Il traffico di persone tra Brasile e Italia
Il sistema criminoso della cittadinanza italiana truffata in Italia per il traffico di essere umani
Per circa cinque anni l'advogado italo-brasiliano Luiz Scarpelli del Foro di Roma ha denunciato le attività criminali dell’organizzazione criminosa conosciuta come “Cittadinanza Italiana Truffata”, in Brasile e in Italia.
Questa organizzazione criminosa transazionale ha già distrutto la vita di più di sette mila famiglie di cittadini di ceppo italiano nati all’estero, con l'offerta di residenze fittizie in Italia, falsità ideologica e rilascio di documenti falsi in Brasile e in Italia: "è una lotta instancabile, contro centinaia di banditi della peggior specie possibile, senza nome, senza volto, senza identità e senza indirizzo. Sono nomadi digitali del crimine sulle reti sociali".
L'ambiente virtuale è favorevole all'azione dei banditi per trovare decine di migliaia di persone, che a volte, con promesse di una vita facile in Italia, contattano questa organizzazione criminale transnazionale per la creazione di fascicoli di documenti falsi per l’ottenimento della falsa cittadinanza italiana iure sanguinis, che sono fatte in centinaia di comuni italiani. Sfortunatamente, tante volte, sono stati aiutati da dipendenti pubblici corrotti che utilizzano della loro funzione per profittare centinai di migliaia di euro con questo business illecito.
Peggio ancora è contrastare questo fenomeno, perché è impossibile per un dipendente pubblico in Italia riconoscere o capire quali sono i certificati falsi e quali sono i certificati veri prodotti in Brasile. Questi criminali si sono infiltrati in falsi gruppi sui social e in reti sociali con centinaia di profili falsi, creando una rete di fake news con l'intenzione di cacciare i clienti, ingannare la gente e infangare chi li denuncia. Questo business della "cittadinanza italiana truffata" movimenta più di 250 milioni di euro all’anno. I consulenti che lavorano con questo, conosciuti come Coyotes, chiedono tra 5 e 8 mila euro a testa per una cittadinanza italiana truffata rilasciata entro 30 e 90 giorni. In alcuni casi, ci sono comuni in cui il consulente lavora senza problemi per più di 10 anni, e è già diventato miliardario.
Il maggiore esempio di impunità nel fenomeno della Cittadinanza Italiana Truffata fino oggi, è quello del famoso consulente disbrigo pratiche, cittadino italo-brasiliano che si auto intitola il Re della cittadinanza italiana e che ha fatto più di 1.000 pratiche con false residenze in Italia in ben 18 comuni nella regione della Toscana dal 2006 a oggi. Alcuni dei comuni italiani molto utilizzati da lui, sono: Piombino, Cecina, Follonica, Rosignano Marittimo, Pontedera, Livorno, Pisa e Podenzana. D’accordo con i calcoli lui ha guadagnato in Italia con questo sistema criminoso più di 6 milioni di euro, senza pagare un centesimo di tasse.
Nel 2016 dopo che la polizia italiana ha iniziato le indagini in Italia per accertare i crimini di questo truffatore questo bugiardo fugge in Inghilterra. Senza poter lavorare in Italia, inizia a creare corsi online, il più famoso dei quali è il falso corso professionale noto come "ricercatori di documenti". Con questo, la sua fortuna raddoppiò.
Il corso consiste nel formare migliaia di persone a lavorare con le "ricerche di documenti in Italia" di certificati di nascita e di matrimonio di antenati italiani per i cittadini di origine italiana nati all'estero. E che hanno bisogno di questi certificati per riconoscere la loro cittadinanza italiana. La vergogna di questo business è che i certificati sono rilasciati gratuitamente dai comuni italiani, ma sono venduti sul mercato da questi criminali per importi che vanno da 500 a 1.000 euro. È lo sfruttamento vergognoso della pubblica amministrazione italiana.
