Indici ambientali e riduzione impatto edilizio


Indici ambientali per certificare la qualità di un intervento edilizio
Indici ambientali e riduzione impatto edilizio

 

Elementi che possono giocare un ruolo fondamentale nella riqualificazione e rigenerazione delle nostre città riguardano sia l’adozione di politiche urbanistiche ed ambientali innovative, sia l'inserimento di tecnologie e soluzioni progettuali che incrementino la sostenibilità ed il comfort ambientale.

Un più consapevole impegno dell’utilizzo del verde nella pianificazione urbana e nella progettazione architettonica e paesaggistica ha dato il via a molteplici percorsi di ricerca e di analisi finalizzati all’emanazione di normative e linee guida che costituiscono un aiuto alla progettazione integrata architettura-natura con motivata attenzione all’ambiente.

Efficaci risultano l’introduzione e l’applicazione di indici capaci di ridurre l’impatto edilizio, regolare il ciclo dell’acqua, intervenire sul microclima e promuovere il verde come strumento di progetto per il miglioramento del comfort ambientale negli spazi abitati.

L’indice ambientale è un indice che esprime la qualità ambientale che serve per certificare la qualità di intervento edilizio rispetto alla permeabilità del suolo e del verde attraverso l’uso di coefficienti dal “valore ecologico”. Utili strumenti di mitigazione e compensazione sono l’applicazione delle tecnologie di gestione e recupero delle acque meteoriche, le tecnologie per il verde pensile, per il verde verticale e per il verde tradizionale, e anche le tecnologie di ingegneria naturalistica. Tra i più noti si segnalano: il B.A.F. (Biotope Area Factor) per Berlino, il G.S.F. (Green Space Factor) per Malmö e il S.G.F. (Seattle Green Factor) per Seattle, il R.I.E. (Riduzione dell’Impatto Edilizio) per Bolzano e Bologna. Altre città del mondo hanno adottato norme che promuovono il verde con finalità ambientali, come ad esempio Tokyo, Sydney, Toronto, Chicago e New York, o nazioni che per legge hanno stabilito che i nuovi fabbricati dovranno avere tetti verdi o pannelli solari, come la Francia. A seguito dell’aumento della sensibilità verso le problematiche ambientali anche diverse città italiane hanno inserito nelle proprie normative urbanistiche, o emanato linee guida, azioni volte al miglioramento ambientale dei luoghi in cui viviamo anche attraverso l’uso del verde (es: Roma, Brescia, Firenze); altre città hanno avviato sperimentazioni che hanno fornito interessanti risultati (es: Modena).

Le ragioni che determinano l’utilizzo di questi indici sono: migliorare e ottimizzare lo spazio di vita per le persone; avere a disposizione un efficace strumento di mitigazione e compensazione ambientale e di valorizzazione paesaggistica; proteggere e migliorare il microclima e la salute atmosferica; controllare l’uso del suolo e dell’utilizzo di acqua; migliorare la qualità delle piante e dell’habitat degli animali; aumentare l’aspetto estetico e qualitativo dei singoli fabbricati e/o più in generale dell’intero insediamento/comparto. Grazie alla loro applicazione, è possibile non solo aumentare la superficie permeabile, ma soprattutto incrementare le superfici ecologicamente attive, utilizzando un algoritmo che permette di raggiungere un obiettivo di comfort ambientale con interventi strutturati. Laddove l’applicazione degli indici non rappresenta un requisito cogente, ma volontario, le trasformazioni edilizie, volte a un miglioramento ambientale misurabile, sono strettamente collegate a un sistema di premialità (incentivi di natura procedurale, economica ed edilizia).

Una parte dei processi di degradazione del nostro ambiente urbano è causata dalla sigillatura e impermeabilizzazione dei suoli. Le superfici impermeabilizzate e sigillate provocano un riscaldamento della massa d'aria sovrastante e i moti convettivi portano al ricircolo delle polveri. In più, il veloce deflusso delle precipitazioni nei corsi d'acqua, essendo stata eliminata o fortemente ridotta la naturale infiltrazione dell’acqua nel suolo, porta inevitabilmente a collassi nella regimazione delle acque meteoriche. Da qui la necessità di un intervento di trasformazione urbanistica che intercetti la necessità di un consistente miglioramento ambientale. In questo quadro generale sono state individuate soluzioni di mitigazione con effetti di miglioramento dei parametri tecnici dell’ambiente edificato che contribuiscono anche in senso ampio all’evoluzione del paesaggio urbano aprendo nuove prospettive progettuali: potenziamento degli attuali “vuoti” e delle aree esterne per l’introduzione di superfici a verde e/o permeabili, con finalità di strutturazione degli spazi esterni; introduzione di superfici discontinue e filtranti; incremento e realizzazione del verde “tradizionale” e “tecnico”. Infine, la considerazione del verde privato e degli spazi ad uso pubblico in un’unica composizione organica risulta fondamentale per restituire un paesaggio urbano evoluto, nell’ambito del quale gli spazi esterni, arricchiti delle loro consolidate funzionalità oltre che di quelle recentemente loro attribuite siano un valore aggiunto imprescindibile ed il luogo di un rinnovato dinamismo sociale. Da tutto ciò si evince come il verde possa rappresentare uno strumento fondamentale per migliorare il comfort ambientale negli spazi urbani.

Riqualificare o rigenerare significa non solo dare delle dimensioni percettive, abitative e produttive che permettano una più alta qualità della vita, in base alle aspirazioni della società, ma anche adottare procedure e soluzioni volte ad un vero miglioramento dell’ambiente da tutti evocato, ma non sempre perseguito.

Bibliografia

- Di Paolo A., Ferrini F., S. Diamanti, 2016, Rigenerazione urbana. Una proposta di metodo per città sostenibili, Paysage n.23.

- Di Paolo A., Ferrini F., 2016, Più natura dal principio, Acer n.2.

Articolo del:


di Andrea Di Paolo

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