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Intervento precoce autismo: quando, dove e con chi!


Un breve testo per comprendere cosa fare quando si notano nei bambini di età prescolare dei possibili indicatori di autismo
Intervento precoce autismo: quando, dove e con chi!
L’identificazione precoce dei campanelli d’allarme dello spettro autistico, rappresenta una sfida importante poiché permetterebbe l’intervento su soggetti di un’età in cui i processi di sviluppo sono ancora fortemente suscettibili di modificazioni.
Una prima diagnosi di autismo può essere effettuata già ai 18 mesi con uno strumento preciso, l’ADOS-2 che prevede un apposito modulo per i cosiddetti "Toddler". Tuttavia già intorno ai 14 mesi possono essere individuati dei sintomi dello spettro che permetterebbero un primo intervento.
Ma in cosa consisterebbe un intervento precoce su dei piccoli di circa un paio di anni?
Delle linee guida particolarmente interessanti sono date dal Denver model che prevede un lavoro su alcune abilità principali.
Un primo step consiste nell’insegnamento di gesti comunicativi non verbali come l’indicazione di un oggetto o di una persona, il sorriso, il saluto. L’acquisizione di questi gesti non verbali avviene in contesti naturali in cui i desideri e le preferenze del bambino svolgono un ruolo determinante nel senso che ogni situazione comunicativa non verbale deve essere insegnata sulla base dei gusti del bambino (ad esempio utilizzando i suoi giocattoli preferiti o rimanendo nell’ambiente da lui preferito). In questo ambito anche le stereotipie e le "creazioni" del piccolo possono essere utilizzate come aperture verso il sociale e non vanno approcciate come inutili espressioni da correggere.
Altro step è l’imitazione motoria, dato che nel training sono previste imitazioni di un modello, rappresentato dall’educatore, relativamente ad azioni sugli oggetti (ad esempio indicare un giocattolo, prendere un giocattolo). L’imitazione motoria si estende in seguito al volto e alla bocca, per favorire l’imitazione dei suoni linguistici.
Deve infine essere considerato l’apprendimento dei codici simbolici. A partire dalle prime fasi dell’intervento, al bambino sono presentati oggetti e simboli corrispondenti, che devono essere abbinati in funzione delle categorie di colore, forma, lunghezza, funzione. In seguito possono essere introdotti simboli grafici, per indicare che oggetti, azioni e persone possono essere rappresentati attraverso le immagini.
L’intervento precoce, quindi, può prendere avvio subito dopo aver osservato dei campanelli d’allarme con uno specialista con esperienza nell’intervento sui toddler che operi a domicilio e negli ambienti frequentati dal bambino.
Le ricerche che valutano gli effetti di un intervento precoce mostrano che i bambini beneficiari di tali interventi presentano dei progressi significativi sul piano cognitivo, emotivo e sociale. Si riscontra, presso i bambini, un’accelerazione del ritmo di sviluppo con una crescita del quoziente d’intelligenza (QI), dei progressi nel linguaggio, un miglioramento dei comportamenti e una diminuzione dei sintomi del disturbo autistico. Una ricerca interessante è quella che è stata condotta da Dawson e collaboratori su 48 bambini con diagnosi di ASD di età compresa tra i 18 e i 30 mesi. Gli autori hanno messo in luce gli effetti dell’intervento precoce sui bambini del gruppo sperimentale, sottoposti all’intervento educativo derivato dal modello Early Denver per un periodo di 24 mesi, nei quali l’intervento veniva condotto per 15 ore settimanali. Il gruppo di controllo era invece sottoposto a sistemi educativi derivati da altri modelli. I risultati dell’applicazione sistematica del modello ESDM hanno evidenziato, in base alla valutazione delle competenze effettuate dopo il termine del training, miglioramenti significativi in varie aree dello sviluppo rispetto al gruppo di controllo. In particolare, i bambini del gruppo sperimentale presentavano significativi miglioramenti nel Quoziente Intellettivo, nelle competenze di comprensione e produzione linguistica e nella diminuzione dei comportamenti disadattivi.
Per concludere, una volta evidenziati dei campanelli d’allarme si ci può rivolgere ad uno specialista che stimoli principalmente le abilità prima citate così da favorire lo sviluppo del bambino ed evitare un consolidamento e/o un aggravamento delle difficoltà del piccolo.
Per info e contatti: 320-3161748
www.diagnosi-autismo.it
www.rosariaferrarapsicologa.it

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