Investimenti e avversione alla perdita: come evitare di sbagliare

Partiamo da un concetto all’apparenza banale ma quanto mai vero. Le perdite danno fastidio, soprattutto quando si parla di finanza. Semplificando agli estremi il concetto, possiamo parlare di investimenti come delle equazioni (basate su calcoli probabilistici) in cui una serie di variabili determinano un risultato, ossia un rendimento o una perdita rispetto al capitale investito.
Cosa si intende per avversione alla perdita
È proprio l’avversione alla perdita uno dei comportamenti che incide in modo maggiore sulle scelte degli investitori. Cosa si intende per Loss Aversion? Di fronte alle stesse possibilità di guadagno o perdita, alcune persone preferiscono tenersi lontane da situazioni percepite come rischiose, evitando così di compiere scelte decisive in fatto di risparmio. Facciamo un esempio semplice ma efficace. La paura di perdere un euro è più alta della possibilità e della gioia di guadagnare un euro. Questo si traduce in un’estrema ponderazione delle perdite, che va a incidere sul rischio di investimento. In estrema sintesi, il disagio derivante dalla possibile perdita di denaro ha molta più influenza rispetto all’eventuale guadagno. Ciò che entra in ballo è l’atteggiamento dell’individuo nei confronti delle perdite rispetto ai possibili guadagni.
Bilanciare istinto e ragione
Si parla poi di avversione alla perdita certa quando invece di arrendersi a una perdita subita, si cerca di recuperarla facendo ulteriori investimenti, senza valutare gli ulteriori rischi e una più ingente perdita di capitale. Entra in gioco, dunque, una errata percezione del rischio: anziché seguire le logiche della razionalità, spesso l’approccio degli investitori porta a compiere scelte sbagliate e rischiose, soprattutto in situazioni di stress dei mercati.
I consigli di un esperto
Come evitare di sbagliare quando ci sono in ballo capitali e risparmi? La competenza e l’esperienza di un consulente fanno la differenza: un esperto ha senza dubbio una prospettiva più ampia e obiettiva, necessaria per scegliere la soluzione più adeguata all’investitore (in termini di elementi patrimoniali, personali e psicologici) così da evitare errori. Un consulente può, infatti, suggerire scelte basate su fattori empirici e psicologicamente graditi ai clienti. Un esempio?´In alcuni casi può anche utile disinvestire la quota parte di guadagno (ottenuta in periodi relativamente brevi). Ferma restando la validità degli stop loss, occorre dare il giusto tempo a uno strumento finanziario (per esempio il fondo comune) per ottenere una adeguata performance.
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