Il rientro a scuola come rito di passaggio

Il rientro a scuola è un evento che attiva diverse emozioni ed aspettative, è portatore di vari significati: crescita, ingresso nel mondo dei grandi, distacco dalla famiglia; vissuti che coinvolgono tutta la famiglia. Pertanto è un evento significativo che va affrontato con consapevolezza e con serenità.
E’ una sorta di rito di passaggio, pensiamo al passaggio ai vari cicli scolastici (dal nido alla materna, dalla primaria alle scuole medie, ecc). L’ingresso a scuola rappresenta, infatti, un cambiamento e come tale è un evento che può spaventare, disorientare, quindi, è naturale un capriccio, un comportamento oppositivo o un qualunque cambiamento emotivo.
Le manifestazioni sono diverse a seconda delle età ma per gestirle al meglio è importante ricordare che queste sono le reazioni ad un cambiamento. In questo modo potremmo accompagnare i nostri figli in questo percorso.
Perché ciò avvenga è innanzi tutto importante saper distinguere le proprie ansie, le proprie preoccupazioni da quelle dei nostri ragazzi, cosi da lasciare uno spazio a loro. Uno spazio in cui esprimere ed elaborare i loro vissuti.
Hanno bisogno di un genitore che sappia osservare, ascoltare ed accogliere senza pregiudizi gli eventuali disagi che si potrebbero manifestare. In questo modo si sentiranno sostenuti e non etichettati come “ capricciosi che non vogliono andare a scuola” o “I fannulloni che non concluderanno nulla”.
Attenzione: questo non significa giustificare o assecondare capricci o assenze, ma avere un occhio diverso e attento per comprendere in modo diverso e complesso eventuali comportamenti “problematici”. Nella maggior parte dei casi questi rientreranno con l’adattamento alla nuova situazione, in altri invece potrebbero strutturarsi e cronicizzarsi come risposte disfunzionali al cambiamento divenendo dei segnali di possibili problematiche future che, se individuate per tempo, potranno essere attenuate ed affrontate in modo funzionale.
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