Il valore della diversificazione
Mi occupo di risparmi da oltre trenta anni nel corso dei quali ho vissuto situazioni di mercato che hanno fatto conoscere periodi e fasi alterne, i così detti cicli: cresceva l'economia, salivano le borse, saliva l'inflazione, le banche centrali alzavano i tassi; l'economia rallentava, le borse scendevano, le banche centrali abbassavano i tassi per favorire una ripresa e così via.
Ho un po' banalizzato il concetto, ma più o meno per decenni queste fasi si sono alternate con una certa regolarità, e gli investitori potevano cavalcare questi cicli unendo i ritorni dati dal mercato obbligazionario, con minimi margini di rischio nel breve e medio periodo, a rendimenti più alti offerti dal mercato azionario nel lungo periodo.
Dopo il 2008 il nuovo mondo globalizzato ha conosciuto una profonda crisi nata in America con i mutui subprime e il fallimento di Lehman che ha contagiato l'intero pianeta, precipitato così in un periodo di recessione mai vissuto in epoca recente. Questo ha provocato la reazione di tutte le banche centrali che, con tempi e modi distinti, hanno applicato politiche espansive riducendo drasticamente il costo del denaro fino ad arrivare ad avere tassi bassissimi o, addirittura, negativi per periodi significativi.
A dieci anni dall'inizio di questa fase ci troviamo con un'economia mondiale in una fase di crescita diffusa, anche se in modo piuttosto difforme rispetto alle varie aree geografiche, tassi di interesse anch'essi difformi: stabilmente bassi in europa e in progressivo rialzo in America e borse reduci da un trend tendenzialmente positivo durato quasi un decennio.
Un contesto mai vissuto prima e molto lontano dai cicli a cui accennavo a inizio articolo e, quindi, molto più complicato da decifrare, perchè si tratta di un quadro inedito calato in un mondo globalizzato dove tutto si influenza vicendevolmente e nel quale le vecchie economie sviluppate occidentali devono fare i conti anche con nuove economie che da emergenti si sono trasformate in potenziali concorrenti. Difficile, quindi, se non impossibile, riuscire ad individuare la strada migliore per proteggere il proprio patrimonio e riuscire a farlo crescere se non quella della diversificazione.
Diversificare il proprio patrimonio sia per asset class, sia per timing di acquisto unito all'individuazione e al mantenimento del giusto orizzonte temporale è l'unico metodo che può permetterci di raggiungere il doppio obiettivo di proteggere il patrimonio e farlo crescere nel tempo, evitando di rincorrere trend di breve periodo difficilmente decifrabili.
La diversificazione è ormai una scelta obbligata per i risparmiatori, questa è la mia convinzione ed è quello che provo a trasmettere ai miei clienti e che con loro provo a mettere in atto quotidianamente, unito ad una pianificazione temporale degli investimenti che tenga conto dei personali obiettivi e delle personali esigenze di ognuno.
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