Industria 4.0. Il Risk Manager è la scelta giusta
Le aziende si stanno preparando al grande cambiamento che comporterà l'Industria 4.0? La figura del Risk Manager ricoprirà un ruolo molto importante
La quarta rivoluzione industriale.
Così viene definita l’epoca che stiamo già vivendo ma che, stando alle risultanze delle sempre più numerose ricerche sul tema, produrrà effetti concreti già nel prossimo quinquennio.
Si sta andando in sostanza verso una produzione industriale del tutto automatizzata e interconnessa , grazie all’avvento delle nuove tecnologie digitali, capaci di integrare fattore umano e macchinari consentendo un’ottimizzazione delle risorse.
L’infinità di dati che verranno prodotti saranno una nuova materia prima per l’impresa, sinora inesplorata (le statistiche ci dicono che solo l’ 1% dei dati raccolti ad oggi viene poi effettivamente utilizzato dalle imprese), che andrà elaborata e " trasformata " in informazioni utili al governo dell’impresa attraverso sistemi di intelligenza artificiale (Big Data).
Gran parte degli oggetti e dei beni che oggi fanno parte della nostra vita quotidiana saranno dotati di sensori e trasmettitori in grado di produrre e veicolare un’enorme quantità di dati relativi ai nostri comportamenti e alle performance dei beni stessi; ovviamente, tutto sarà interconnesso.
Le nuove generazioni, ovvero i clienti di domani, richiederanno solo questo tipo di prodotti.
Ne stanno già nascendo di nuovi e le opportunità di business sono infinite, soprattutto in certi settori come quello della sicurezza e della salute, dove le applicazioni sono molteplici e di grande utilità sociale.
I "vecchi" modelli di business, soprattutto per le aziende manifatturiere, inevitabilmente non "terranno" più, ma questo non deve spaventare.
Il cambiamento è da sempre stato fonte di opportunità, se ben affrontato e gestito.
Nel Risk Management il termine "resilienza" significa proprio "capacità di adattarsi al cambiamento".
E questo sarà un "Cambiamento", appunto, con la C maiuscola.
Affidarsi a un Risk Manager è la scelta giusta perché non solo è in possesso delle competenze tecniche necessarie per affrontare con un approccio scientifico la gestione dei rischi che possono intaccare gli obiettivi strategici dell’impresa ma sa anche vedere i rischi dal punto di vista più gradito all’imprenditore, ovvero quello delle opportunità.
Inoltre, sarebbe quella figura in grado di coordinare i tavoli di lavoro che necessariamente dovranno vedere coinvolte figure tecniche, si pensi ad esempio al fondamentale ruolo che dovrà ricoprire la parte IT per la sicurezza dei dati e delle informazioni, a maggior ragione con il nuovo Regolamento Privacy alle porte che entrerà in vigore nel 2018.
Solo le aziende che riusciranno ad adeguare i propri modelli di business e la propria organizzazione tenendo conto delle nuove esigenze dei consumatori potranno continuare a recitare un ruolo all’interno del loro mercato di riferimento.
Digitalizzare le informazioni, circolarizzarle in tempo reale attraverso piattaforme IT, raccogliere e analizzare i dati dei propri clienti e di mercato attraverso sistemi intelligenti capaci di supportare le scelte strategiche e le decisioni non sarà più superfluo ma semplicemente necessario, questo è il concetto di base.
Non mancano per fortuna né agevolazioni fiscali né interessanti opportunità per finanziare economicamente il delicato processo di cambiamento che le aziende sono chiamate a fronteggiare.
Iniziare ad interessarsi sin da subito è la scelta più conveniente da fare.
Così viene definita l’epoca che stiamo già vivendo ma che, stando alle risultanze delle sempre più numerose ricerche sul tema, produrrà effetti concreti già nel prossimo quinquennio.
Si sta andando in sostanza verso una produzione industriale del tutto automatizzata e interconnessa , grazie all’avvento delle nuove tecnologie digitali, capaci di integrare fattore umano e macchinari consentendo un’ottimizzazione delle risorse.
L’infinità di dati che verranno prodotti saranno una nuova materia prima per l’impresa, sinora inesplorata (le statistiche ci dicono che solo l’ 1% dei dati raccolti ad oggi viene poi effettivamente utilizzato dalle imprese), che andrà elaborata e " trasformata " in informazioni utili al governo dell’impresa attraverso sistemi di intelligenza artificiale (Big Data).
Gran parte degli oggetti e dei beni che oggi fanno parte della nostra vita quotidiana saranno dotati di sensori e trasmettitori in grado di produrre e veicolare un’enorme quantità di dati relativi ai nostri comportamenti e alle performance dei beni stessi; ovviamente, tutto sarà interconnesso.
Le nuove generazioni, ovvero i clienti di domani, richiederanno solo questo tipo di prodotti.
Ne stanno già nascendo di nuovi e le opportunità di business sono infinite, soprattutto in certi settori come quello della sicurezza e della salute, dove le applicazioni sono molteplici e di grande utilità sociale.
I "vecchi" modelli di business, soprattutto per le aziende manifatturiere, inevitabilmente non "terranno" più, ma questo non deve spaventare.
Il cambiamento è da sempre stato fonte di opportunità, se ben affrontato e gestito.
Nel Risk Management il termine "resilienza" significa proprio "capacità di adattarsi al cambiamento".
E questo sarà un "Cambiamento", appunto, con la C maiuscola.
Affidarsi a un Risk Manager è la scelta giusta perché non solo è in possesso delle competenze tecniche necessarie per affrontare con un approccio scientifico la gestione dei rischi che possono intaccare gli obiettivi strategici dell’impresa ma sa anche vedere i rischi dal punto di vista più gradito all’imprenditore, ovvero quello delle opportunità.
Inoltre, sarebbe quella figura in grado di coordinare i tavoli di lavoro che necessariamente dovranno vedere coinvolte figure tecniche, si pensi ad esempio al fondamentale ruolo che dovrà ricoprire la parte IT per la sicurezza dei dati e delle informazioni, a maggior ragione con il nuovo Regolamento Privacy alle porte che entrerà in vigore nel 2018.
Solo le aziende che riusciranno ad adeguare i propri modelli di business e la propria organizzazione tenendo conto delle nuove esigenze dei consumatori potranno continuare a recitare un ruolo all’interno del loro mercato di riferimento.
Digitalizzare le informazioni, circolarizzarle in tempo reale attraverso piattaforme IT, raccogliere e analizzare i dati dei propri clienti e di mercato attraverso sistemi intelligenti capaci di supportare le scelte strategiche e le decisioni non sarà più superfluo ma semplicemente necessario, questo è il concetto di base.
Non mancano per fortuna né agevolazioni fiscali né interessanti opportunità per finanziare economicamente il delicato processo di cambiamento che le aziende sono chiamate a fronteggiare.
Iniziare ad interessarsi sin da subito è la scelta più conveniente da fare.
Articolo del: