Investimenti tematici: fare soldi con gli animali domestici

Cominciamo con oggi, una serie di approfondimenti su quelli che oggi vengono definiti “investimenti tematici”. Oggi faremo un breve viaggio in quella che viene definita “Pet Economy”.
Negli anni Cinquanta, ma anche in tempi più recenti, gli animali domestici venivano tenuti esclusivamente in cortile. È solo negli anni Ottanta che ha cominciato a prendere piede l’abitudine di tenerli in casa. Nell’esempio dei cani, sono pochi quelli che ai giorni nostri vivono in una cuccia fuori casa. Anzi, qualcuno dorme addirittura su un letto matrimoniale.
Legami più stretti implicano spesso spese più elevate per gli animali da compagnia. Molti proprietari vedono i propri cani o gatti come veri e propri membri della famiglia e per loro non è un problema fare uno sforzo in più per mantenerli in salute – anche se significa affrontare ogni genere di cure veterinarie, cure costose che possono tranquillamente aggirarsi attorno alle migliaia o decine di migliaia di dollari.
La salute degli animali domestici, è un settore in espansione.
Nel 2017 il mercato USA della salute degli animali da compagnia è stato valutato in 32 miliardi di dollari, pari al 46% del totale delle spese per gli amici a quattro zampe. L’assistenza veterinaria spazia da vaccini e antiparassitari ad antibiotici, interventi chirurgici e persino innovative soluzioni digitali per la cura del diabete. Oggi vi sono addirittura numerosi servizi riservati agli animali domestici più anziani, come servizi di hospice in casa e di assistenza per animali anziani in strutture dedicate. Importante sottolineare, quindi, l’aumento della domanda e i progressi compiuti nel settore della salute degli animali domestici.
All’aumento della domanda di prodotti e servizi sanitari per animali domestici si affiancano una serie di importanti innovazioni scientifiche finalizzate a soddisfare tali esigenze. I progressi tecno-scientifici nelle terapie per gli animali da compagnia consentono una maggiore disponibilità di cure – come le terapie laser utilizzate per le estrazioni dentali e gli interventi chirurgici sui tessuti molli.
I fornitori di servizi sanitari per animali domestici stanno investendo significativamente nella ricerca e nello sviluppo di nuove tecnologie, come la stampa 3D a fini chirurgici – per visualizzare una determinata patologia prima di procedere con l’intervento del caso. Oggi sono disponibili trattamenti potenziati, come le radiografie digitali, che permettono di ottenere le immagini in tempi più rapidi a fronte di una minore esposizione alle radiazioni.
Questo trend in espansione sì completa con l’aumento esponenziale di sottoscrizioni di polizze sugli animali.
Con l’aumentare delle spese mediche e della vita media degli animali da compagnia, i proprietari sono sempre più interessati a sottoscrivere polizze per contenere i costi.
L’idea sta iniziando a diffondersi in alcuni Paesi, ma ha un enorme potenziale di crescita: negli USA solo l’1% degli amici a quattro zampe è assicurato. Il settore delle polizze sugli animali domestici deve ancora espandersi e al riguardo vi è una forte attività a livello di marketing e formazione. Negli USA, nel 2017 il segmento era valutato poco più di 1 miliardo di dollari, e si stima che entro il 2025 supererà la soglia di 2 miliardi di dollari.
In prospettiva tra l’altro, sempre parlandone da un punto di vista di investimento, questo settore evidenzia anche alcuni vantaggi rispetto all’assistenza sanitaria umana.
Il settore veterinario appare strutturalmente più interessante della farmaceutica umana, visti i cicli di ricerca e sviluppo più brevi e meno onerosi e la ridotta compresenza dei governi locali.
Nel settore della salute umana la concorrenza dilaga, ma in quello veterinario la situazione è diversa. Processi di ricerca e sviluppo relativamente più rapidi e i minori costi ad essi associati contribuiscono a ridurre il rischio d’investimento. Contrariamente all’industria farmaceutica umana, le aziende veterinarie sono generalmente autofinanziate e non sono soggette all’influenza dei governi o di terze parti.
Pertanto, il comparto della salute degli animali domestici offre margini superiori rispetto alla salute umana. Le aziende veterinarie e quelle rivolte agli animali da compagnia presentano margini lordi prossimi al 60%. L’indice MSCI World Healthcare genera in media il 37%6 dei margini lordi.
Per concludere: il settore veterinario nel complesso è in espansione, e da investitori, sempre in un’ottica di diversificazione, il trend in questo settore è appetibile, e invita quindi a prestare particolare attenzione al segmento degli animali domestici.
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