Non contento, il maggiore truffatore della cittadinanza italiana in Italia ha anche creato il corso online per la formazione dei consulenti (Coyotes) per la falsa residenza in Italia nel processo amministrativo della cittadinanza italiana truffata. E in questo corso promette agli studenti iscritti ricchezza e alti guadagni a tempo breve. E garantisce agli iscritti ricchezza facile attraverso lo sfruttamento della pubblica amministrazione italiana. Dal 2016 ad oggi lui ha formato in Italia più di 500 consulenti che fanno oggi esattamente quello che lui ha fatto liberamente e criminosamente dal 2006 al 2016. Questo furbone è diventato una specie di mentore del crimine nella cittadinanza italiana. E continua i suoi crimini senza problemi, anche perché è tornato in Italia e ha annunciato che attiverà il business un’altra volta.
Secondo Scarpelli, i criminali non cancellano i profili falsi su Internet, né le informazioni bugiarde e vili che pubblicano sulle reti sociali. Promettono una vita facile in Italia e distruggono anche intere famiglie, che rimangono senza i soldi investiti e il sogno realizzato. Così, via gli strumenti come il messenger e WhatsApp, principalmente Facebook, iniziano una mega operazione collettiva di vendita di "lotti sulla luna", insieme alla distruzione dell'immagine di chi li denuncia.
Ma l’Advogado italo-brasiliano Luiz Scarpelli del Foro di Roma dice che continuerà a denunciare, a mostrare la verità a tutti i cittadini di ceppo italiano che vivono a l’estero e a difendere i discendenti italiani nella strada della legalità innanzi il Tribunale di Roma. "Sono in questa lotta fino alla fine e sono pienamente coinvolto nelle questioni della cittadinanza iure sanguinis e della difesa della verità (discendenza italiana materna e paterna nella strada giudiziale)" dice Scarpelli è orgoglioso di lavorare per ostacolare gli affari del crimine organizzato. Racconta che in cerca di facili guadagni, i Coyotes sono sempre molto ben equipaggiati, e fanno costantemente promesse di una vita facile in Europa.
Sappiamo tutti che “i Coyotes e questa organizzazione criminale stanno anche collaborando con avvocati senza scrupoli sui social network, dove promettono di catturare (accaparramento di clientela) servizi in cambio di commissioni, che è vietato nella professione legale", dice Scarpelli. Grave è il fenomeno che già esiste: la falsa residenza per la strada giudiziale in Italia, per l’ottenimento di sentenze veloci nei tribunali provinciali che hanno meno volume di lavoro comparato al Tribunale Civile di Roma.
E peggio ancora, quando i truffatori spesso si presentano come avvocati pubblicamente sul social, alle vittime delle truffe, senza nemmeno essere iscritti a nessun ordine degli avvocati, in qualsiasi parte del mondo. La persona paga, i suoi documenti spariscono e non viene fatto alcun lavoro in Italia. Sono truffatori del più alto grado di pericolosità. Ecco i presunti crimini commessi dall'organizzazione criminale transnazionale “Cittadinanza Italiana Truffata”, in Brasile e in Italia, dal 2005 a oggi, che sono della conoscenza di tutti i consolati d'Italia all'estero, nel momento in cui sono richieste le "non rinuncia" dai comuni in Italia per concludere la pratica amministrativa con la falsa residenza.
- Traffico internazionale di esseri umani
- Falsificazione di documenti pubblici
- Traffico internazionale di droga
- Promozione della prostituzione
- Vendita di documenti pubblici
- Cospirazione per frode
- Riciclaggio di denaro
- Corruzione passiva
- Evasione di denaro
- Corruzione attiva
- Falsità ideologica
- Corruzione attiva
- Estorsione
- Minaccia
Una serie di arresti sono stati effettuati in Italia e diversi comuni italiani sono indagati. Diverse città italiane sono già state "fatte a pezzi" dalla polizia italiana, e questa organizzazione criminale potrebbe aver distrutto la vita e i sogni di circa 40.000 persone. È frequente che questa organizzazione criminale realizzi in una sola città tra 200 e 1200 pratiche di cittadinanza e di residenza simultaneamente nella stessa proprietà, ogni mese, realizzando un profitto tra di 1.000.000 a 6.000.000 milioni di euro in una sola città. In molti casi, i documenti per il processo di cittadinanza erano falsificati e venivano preparati da un ramo della mafia in Brasile che aveva partnership con criminali e proprietari di uffici di stato civile.
