Investire nell'oro blu: ACQUA!


Uno dei trend più promettenti sul quale un risparmiatore possa investire guardando al domani è rappresentato senza alcun dubbio dalle risorse idriche
Investire nell'oro blu: ACQUA!

 

Uno dei trend più promettenti sul quale un risparmiatore possa investire guardando al domani è rappresentato senza alcun dubbio dalle risorse idriche. Dopotutto, l’acqua è all’origine della vita e continuerà a costituirne anche in futuro un elemento essenziale.

Inoltre, un ulteriore argomentazione a sostegno è che a fronte di una popolazione mondiale in costante aumento nei prossimi decenni, essa rappresenterà indiscutibilmente una commodity sempre più scarsa e preziosa. Oltre ad essere vitale per la sopravvivenza umana è infatti imprescindibile nella maggior parte delle attività svolte dall’uomo, dall’agricoltura al comparto industriale, oltre al settore della produzione dell’energia.

Alcune cifre possono aiutare ad inquadrare meglio la rilevanza del fenomeno. Secondo le stime elaborate dalla società di consulenza McKinsey, entro il 2030 il gap tra domanda ed offerta di acqua potrebbe attestarsi al 40%. Le Nazioni Unite hanno inoltre stimato che, entro il 2025, le persone che vivranno in aree del mondo caratterizzate da un’assoluta carenza di risorse idriche saranno 1,8 miliardi. Un numero elevato che pone impegnative sfide tecnologiche per individuare una soluzione al problema. La desalinizzazione, l’estrazione e lo stoccaggio dell’acqua potabile mediante la creazione di infrastrutture migliori, un incremento dell’efficienza idrica per ridurre gli ingenti sprechi, calcolati in circa 32 miliardi di metri cubi di perdite, e la lotta all’inquinamento sono soltanto alcuni degli aspetti più rilevanti su cui si focalizzerà l’attenzione di governi e società operanti nel settore nel prossimo futuro.

Con 144 miliardi di dollari di investimenti annui previsti dalla Banca Mondiale destinati a sviluppare servizi in questo specifico ambito è facile intuire come il potenziale di crescita di un investimento nei prossimi anni sia assolutamente interessante. Del resto, la performance media superiore all’8% annualizzato fatta registrare nell’ultimo decennio dall’indice S&P Global Water (SPGTAQD), che raggruppa le 50 principali società mondiali operanti nel settore idrico, chiarisce quale sia il potenziale ritorno offerto da questo investimento. Naturalmente in proporzioni congrue sul proprio capitale, con un corretto orizzonte temporale e una discreta propensione al rischio dal momento che la volatilità, soprattutto nel breve termine, potrebbe essere elevata.

Inoltre, se in passato era relativamente ridotta la scelta di strumenti per investire in questo particolare asset, l’industria finanziaria sta progressivamente ampliando l’offerta in risposta all’accresciuta attenzione alla tematica. Fondi d’investimento, ETF e recentemente anche Tracker Certificate, la selezione è oggi più ampia e diversificata e, come sempre, è opportuno rivolgersi al proprio consulente finanziario per evitare scelte non adatte al proprio profilo di investitore.

Spazio all’oro blu in portafoglio dunque, con la certezza di non fare un buco nell’acqua.

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di Faggino Nicolo'

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