Il saggio grafico


I documenti comparativi, idoneità e fonti
Il saggio grafico
Oggetto di studio, analisi e accertamento da parte del grafologo giudiziario sono tutti quei documenti in verifica che necessitano di esame strumentale, organolettico e di osservazione del gesto grafico, nonché l’attento esame delle scritture comparative, con particolare attenzione al saggio grafico.
Sono documenti comparativi tutte quelle scritture certamente autografe che vengono analizzate e poi comparate con i documenti (o il documento) oggetto d’indagine. Agli atti, o prodotti, o acquisiti nel corso delle operazioni peritali, i documenti comparativi possono essere ottenuti anche tramite saggio grafico.

L’acquisizione del saggio grafico è da ritenersi la parte dell’attività peritale tra le più delicate, dal momento che, spesso, risulta essere l’unico strumento per poter effettuare la comparazione.

Come dottrina vuole, l’acquisizione del saggio grafico è fondamentale ai fini dell’accertamento.
Questa scrittura di comparazione va preparata con estrema cura dal grafologo, tenendo a mente quanto afferma Bruno Vettorazzo (Metodologia della perizia grafica su base grafologica, Giuffrè Editore, Milano 1998) che raccomanda, in primo luogo, l’atteggiamento accogliente verso il soggetto scrivente affinché il prodotto grafico risulti il più possibile spontaneo. È necessario rispettare l’omogeneità dell’ambiente grafico (carta, inchiostro, strumento grafico) che deve risultare analogo a quello usato nel documento contestato. È utile richiedere la variazione sia degli strumenti scrittori che del piano di appoggio, nonché il cambio di posizione.

La posizione è un elemento molto importante poiché la scrittura varia in base alla postura più o meno comoda che lo scrivente assume. È opportuno dettare frasi o parole cosiddette "chiave" , presenti nel documento in verifica, ma è utile anche suggerire parole o frasi senza senso. Far scrivere o dettare chiedendo di variare il ritmo, la rapidità di scrittura, i caratteri differenti e il cambio di mano (spesso si realizzano i falsi cambiando mano, la scrittura dunque risulta alterata). Il dettato deve risultare prolungato per essere il più possibile genuino.

Insomma, si mescolano le carte. Il saggio si raccoglie in modo da sviscerare tutto per creare la possibilità che il soggetto scrivente manifesti la sua scrittura naturale nelle varie manifestazioni e varianti.

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di Giovanna Sellaroli

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