Meglio investire in titoli di stato o nel mattone?

Meglio investire in titoli di stato o nel mattone? La ripresa del mercato immobiliare mostra che la casa è ancora l’investimento preferito degli italiani in termini di rendimento, soprattutto se paragonato ai titoli di Stato.
Il trend positivo è legato anche al comparto della compravendita di immobili destinati ad attività ricettiva, come bed&breakfast, case vacanza ed appartamenti per studenti.
Tipologie di investimento che fanno segnare rendimenti compresi tra il 5% e il 10%.
La Politica di Stabilità della Bce e tassi ai minimi
Certo gli anni bui del mattone non possono ancora dirsi lontani, ma la fiducia degli investitori in nuove forme di business sta dando respiro al mercato, anche grazie ad un politica di stabilità sui tassi.
La presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde, ha dichiarato nei giorni scorsi che i tassi resteranno sugli attuali livelli o più bassi, e in ogni caso fino a quando le prospettive di inflazione non raggiungeranno il target auspicato del 2%.
I titolari di un mutuo a tasso variabile tirano un bel sospiro di sollievo, mentre chi era in attesa di conferme potrà operare sul mercato con più serenità. Le previsioni sulla stabilità dei mutui per il 2020, con un vantaggio del variabile sul tasso fisso, apre quindi ad opportunità di investimento nel settore immobiliare più allettanti di quelle in titoli di Stato.
Rendimenti delle Zone Universitarie nelle grandi città
Chi cerca un appartamento in una città universitaria come investimento potrebbe fare un ottimo affare. Un affitto in zona università, a Roma, può restituire un valore percentuale del 4,8% lordo annuo, a Milano, invece, si arriva al 5,7%.
L’appeal delle zone universitarie non attrae soltanto gli investitori, ma anche le famiglie che preferiscono acquistare un immobile per far studiare i figli, piuttosto che sostenere delle spese di affitto. L’acquisto, in questo caso, rappresenta sia una forma di risparmio che di investimento futuro.
Rendimenti immobiliari Case Vacanza e B&B
Potrebbero essere definiti “venture capitalist” o “investimenti immobiliari come forma di autolavoro”: sono quella tipologia di investitori interessati agli immobili che ben si prestano ad attività ricettiva, come le case vacanza o B&B.
Viaggiare sfruttando al massimo le attività ricettive low cost, soprattutto rispetto alle comuni strutture alberghiere nelle zone centrali delle grandi città, si dimostra sempre più una tendenza in crescita.
Se, quindi, la domanda è in aumento, rischiando di portare a saturazione l’offerta, chi è orientato ad investire in questo comparto potrà vedere un ottimo ritorno economico, con rendimenti che vanno dal 5% al 10%, a seconda dei parametri che influiscono sul prezzo, come ad esempio: la zona, la qualità della struttura ed i servizi erogati.
Perchè investire in attività ricettive deve essere considerato una vera e propria forma di lavoro e non un semplice investimento?
Analizzando questo modello di investimento, si comprende quanto si tratti di un vero e proprio lavoro che richiede competenza, conoscenza del settore e delle zone, in termini di offerta, domanda, prezzi, canoni ma anche prospettive. Per investire è necessario calcolare bene tutte le spese che andranno ad incidere sul fatturato totale, al lordo delle imposte come l’Imu, la cedolare secca e le spese di gestione.
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