificazione l’intero patrimonio passa agli eredi a quote indivise. Poniamo per esempio che una persona muoia lasciando come eredi il coniuge e l’unico figlio, e che questo possedesse due immobili; il coniuge ed il figlio avrebbero la metà di ogni immobile e sarebbe necessario un accordo fra loro per disporre pienamente di ciascun bene. Se invece la coppia non avesse figli, l’accordo si dovrebbe trovare fra coniuge ed eventuali genitori e/o fratelli del de cuius. Immaginate cosa potrebbe succedere qualora il patrimonio sia ben più consistente di due immobili!

Eppure abbiamo gli strumenti per lasciare tutto ben diviso secondo le nostre volontà.

Analizziamo man mano gli strumenti a nostra disposizione:

La donazione. È il contratto mediante il quale, per spirito di liberalità, una parte arricchisce l’altra. È necessario che questa volontà venga formalizzata con atto pubblico, quindi bisogna recarsi dal Notaio altrimenti la donazione è nulla (esempio tipico di donazione nulla è il bonifico fatto al figlio per l’acquisto della casa senza che la donazione venga registrata dal Notaio).

Donazione modale. Essa prevede l’obbligo, da parte del beneficiario, di attenersi a dei diktat prestabiliti (ad esempio: ti dono questa casa con l’onere di prestarmi assistenza) altrimenti il bene potrebbe tornare di nuovo al donante.

Il testamento. È un atto, revocabile dal testatore in qualsiasi momento, mediante il quale è possibile disporre dei propri beni per il tempo in cui avrà cessato di vivere. Può essere: olografo, pubblico e segreto:

Olografo, quando viene scritto direttamente dal testatore (ma attenzione perché il rischio più grosso è cascare in vizi di forma che potrebbero provocarne l’annullamento);

Pubblico, quando è redatto insieme al notaio e verrà pubblicato alla morte del testatore.

Segreto. Questo è poco utilizzato e prevede la redazione diretta da parte o del testatore o di una terza persona. Esso sarà poi consegnato, rigorosamente sigillato, al notaio, che attesterà l’avvenuta ricezione del testamento e lo pubblicherà alla morte del de cuius.

Dunque, meglio donare o fare testamento?

Se si donasse, l’inconveniente sarebbe lo spossessamento del bene durante la vita; l’aspetto positivo sarebbe che il trasferimento del patrimonio beneficerà del trattamento fiscale attuale. Uno strumento molto valido è la donazione della sola nuda proprietà: l’usufrutto del bene continuerà a rimanere al donante e le imposte saranno pagate solo in base al valore della nuda proprietà, valore che aumenta con l’aumentare dell’età del donante. Alla morte di quest’ultimo, usufrutto e nuda proprietà si riuniranno automaticamente nelle mani del beneficiario.

Se si facesse testamento l’imposta verrebbe pagata appena aperta la successione. Ad oggi vi è una grande differenza rispetto agli altri paesi europei, che hanno una tassazione successoria molto più alta, per questo si fa sempre più insistente la voce di un futuro intervento legislativo in merito, per adeguare la tassazione italiana a quella degli altri stati europei e ridurre la franchigia (attualmente è di 1.000.000 € per ciascun erede).

Polizza assicurativa. È uno strumento validissimo per assegnare le risorse mobiliari. Bisogna saperlo usare o si potrebbe incorrere ad inconvenienti rilevanti. È bene rivolgersi ad esperti del settore.

I vantaggi sono molteplici, di seguito quelli che ci interessano di più:
esenzione dalle imposte di successione;
riservatezza del beneficiario;
semplicità nel destinare la % da dare agli eredi e nel disporre della Quota disponibile.

La quota disponibile è la percentuale (dal 25 al 100% a seconda della composizione del nucleo familiare) del patrimonio di cui si può per legge disporre liberamente, senza vincoli successori. Si può usufruirne esclusivamente se si pianifica il trasferimento del proprio patrimonio prima di passare a miglior vita.

Quali i consigli?

Agire!! Non rimandare!!

La vita continua come prima, forse, però, con più serenità perché si è consapevoli che un domani i nostri cari saranno più tutelati e non dovranno mettersi d’accordo per dividersi il patrimonio. Sarà tutto predisposto in base alle nostre volontà.

Be focus! ;-)

Articolo del:


di Dott. Zampogna Stefano

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