L'allocazione delle ricchezze degli italiani
Risultati della Banca d'Italia del ultimo biennio 2014 -2016
I risultati dell'indagine della Banca d'Italia evidenziano una crescita del reddito medio delle famiglie italiane del 3,5% nel biennio 2014- 2016.
Nel contempo sono crescite anche le disuguaglianze nei redditi; è aumentata infatti la percentuale di ricchezza detenuta dalla popolazione più ricca del Bel Paese.
In questa fotografia le attività reali, immobili sopratutto, continuano a rappresentare la principale componente della ricchezza delle famiglie italiane, anche se c'è da dire che rispetto al 2014 si è avuto un flessione; dovuta ad una diminuizione del prezzi degli immobili.
Questa flessione è stata bilanciata da una crescita del 7,4% in valori investiti in attività finanziarie.
Nella allocazione delle risorse, curioso notare come nel biennio 2014 - 2016 le quote di patrimonio investite in obbligazioni si sono ridotte, soprattutto se governative, e anche quelle investite nel risparmio gestito.
Le fasce più povere hanno incrementato la componente di liquidità, le fasce più ricche hanno aumentato la componente investita in azioni.
In conclusione nel biennio considerato gli investimenti diretti in obbligazioni e azioni, considerati complessivamente, sono preferiti agli investimenti tramite prodotti del risparmio gestito.
Nel contempo sono crescite anche le disuguaglianze nei redditi; è aumentata infatti la percentuale di ricchezza detenuta dalla popolazione più ricca del Bel Paese.
In questa fotografia le attività reali, immobili sopratutto, continuano a rappresentare la principale componente della ricchezza delle famiglie italiane, anche se c'è da dire che rispetto al 2014 si è avuto un flessione; dovuta ad una diminuizione del prezzi degli immobili.
Questa flessione è stata bilanciata da una crescita del 7,4% in valori investiti in attività finanziarie.
Nella allocazione delle risorse, curioso notare come nel biennio 2014 - 2016 le quote di patrimonio investite in obbligazioni si sono ridotte, soprattutto se governative, e anche quelle investite nel risparmio gestito.
Le fasce più povere hanno incrementato la componente di liquidità, le fasce più ricche hanno aumentato la componente investita in azioni.
In conclusione nel biennio considerato gli investimenti diretti in obbligazioni e azioni, considerati complessivamente, sono preferiti agli investimenti tramite prodotti del risparmio gestito.
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