L’efficienza del fabbricato
Di cosa stiamo parlando? Perché è così importante?

EFFICIENZA: energetica, dei sistemi produttivi, dei mezzi di produzione, sicuramente una definizione molto usata per non dire abusata negli ultimi anni. Efficientare è divenuto molto di "moda"; risulta sicuramente la sfida del decennio che stiamo vivendo. Questa tendenza applicata al mondo dell’edilizia è importantissima sotto tutti i punti di vista: l’efficienza di un fabbricato comporta indiscutibili risparmi di costi di gestione (costi di riscaldamento su tutti), conseguenti abbattimento di emissioni inquinanti (vedi fumi delle caldaie), minor utilizzo di combustibili e non, aumento del confort abitativo. Un classico edificio anni ’60-’70-’80 (struttura in cemento armato, pareti esterne in mattoni forati, finestre con vetro semplice, assenza di cappotti, intercapedini ecc..., impianti di riscaldamento di tipo tradizionale), non oggetto di successive ristrutturazione, e una nuova costruzione realizzata nell’ultimo decennio rispettando tutti i criteri di efficienza sia a livello energetico che in generale di qualità dell’involucro edilizio, rappresentano i due estremi della scala dei valori relativa alla qualità e all’efficienza del fabbricato. Chi abita o ha abitato nella prima realtà sopradescritta, con buona probabilità ricorderà estati calde ed inverni freddi, ma anche salatissimi conti per "provare" a riscaldare la casa (o l’ufficio, l’edificio pubblico o qualsiasi altro fabbricato riscaldato). Chi adesso abita in edifici efficienti e ben performanti a livello di involucro edilizio, di impiantistica e funzionalità in genere, sa che, a fronte di un costo iniziale maggiore, avrà un indiscutibile aumento del confort abitativo e di conseguenza della qualità della propria vita (passiamo gran parte del tempo nelle nostre case, nei nostri uffici, nelle nostre fabbriche e le prestazioni che raggiungono tali edifici è estremamente importante), ma anche una netta riduzione dei costi di gestione (rimanendo nell’ambito del singolo) e di aiuto al pianeta, inquinando e consumando meno. Le attuali leggi OBBLIGANO chi realizza nuovi edifici o ristruttura l’esistente, a compiere tutta una serie di INTERVENTI MINIMI per rendere efficienti i fabbricati. Fino a pochi anni fa mal si digeriva l’idea di dover spendere soldi per acquistare ed istallare cappotti termici, impianti di riscaldamento di nuova generazione (vedi in pannelli radianti a pavimento, per citarne uno...) perché non ne vedeva l’utilità, e questa era vista come una imposizione da parte dello Stato. Oggi, grazie ad una maggiore informazione e consapevolezza, non è più così: il comfort riscontrabile nei nuovi edifici, i grandi miglioramenti verificabili nei fabbricati oggetto di ristrutturazione, il palesarsi dei costi di gestione (crollati rispetto a immobili tradizionali), le agevolazioni fiscali (di cui da anni godono i cittadini che intervengono per efficientare gli edifici esistenti) fanno si che si cerchi sempre un maggiore efficientamento. Negli ultimi anni si va dal Tecnico di fiducia a chiedere un progetto "verde", un edifico efficiente, che inquini poco, che consumi poco, dove lo scambio termico (interno/esterno) sia ridotto al minimo; si inizia a vedere la casa del futuro (o per meglio dire del "presente").
L’efficienza di un fabbricato è data dal combinato disposto di opere edili ed impiantistiche. Parliamo di tecnologie oramai conosciute anche dai non addetti ai lavori; per l’involucro edilizio: cappotti termici (che oggi vengono predisposti anche come isolanti acustici), intercapedini, areazioni in genere, tetti ventilati, alta qualità degli infissi (finestre con vetri termici certificati); per gli impianti tecnologici: nuove forme di produzione di calore con stufe alimentate a pellet (piuttosto che trito di legno, nocciolino, legna ecc...) camini termici, caldaie a condensazione, pompe di calore, nuovi impianti di termici vedi, riscaldamento a pavimento o parete, impianti elettrici intelligenti (domotici), punti luce di nuova generazione (led ecc...), pannelli solare-termico per la produzione di acqua calda (sia sanitaria che per integrazione al riscaldamento), pannelli fotovoltaici, impianti geotermici, il tutto volto a migliorare gli standard e diminuire drasticamente gli sprechi ed i consumi.Spendere meno, inquinare meno, vivere in edifici confortevoli, questo vuol dire avere l’efficienza del fabbricato. Quando qualità, confort, standard di vita fanno rima con convenienza, si capisce che siamo di fronte alla sfida del terzo millennio nel campo dell’edilizia; rendere gli edifici EFFICIENTI: una sfida affascinante e fondamentale per noi e per l’ambiente.
L’efficienza di un fabbricato è data dal combinato disposto di opere edili ed impiantistiche. Parliamo di tecnologie oramai conosciute anche dai non addetti ai lavori; per l’involucro edilizio: cappotti termici (che oggi vengono predisposti anche come isolanti acustici), intercapedini, areazioni in genere, tetti ventilati, alta qualità degli infissi (finestre con vetri termici certificati); per gli impianti tecnologici: nuove forme di produzione di calore con stufe alimentate a pellet (piuttosto che trito di legno, nocciolino, legna ecc...) camini termici, caldaie a condensazione, pompe di calore, nuovi impianti di termici vedi, riscaldamento a pavimento o parete, impianti elettrici intelligenti (domotici), punti luce di nuova generazione (led ecc...), pannelli solare-termico per la produzione di acqua calda (sia sanitaria che per integrazione al riscaldamento), pannelli fotovoltaici, impianti geotermici, il tutto volto a migliorare gli standard e diminuire drasticamente gli sprechi ed i consumi.Spendere meno, inquinare meno, vivere in edifici confortevoli, questo vuol dire avere l’efficienza del fabbricato. Quando qualità, confort, standard di vita fanno rima con convenienza, si capisce che siamo di fronte alla sfida del terzo millennio nel campo dell’edilizia; rendere gli edifici EFFICIENTI: una sfida affascinante e fondamentale per noi e per l’ambiente.
Articolo del: