L'attività di mediazione creditizia


Nella ricerca di un finanziamento meglio il "fai da te" o affidarsi ad uno specialista? Analizziamo l'attività dei Mediatori Creditizi e valutiamone l'utilità
L'attività di mediazione creditizia

 

A volte la ricerca di un mutuo o di un finanziamento può diventare un processo molto difficile: le banche hanno orari spesso incompatibili con gli impegni dei richiedenti, le tipologie tecniche degli affidamenti sono varie e alcune di esse sono quasi sconosciute, le soluzioni offerte da Internet sono tantissime ma generalmente fuorvianti, le variabili connesse alla scelta tra una soluzione e l’altra sono molte e spesso difficili da capire, i principi secondo i quali una persona è o non è affidabile sono, più o meno volontariamente, nascosti…
E’ per questo motivo che sempre più persone affidano la ricerca del loro finanziamento ad un consulente che possa guidarle in questo groviglio di offerte in maniera professionale e imparziale; in Italia questo tipo di professionista è definito Mediatore Creditizio (o per essere più precisi collaboratore di una Società di Mediazione Creditizia).
Ma di cosa si tratta? Cosa fa una società di Mediazione Creditizia attraverso i propri collaboratori? Come può agevolare una persona nella ricerca di un finanziamento? Quali sono le norme che regolano questo tipo di attività e come tutelano la clientela?
In questo articolo vedremo di rispondere a queste domande cercando di fare luce su questo tipo di attività ancora troppo poco nota partendo da alcune definizioni tecniche/normative per poi concludere descrivendo gli aspetti pratici.

 

DEFINIZIONE TECNICA

Il mediatore creditizio

•    È mediatore creditizio il soggetto che mette in relazione, anche attraverso attività di consulenza, banche o intermediari finanziari con la potenziale clientela per la concessione di finanziamenti sotto qualsiasi forma.
•    L'esercizio professionale nei confronti del pubblico dell'attività di mediatore creditizio è riservato ai soggetti iscritti in un apposito elenco tenuto dall'Organismo.
•    Il mediatore creditizio può svolgere esclusivamente l'attività indicata al comma 1 nonché attività connesse o strumentali.
•    Il mediatore creditizio svolge la propria attività senza essere legato ad alcuna delle parti da rapporti che ne possano compromettere l'indipendenza.

 

L’attività del mediatore creditizio

•    L’attività del mediatore creditizio è, quindi, esclusiva, ma può essere coadiuvata da attività connesse o strumentali. Parimenti, l’esercizio dell’attività di mediazione creditizia è compatibile con lo svolgimento di alcune attività professionali.
•    Il mediatore creditizio è, quindi, un soggetto giuridico che, professionalmente, mette in contatto il cliente con banche o intermediari finanziari al fine di conseguire la concessione di finanziamenti sotto qualsiasi forma, prestando anche un’attività di consulenza. In particolare, il mediatore creditizio svolge la propria attività senza essere legato ad alcuna delle parti da rapporti che ne possano compromettere l’indipendenza.
•    Il richiamo all’attività di consulenza esclude che tra le parti sussistano rapporti di collaborazione, di dipendenza o di rappresentanza, nel rispetto dell’art 1754 del codice civile.
•    Il mediatore creditizio quindi, svolge la sua attività in posizione di assoluta autonomia ed imparzialità, intensa come equidistanza tra i contrapposti interessi delle parti coinvolte; di conseguenza, il mediatore non deve impegnarsi a svolgere attività promozionale in relazione ai prodotti offerti da un unico intermediario.

 

L'attività di "consulenza" connessa all'attività di mediazione nel credito

•    Individuazione e la disamina del fabbisogno finanziario del cliente;
•    Traduzione delle sue esigenze finanziarie nella forma di finanziamento più adeguata;
•    Descrizione e valutazione delle caratteristiche dei prodotti offerti sul mercato;
•    Tutte le altre attività che possano avere quale effetto la messa in contatto dell'utente con l'intermediario erogante e la successiva conclusione del contratto di finanziamento.


