L'autostima: componenti, ostacoli e modi per svilupparla
Autostima e felicità vanno a braccetto: chi coltiva la propria autostima è consapevole dei propri pregi e difetti e dimostra di essere in equilibrio. Dall'equilibrio scaturiscono benessere e felicità. Autostima è prendere consapevolezza di chi sei e di qual è il tuo posto nel mondo, di quali sono i tuoi talenti e di quello che vuoi trasmettere al mondo.
I componenti dell'autostima
L'autostima è l'insieme dei giudizi valutativi che dai di te stesso e si basa su:
• fiducia nelle tue capacità di pensare, imparare, scegliere e prendere decisioni adeguate
• rispetto di sé, ovvero la convinzione di avere il diritto di essere felice e che realizzazione, amore, successo, appagamento sono alla tua portata
• consapevolezza e autoriflessione, per conoscere te stessa, rielaborare e imparare dalle tue esperienze, conoscere i tuoi pregi e i tuoi difetti.
La buona notizia è che su ognuno di questi aspetti si può lavorare, in modo da allenare giorno per giorno la considerazione positiva di te stessa che ti porta resistenza, forza e capacità di ripresa.
Gli ostacoli
Il percorso verso una vera autostima incontra alcuni ostacoli.
• I condizionamenti e le credenze limitanti => Da bambini siamo neutri di fronte al mondo che ci circonda e siamo in grado di vederne ovunque la bellezza. Crescendo ci facciamo la nostra idea, ma assorbiamo anche le idee delle persone e dell'ambiente in cui viviamo. Per trovare la nostra vera autostima, dobbiamo ripulirci da tutti i condizionamenti e i pregiudizi che sono dei veri e propri filtri (non sempre veritieri) attraverso i quali guardiamo il mondo e noi stessi.
• Paure e auto-sabotaggi => L'ego o personalità (cioè quella struttura che ci permette di muoverci nel mondo) è spesso limitato e in contrapposizione con la nostra parte più autentica che ci fa da guida. L'ego non ha la visione di un mondo in cui siamo tutti collegati e uniti; alimenta, quindi, il senso di separazione e di inadeguatezza secondo il quale "io" devo essere migliore degli altri e in continua competizione per la sopravvivenza. Niente a che fare con l'autostima!
• Mancanza di amore per sé stessi => Amarti è un processo che richiede una vita intera. Se non ti ami diventa facile scivolare nel paragone, nel giudizio e nell'insoddisfazione rispetto a quello che sei e non vedi le possibilità di miglioramento. Amarti richiede essere consapevole delle tue ferite, volerle guarire e accoglierti così come sei, imperfetta e vulnerabile.
Come ti dicevo prima, l'autostima può essere allenata e costruita: puoi sempre imparare a rispettarti, a riconoscere i tuoi limiti e, soprattutto, i tuoi talenti andando pian piano a modificare l'immagine di te stesso che proietti nella tua mente per renderla sempre più veritiera.
L'autostima in 5 passi
Il primo passo è ascoltarti e prendere consapevolezza di quella vocina che ti ronza in testa per capire quando ti racconta bugie e quando è, invece, la tua migliore alleata. Il secondo passo consiste nell'accettarti: ci vuole coraggio, lo so, ma finché non lo fai l'autostima sarà un miraggio.
A seguire, dopo l'accettazione arriva anche l'assunzione di responsabilità: sei tu e solo tu la fonte della tua realizzazione e della tua felicità. Sta a te rimboccarti le maniche e dare un'aggiustatina dove c’è bisogno!
Il quarto passo è affermare te stessa nel mondo, vivere in modo autentico e allineato ai tuoi valori, esprimere i tuoi bisogni più profondi e darti il permesso di soddisfarli. Infine, ultimo ma non certo per importanza, agisci. Parti dalle piccole cose, fai un passo alla volta, ma fai.
Esercizi
Il diario (o journaling, come dicono quelli "studiati"!) è uno strumento molto potente perché ti aiuta a mettere a fuoco quello che succede dentro di te, i pensieri, le emozioni, le cose non dette. Scrivere ti permette di spostare l'energia mentale e di trasformarla in un'azione che ti rende più consapevole. Comincia, quindi, ad utilizzare il diario per osservare cosa sta succedendo nella tua vita e come ti senti.
Il secondo suggerimento che ti dò ha sempre a che fare con la scrittura: scrivi una lettera a te stesso con amore e gratitudine, riconoscendo tutto quello che hai fatto finora e come ha cambiato la tua vita in meglio. La perfezione non è di questo mondo e per migliorare c’è sempre tempo. Se non sei tu la prima persona a riconoscere quanto di bello hai fatto finora, nessun’altro potrà mai farlo al posto tuo.
Infine, coltiva la tua unicità, sentiti libero di esprimere autenticamente chi sei e cosa desideri realmente, in modo che gli eventi non ti trascinino in una vita che non ti appartiene. Riconosci di essere unico e irripetibile e che il tuo posto nel mondo non può essere occupato da nessun altro oltre te.
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