L'appalto privato ai tempi del Covid-19

L’appalto, ai sensi dell’art. 1655 c.c., è il contratto mediante il quale un soggetto, detto appaltatore, si obbliga nei confronti di un altro soggetto, detto committente, a compiere un’opera specifica o un servizio dietro corrispettivo in denaro, con propria organizzazione di mezzi e con gestione a proprio rischio.
In un contratto di appalto il termine per l'inizio e/o l’esecuzione dei lavori e la consegna dell’opera riveste, solitamente, notevole importanza per il committente che, al fine di indurre l’appaltatore a rispettarlo, sceglie di inserire apposita clausola per tutelarsi dalle ipotesi di inadempimento o di ritardo.
La clausola penale assolve, ergo, la funzione di stabilire preventivamente e pattiziamente, limitando, quindi, anche successive controversie, mediante una sanzione pecuniaria.
Nonostante ciò, però, vi sono dei casi ove l'appaltatore non è tenuto all'obbligo di cui alla penale in caso di mancato rispetto dei termini di cui supra.
Il caso della sopravvenuta impossibilità della prestazione, invero, rappresenta un'ipotesi più che plausibile nel periodo contemporaneo colpito dalla pandemia.
Potrebbe, infatti, accadere che i numerosi contratti d'appalto già stipulati, prevedenti l'inizio e/o la fine dei lavori in un determinato termine, saranno protagonisti di molteplici diatribe.
Potrebbe avvenire che un'intera squadra di operai sia in isolamento domiciliare o, addirittura, infetta.
"Come può difendersi l'appaltatore?"
In questi casi, in particolare quest'ultimo, l'appaltatore ben potrebbe appellarsi alla scriminante di cui supra, non incorrendo così in alcuna penale.
L'appaltatore, invero, sarebbe impossibilitato all'adempimento del proprio onere dal momento che la propria squadra dovrebbe (anzi, deve) rispettare la clausura. Una clausola penale che prevedesse, anche in caso di contagio, l’obbligo di rispettare il termine sarebbe illegittima, in contrario non solo all’ordine pubblico, ma anche ad una norma imperativa: art. 32 Cost. (diritto alla salute).
"Come può attaccare il committente?"
Qualora il committente riesca a provare la colpa, invece, dell’appaltatore potrà, oltre che beneficiare della penale per il ritardo, anche del risarcimento del danno.
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