I requisiti per l’iscrizione nell’elenco dei mediatori creditizi (OAM)

•    Forma di società per azioni, di società in accomandita per azioni, di società a responsabilità limitata o di società cooperativa;
•    Sede legale e amministrativa o, per i soggetti comunitari, stabile organizzazione nel territorio della Repubblica;
•    Oggetto sociale conforme con quanto previsto dall'articolo 128- sexies, comma 3, e rispetto dei requisiti di organizzazione;
•    Possesso da parte di coloro che detengono il controllo e dei soggetti che svolgono funzioni di amministrazione, direzione e controllo dei requisiti di onorabilità;
•    Possesso da parte dei soggetti che svolgono funzioni di amministrazione, direzione e controllo, di requisiti di professionalità, compreso il superamento di un apposito esame.

 

Dipendenti e collaboratori

•    I Mediatori creditizi per l’esercizio della relativa attività nei confronti del pubblico possono avvalersi di dipendenti e collaboratori.
•    Tali dipendenti e collaboratori sono unicamente persone fisiche e non possono svolgere la propria attività contemporaneamente a favore di più soggetti iscritti
•    I Mediatori creditizi trasmettono all'OAM l'elenco dei propri dipendenti e collaboratori di cui si avvalgono.
•    Tali soggetti devono essere in possesso di requisiti di onorabilità e professionalità e superare un apposito esame.

 

Requisiti di professionalità

•    Titolo di studio non inferiore al diploma di istruzione secondaria superiore, rilasciato a seguito di corso di durata quinquennale ovvero quadriennale, integrato dal corso annuale previsto per legge, o un titolo di studio estero ritenuto equipollente a tutti gli effetti di legge
•    Annualmente, frequenza ad un corso di formazione professionale nelle materie rilevanti nell'esercizio dell'agenzia in attività finanziaria.

 

IN PAROLE SEMPLICI…

L’attività del Mediatore Creditizio

In pratica un Mediatore Creditizio è una società che instaura rapporti di convenzione con le principali Banche italiane al fine di ottenere informazioni in merito a:
•    Regole del credito (i principi in base ai quali la Banca decide la fattibilità dell’operazione richiesta)
•    Tipologie di mutuo accettate (acquisto, liquidità, surroga, sostituzione, rifinanziamento…)
•    Tipologie di finanziamento accettate (prestito, cessione del quinto, prestito vitalizio ipotecario…)
•    Tipologia di tassi applicati (fisso, variabile, variabile con CAP, tasso variabile e rata costante…)
•    Misura dei tassi applicati (in relazione alla durata e alla percentuale di intervento)
•    In alcuni casi riesce ad ottenere anche condizioni di tasso o di delibera agevolate
•    Quasi sempre ha la possibilità di avere a disposizione la modulistica interna della banca
•    Spesso ottiene la possibilità di un caricamento “accentrato” lasciando la lavorazione dell’istruttoria direttamente al collaboratore

Il Mediatore Creditizio (che come abbiamo visto sopra è obbligatoriamente una società con determinati requisiti e garanzie reddituali, patrimoniali e professionali) si avvale di collaboratori, dei professionisti selezionati che svolgono la loro attività di consulenza sul territorio avvalendosi delle informazioni fornite dalla società stessa.

 

L’attività del collaboratore

Il collaboratore di una Società di Mediazione Creditizia ha tre funzioni principali:
•    Ricerca delle migliori condizioni: il collaboratore conosce (o ha a disposizione una piattaforma informatica) le condizioni applicate dalle banche e le caratteristiche che deve avere il cliente per potervi accedere; ha la competenza per poterle confrontare sotto tutti gli aspetti (non si parla solo di tasso, ci sono molti altri fattori da prendere in considerazione); ha gli strumenti per poter conoscere le previsioni di andamento dei tassi.
•    Ricerca delle soluzioni per clienti con difficoltà di accesso al credito: il collaboratore conosce le regole del credito delle banche che operano sul territorio (spesso le banche ragionano in maniera molto diversa l’una dall’altra); l’aver presentato molte pratiche gli permette di trovare anche piccoli “escamotage” per rendere la richiesta più presentabile; ha a disposizione diversi strumenti di affidamento per trovare soluzioni alternative
•    Ricerca di soluzioni per casi particolari: il collaboratore conosce anche prodotti di “nicchia” che offrono la soluzione per richieste di affidamento meno usuali (consolidamento debiti, surroghe più liquidità, prestiti vitalizi ipotecari, anticipi TFS…) o per richiedenti con caratteristiche atipiche (per ragioni di età, di lavoro, di residenza…).

