La casa tana


Durante la ristrutturazione l’architetto ti aiuta a ritrovare la tua tana: rifugio sicuro ed equilibrio interiore
La casa tana
Ai tempi delle caverne le pareti servivano per ripararsi e cercare protezione. Poi, con il passare del tempo, l’uomo ha cominciato a "riempire la casa" per raccontare la propria storia e per testimoniare il grado di evoluzione sociale raggiunto. Si è aggiunto così al significato di sicurezza e solidità quello di radici, equilibrio e potere sociale.
Cambiare casa comporta sempre una trasformazione interiore. Le persone hanno bisogno di uno spazio dove poter esprimere meglio se stessi perché oggi, più che mai, è importante "sentirsi a casa"; siamo troppo condizionati ed indossiamo troppe maschere all’esterno per proteggerci che abbiamo bisogno di "rientrare a casa" per assaporare un senso di benessere.
Se questo non avviene, se sentite sempre il bisogno di fuggire via da casa ... c’è qualche elemento di disturbo, c’è qualche spazio che non rispecchia la vostra personalità, c’è qualcuno o qualcosa che vi opprime nella vostra massima espressione!
Essere architetto oggi per me significa anche questo: un po’ creativo un po’ psicologo ... potrai non crederci ma con l’analisi degli spazi ed il giusto posizionamento di arredi l’architetto ti può veramente aiutare a creare un ambiente sereno, a ristabilire un equilibrio perduto o a ricercare quell’equilibrio mai trovato!
Un esempio? Casa T ... T come Tana: cavità usata da numerose specie di animali selvatici come rifugio dai predatori o dalle intemperie, ideale nelle ore di sonno o durante periodi di letargo!
Uno spazio raccolto, protetto, riscaldato da alcuni mobili del passato, ma anche uno spazio aperto, che in alto apre squarci di luce a cui rivolgere gli occhi, in cui le linee si incurvano, in cui la mente possa per un momento riposarsi dalla troppa razionalità.
In ingresso la forma ovale sul soffitto è infatti una linea senza inizio e senza fine ... "l’infinito" è un richiamo all’eternità e la luce dentro rappresenta il germe dell’essere umano, il simbolo della vita.
Le parole scritte lungo tutti i percorsi danno un senso di continuità a quello spazio dove il cuore del soggetto invece cerca il senso di continuità del vivere.
La natura che entra dalle finestre permette allo sguardo di allargarsi verso lo spazio esterno, alla ricerca di nuove opportunità dove coraggio e forza ci fan procedere nella vita.
L’anima della casa è il disimpegno e non a caso su di esso si affacciano le singole stanze, quasi ad enfatizzare le funzioni del luogo in cui portare dentro i pensieri o lasciarli fuori: zona filtro in cui guardandoti allo specchio decidi quale maschera indossare ... via di fuga che ti permette di dire "scusate un attimo" chiudendoti la porta alle spalle ... e poi da filtro a fuga ... l'oasi di tranquillità per essere se stessi nella vasca da bagno, con musica e luci inserite nel controsoffitto, da scegliere in funzione dell’umore ... ora immaginate di sentire l’acqua sulla pelle ... siete finalmente a casa!
(© 2016 Architettura Terapia - Arch. Tiziana Gerardi)

Articolo del:


di Arch. Tiziana Gerardi

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