L' effetto ottico dei colori nell'arredamento


L'importanza della scelta dei colori nell'arredamento e l'effetto ottico che ne consegue
L' effetto ottico dei colori nell'arredamento
Da tempo è ormai riconosciuta la reazione di tipo sia emotivo che associativo che i colori possono causare nell’uomo: possono ispirarci forti sensazioni, ricordarci un luogo o momenti particolari.
In passato la gamma dei colori era molto limitata, la derivazione da pigmenti naturali ne limitava la scelta, alcuni erano rari e costosi e non tutti potevano permetterseli, ad esempio l’azzurro e il blu erano ottenuti dal lapislazzulo, mentre il bianco puro è divenuto di uso comune solo agli inizi del novecento.
Il colore deve essere in armonia con l’ambiente circostante: la qualità della luce, le superfici se riflettenti o assorbenti la luce, la luce stessa, i mobili e i quadri che si intendono utilizzare. Qualsiasi colore può sembrare più luminoso o più piatto a seconda del contesto e non va trascurata l’ora di utilizzo della stanza e lo scopo cui è destinata.
Nell’abbinare due o più colori è indispensabile valutare il loro effetto simultaneo percepito da chi li guarda.
Uno dei fenomeni ottici più conosciuto è l’immagine successiva: se fissiamo un punto rosso e poi spostiamo lo sguardo su un fondo bianco vedremo un punto verde, infatti il nostro occhio richiede il colore complementare ed in mancanza lo crea.
La percezione cromatica è alla base di alcuni effetti ottici, infatti alcuni colori sembrano avanzare, mentre altri sembrano recedere, dando così un valore spaziale di maggiore o minore profondità all’ambiente. Ad esempio una parete tinteggiata di rosso fa sembrare la stanza più piccola, mentre una tinteggiata di blu conferisce all’ ambiente un senso di spaziosità; in linea di massima i colori dai toni caldi, cioè quelli tra il giallo, arancio, rosso dello spettro cromatico tendono a far avanzare otticamente la parete, mentre i toni freddi quali il blu, il verde-blu e i neri creano un senso di spazio e distanza.
Le caratteristiche di un colore dipendono anche dalla luce: quella diurna scolpisce gli oggetti e ravviva gli ambienti in cui tutte le pareti sono dipinte dello stesso colore, la parete opposta a quella della finestra sembrerebbe più chiara di quella in cui si apre la finestra. La luce artificiale invece crea effetti cromatici diversi, il che rende necessario abbinare i colori di tessuti, vernici e complementi d’arredo alla luce naturale per evitare effetti sgradevoli.
Scegliere un colore da una mazzetta o da una tabella colori può essere fuorviante, spesso i colori sono troppo vicini gli uni agli altri. Le varianti vanno dal più chiaro al più scuro e l’esigua grandezza del modello dimostrativo non permette una giusta valutazione del colore, soprattutto se lo sfondo è bianco. L’errore più comune è quello di scegliere un colore che risulta più intenso di quello desiderato; infatti tutte le tinte una volta applicate diventano più intense rispetto all’effetto ottico che abbiamo avuto dal campione.
Nello scegliere i colori con cui decorare una stanza è possibile partire da un colore molto amato che compare già in qualche oggetto: una collezione, un vassoio, un quadro, dei cuscini o in alternativa da un colore da abbinare ad un elemento architettonico che non è possibile sostituire o eliminare: un camino, un serramento, una cornice. In questi casi anche quello che ci sembrava un punto di partenza poco stimolante e potenzialmente limitante si potrà rivelare l’inizio di un’interessante composizione cromatica, che ci permetterà di personalizzare e rendere molto personali e unici gli ambienti in della nostra abitazione.

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di arch. Alessandra Quagliotti

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