 

I costi

Il collaboratore di una Società di Mediazione Creditizia può presentare, a sua discrezione e comunque riportandole specificatamente nel contratto di mediazione, tre voci di costo:
•    Spese a forfait: sono spese che il cliente è tenuto ad anticipare indipendentemente dal buon esito dell’operazione. Finché si tratta di piccole somme riconducibili ad un mero rimborso spese ritengo la richiesta comprensibile ma diffidate da chi vi chiede cifre spropositate rispetto all’attività svolta.
•    Penali: sono le spese che il cliente è tenuto a pagare nel momento in cui non accettasse il finanziamento ottenuto tramite l’attività del collaboratore
•    Spese per la mediazione: è il compenso spettante al collaboratore che viene pagato dal cliente solo ad operazione conclusa. L’importo è a discrezione del collaboratore stesso e in genere oscilla tra l’1% e il 3% dell’importo erogato.

 

Vantaggi

Affidarsi ad un Mediatore Creditizio piuttosto che recarsi autonomamente in banca ha sicuramente dei vantaggi, vediamo quali:
•    Indipendenza: il collaboratore di una Società di Mediazione Creditizia non può intrattenere rapporti privilegiati con un istituto di credito pertanto la scelta del prodotto avviene esclusivamente per un discorso di convenienza economica e/o di fattibilità (cosa che non è sempre detta quando ci si rivolge al dipendente di una banca)
•    Condivisione degli obiettivi: il pagamento della mediazione avviene solo a operazione conclusa positivamente. Questo, oltre ai già citati requisiti di professionalità e onorabilità, vi garantisce il massimo impegno del professionista nel perseguimento dell’obiettivo
•    Risparmio di tempo: il collaboratore di una Società di Mediazione Creditizia è un libero professionista per cui non presenta rigidi orari di sportello; oltretutto c’è spesso la disponibilità di fissare gli appuntamenti direttamente presso il domicilio del cliente. Questo vi permetterà di poter portare avanti la richiesta senza dover richiedere permessi sul lavoro e/o dover cercare qualcuno che badi ai vostri figli
•    Univocità del rapporto: avere a che fare con una sola persona a vostra completa disposizione per qualsiasi aspetto della richiesta rende il processo molto più fluido e tranquillizzante


Svantaggi

•    Costo: affidarsi ad un mediatore creditizio comporta il pagamento della mediazione mentre, ovviamente, occuparsi direttamente di tutto recandosi personalmente in banca è completamente gratuito. C’è da dire che se sommiamo gli interessi pagati per non aver scelto il prodotto migliore, i costi di benzina per andare in filiale, il tempo, i permessi sul lavoro, la tensione e i mal di testa per dover seguire qualcosa che, inevitabilmente, non fa parte delle vostre competenze…
•    Affidarsi alle mani di uno sconosciuto: come in ogni settore ci sono persone valide, oneste ed affidabili ma anche persone diciamo meno professionali. Come assicurarsi che la persona che abbiamo di fronte presenti realmente i già detti requisiti di professionalità e onorabilità?
In primo luogo avete il diritto di visionare l’iscrizione al registro ufficiale dei collaboratori di Società di Mediazione Creditizia.
Secondo preferite i collaboratori delle società più grandi e diffuse sul territorio nazionale; non sto assolutamente dicendo che i collaboratori di società più piccole siano meno qualificati ma, inevitabilmente, le società di carattere nazionale sono più soggette ai controlli delle preposte autorità di controllo.
Diffidate, come già anticipato, da chi vi chiede ingenti spese a forfait: un vero professionista sa sin da subito se l’operazione è percorribile e, in caso contrario, preferirà mettervi di fronte all’evidenza per evitare inutili perdite di tempo per entrambi.
Diffidate da chi vi propone soluzioni troppo “creative” e ai limiti della legalità (soprattutto se vanno a risolvere problemi evidenziati in precedenza da altri colleghi): attratti dall’idea di poter inaspettatamente raggiungere il vostro obiettivo potreste trovarvi coinvolti in situazioni spiacevoli.

 

Articolo del:


di Dott. Alessio Baroncini

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