IMU e Tasi


Oggi ultimo giorno per i versamenti. Ecco chi paga
IMU e Tasi
E' oggi, lunedì 18 giugno, la scadenza per pagare la prima rata di Imu e Tasi (il saldo sarà versato il 17 dicembre). Un appuntamento slittato di due giorni, perché il termine tradizionale del 16 giugno cadeva di sabato. Sono chiamati al pagamento 25 milioni di proprietari di immobili diversi dall'abitazione principale per un gettito previsto di circa 10,3 miliardi. Sono chiamati a pagare i proprietari e i titolari di diritti reali sugli immobili, con esclusione dei proprietari di prima casa che dal 2017 non pagano nemmeno la Tasi. Questa regola, però, non vale per le prime case di lusso delle categorie catastali A/1, A/8 e A/9, che restano comunque nella tassazione. Si paga anche sui terreni, ma non su quelli agricoli. L'imposta relativa all'alloggio del portiere e delle parti comuni è versata dall'amministratore di condominio e addebitata ai singoli condomini. Per chi non ha registrato cambiamenti rispetto al 2017, basterà pagare il 50% dell'imposta versata l'anno precedente. Ma bisogna tener conto che le imposte si pagano in base ai mesi reali di possesso (si considerano tali i periodi superiori ai 15 giorni): quindi se si è acquistato un immobile ad aprile, l'importo dovrà essere commisurato solo a tre mesi (e non a sei). Lo stesso vale per la base di calcolo: se il possesso o una modifica, ad esempio da prima a seconda casa, sono cambiati nel corso del 2017, sarà necessario ricalcolare l'imposta piena per l'intero 2017 e poi suddividerla a metà. È anche possibile pagare l'intero importo del 2018. Ma in questo caso bisogna tener conto delle aliquote e degli sconti adottati dai comuni nel 2018.
Se non si pagano gli importi dovuti si va incontro a sanzioni, il cui importo varia a seconda del tempo impiegato per regolarizzare la propria posizione con il Fisco. Grazie allo strumento denominato "ravvedimento operoso", il contribuente ha un anno di tempo per versare quanto dovuto con un importo maggiorato con gli interessi e le sanzioni dovute. Lo strumento del ravvedimento operoso prevede il pagamento, oltre la somma dovuta, anche di sanzioni e interessi, che dipenderanno dal ritardo con cui verranno versati gli importi.

Articolo del:


di Studio Molinaro

L'autore dell'articolo non è nella tua città?

Cerca un professionista con le stesse caratteristiche a te più vicino.

Cerca nella tua città o in una città di tuo interesse