Investire bene sostenibile e responsabile: pillole 1
Si può investire più convenientemente rispondendo sia alle esigenze di tutela sia alle convinzioni di sostenibilità e responsabilità sociale

Il tema degli Investimenti Sostenibili e Responsabili (o S.R.I. dall’acronimo inglese Sustainable Responsible Investments ma anche Socially Responsible Investor) ha a che fare, più comunemente, con quanto oggi viene evocato, con termini tipo "Investimenti etici, responsabili, sociali, sostenibili, green etc. etc..."
L’importanza e l’attualità via via crescente di questo tema in tutto il mondo ha indotto nel tempo diversi soggetti enti organismi sia pubblici sia privati sia statali sia sovranazionali ad operare per favorire lo sviluppo di una cultura e di codici di comportamento favorevoli a questo tipo di investimenti.
Guardando alla genesi degli investimenti sostenibili e responsabili, tracce di comportamento riconducibili al tema della responsabilità sociale d’impresa sono già presenti nei sec XVI e XVII quando alcune correnti religiose protestanti adottarono dei criteri per escludere dai loro affari le attività economiche in contrasto con il proprio credo, come quelle che facevano uso di schiavi o erano destinate alla produzione di tabacco, armi e alcolici.
Si trattava di una vera e propria strategia di esclusione in embrione che oggi è cresciuta e che si può riconoscere chiaramente nella prima delle 6 STRATEGIE DI INVESTIMENTI SOSTENIBILI E RESPONSABILI utilizzate oggi nel mercato italiano
1. Esclusione: Approccio che prevede l’esclusione esplicita di singoli emittenti o settori o Paesi dall’universo investibile, sulla base di determinati principi e valori. Tra i criteri più utilizzati: esclusioni di armi, pornografia, tabacco, test su animali.
2. Convenzioni internazionali: Selezione degli investimenti basata sul rispetto di norme e standard internazionali. Gli standard più utilizzati sono quelli definiti in sede OCSE, ONU o dalle Agenzie ONU (tra cui ILO, UNEP, UNICEF, UNHCR). Ne sono esempi: il Global Compact, le Linee Guida dell’OCSE sulle multinazionali, le Convenzioni dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro.
3. Best in class: Approccio che seleziona o pesa gli emittenti in portafoglio secondo criteri ambientali, sociali e di governance, privilegiando gli emittenti migliori all’interno di un universo, una categoria o una classe di attivo.
4. Investimenti tematici: Approccio che seleziona gli emittenti in portafoglio secondo criteri ambientali, sociali e di governance, focalizzandosi su uno o più temi. Alcuni esempi: i cambiamenti climatici, l’efficienza energetica, la salute.
5. Engagement: Attività che si sostanzia nel dialogo con l’impresa su questioni di sostenibilità e nell’esercizio dei diritti di voto connessi alla partecipazione al capitale azionario. Si tratta di un processo di lungo periodo, finalizzato ad influenzare positivamente i comportamenti dell’impresa e ad aumentare il grado di trasparenza.
6. Impact investing: Investimenti in imprese, organizzazioni o fondi con l’intenzione di realizzare un impatto ambientale e/o sociale positivo, assieme ad un ritorno finanziario. Può essere realizzato sia in Paesi emergenti sia sviluppati. Alcuni esempi: investimenti in social housing, energie rinnovabili.
Arrivando ai nostri tempi, una autorevole ed interessante definizione di Investimento Sostenibile e Responsabile è stata data In Italia nel 2014 dal Forum per la Finanza Sostenibile:
"L’Investimento Sostenibile e Responsabile è una strategia di investimento orientata al medio-lungo periodo che, nella valutazione di imprese e istituzioni, integra l’analisi finanziaria con quella ambientale, sociale e di buon governo, al fine di creare valore per l’investitore e per la società nel suo complesso".
Oggi numerose case di investimento e il mercato offrono svariati strumenti per investire in modo Sostenibile e Responsabile. Chi sia interessato ad approfondire l’argomento e voglia valutare una soluzione personalizzata può contattarmi per una consulenza in studio.
L’importanza e l’attualità via via crescente di questo tema in tutto il mondo ha indotto nel tempo diversi soggetti enti organismi sia pubblici sia privati sia statali sia sovranazionali ad operare per favorire lo sviluppo di una cultura e di codici di comportamento favorevoli a questo tipo di investimenti.
Guardando alla genesi degli investimenti sostenibili e responsabili, tracce di comportamento riconducibili al tema della responsabilità sociale d’impresa sono già presenti nei sec XVI e XVII quando alcune correnti religiose protestanti adottarono dei criteri per escludere dai loro affari le attività economiche in contrasto con il proprio credo, come quelle che facevano uso di schiavi o erano destinate alla produzione di tabacco, armi e alcolici.
Si trattava di una vera e propria strategia di esclusione in embrione che oggi è cresciuta e che si può riconoscere chiaramente nella prima delle 6 STRATEGIE DI INVESTIMENTI SOSTENIBILI E RESPONSABILI utilizzate oggi nel mercato italiano
1. Esclusione: Approccio che prevede l’esclusione esplicita di singoli emittenti o settori o Paesi dall’universo investibile, sulla base di determinati principi e valori. Tra i criteri più utilizzati: esclusioni di armi, pornografia, tabacco, test su animali.
2. Convenzioni internazionali: Selezione degli investimenti basata sul rispetto di norme e standard internazionali. Gli standard più utilizzati sono quelli definiti in sede OCSE, ONU o dalle Agenzie ONU (tra cui ILO, UNEP, UNICEF, UNHCR). Ne sono esempi: il Global Compact, le Linee Guida dell’OCSE sulle multinazionali, le Convenzioni dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro.
3. Best in class: Approccio che seleziona o pesa gli emittenti in portafoglio secondo criteri ambientali, sociali e di governance, privilegiando gli emittenti migliori all’interno di un universo, una categoria o una classe di attivo.
4. Investimenti tematici: Approccio che seleziona gli emittenti in portafoglio secondo criteri ambientali, sociali e di governance, focalizzandosi su uno o più temi. Alcuni esempi: i cambiamenti climatici, l’efficienza energetica, la salute.
5. Engagement: Attività che si sostanzia nel dialogo con l’impresa su questioni di sostenibilità e nell’esercizio dei diritti di voto connessi alla partecipazione al capitale azionario. Si tratta di un processo di lungo periodo, finalizzato ad influenzare positivamente i comportamenti dell’impresa e ad aumentare il grado di trasparenza.
6. Impact investing: Investimenti in imprese, organizzazioni o fondi con l’intenzione di realizzare un impatto ambientale e/o sociale positivo, assieme ad un ritorno finanziario. Può essere realizzato sia in Paesi emergenti sia sviluppati. Alcuni esempi: investimenti in social housing, energie rinnovabili.
Arrivando ai nostri tempi, una autorevole ed interessante definizione di Investimento Sostenibile e Responsabile è stata data In Italia nel 2014 dal Forum per la Finanza Sostenibile:
"L’Investimento Sostenibile e Responsabile è una strategia di investimento orientata al medio-lungo periodo che, nella valutazione di imprese e istituzioni, integra l’analisi finanziaria con quella ambientale, sociale e di buon governo, al fine di creare valore per l’investitore e per la società nel suo complesso".
Oggi numerose case di investimento e il mercato offrono svariati strumenti per investire in modo Sostenibile e Responsabile. Chi sia interessato ad approfondire l’argomento e voglia valutare una soluzione personalizzata può contattarmi per una consulenza in studio.
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