Nel marzo di quest'anno una mega operazione della polizia italiana ha arrestato almeno sette brasiliani accusati di frode, e revocato più di 800 passaporti di brasiliani che hanno ottenuto la cittadinanza italiana in modo irregolare dallo schema criminale, tra cui giudici, procuratori, uomini d'affari e anche un giocatore di calcio brasiliano. E nel mese scorso fortunatamente il Ministero dell’Interno ha iniziato a notificare tutti i comuni in Italia consigliandoli di non fare e di non accettare più le pratiche di cittadinanze italiane attraverso questa organizzazione criminosa e con la falsa residenza in Italia. Il problema e il rischio a tuti i dipendenti pubblici in Italia che non bloccano questa vergogna, è rispondere per corruzione passiva, compresi altri reati.
Scarpelli ha formalizzato decine di denunce penale in Brasile contro questa organizzazione criminale. E ha portato anche un dossier alla Procura della Repubblica di Roma, al Ministero dell'Interno, alla Polizia di Stato, al Ministero della Giustizia, all'Interpol e all'Ordine Degli Avvocati di Roma. I dossier contro la “mafia della cittadinanza italiana” e i Coyotes sono stati presentati anche all'ordine degli avvocati brasiliani, al Senato federale, alla Camera dei Deputati, il Ministero della Giustizia e all'Ambasciata d’Italia a Brasilia. La situazione è grave e la Polizia di Stato italiana ha sequestrato fino oggi più di 10mila passaporti.
Per concludere, non si sa ancora perché la pubblica amministrazione italiana accetta queste pratiche amministrative di riconoscimento della cittadinanza italiana iure sanguinis in Italia, sapendo che tutte queste residenze sono indiscutibilmente false, e che questo business vergognoso è controllato da criminosi che sono diventati miliardari sfruttando della buona volontà dei comuni e dei dipendenti pubblici italiani.
Quali sono oggi le opzioni legali a disposizione dei cittadini di sangue italiano (iure sanguinis) per realizzare questo sogno all'interno della legge?
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Aprire una procedura amministrativa davanti al Consolato italiano (in qualsiasi parte del mondo), nella giurisdizione in cui il cittadino risiede legalmente, e aspettare in media dai 6 ai 15 anni per essere convocati a presentare i documenti, che possono anche essere negati dalla pubblica amministrazione italiana dopo un'analisi che può durare fino a 2 anni, essendo obbligati a pagare in anticipo le tasse consolari che ammontano a 300 euro a persona, senza alcuna garanzia. I requisiti documentali sono spesso impossibili da soddisfare e richiedono addirittura documenti che non sono nemmeno previsti dall'ordinamento giuridico italiano.
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Aprire una causa davanti al Tribunale Ordinario di Roma, sia per madre che per padre, attraverso un avvocato legalmente registrato in Italia, sia esso italiano, brasiliano o di qualsiasi altra nazionalità. I documenti richiesti nel processo giudiziario sono molto più semplici di quelli richiesti dai consolati, semplificando il processo e la compilazione del dossier di documenti. Nel processo giudiziario 1, 3, 5, 8, 12, 15, 20 o anche 40 persone possono essere messe in azione. E i costi possono essere divisi tra i membri dell'azione. Non è necessario comparire in Italia in nessuna fase della procedura. Tutto si fa attraverso un avvocato, legalmente costituito, davanti alla magistratura italiana. Un giudice italiano darà un verdetto di merito dopo aver esaminato la richiesta. Il processo giudiziario a Roma può durare da 90 a 730 giorni. Oltre ad essere il modo più sicuro per ottenere la cittadinanza italiana, il processo è molto conveniente, poiché non è necessario venire in Italia e le spese sono condivise dalla famiglia.
Adv. Luiz Scarpelli, iscritto in BRASILE come advogado presso cinque consigli dell’Ordine Degli Avvocati Brasiliani: São Paulo, Rio de Janeiro, Minas Gerais, Espírito Santo, Goiás; PORTOGALLO nel Consiglio di Coimbra dell’Ordine Degli Avvocati Portoghese; e in ITALIA anche come advogado con il titolo di avvocato stabilito nel Consiglio Dell’Ordine Degli Avvocati di Roma. In EUROPA è iscritto come advogado presso il Council Of Bars and Laws Societies of Europe in Bruxelles, BELGIO. Master Of Laws in Anticorruzione e Sistema Istituzionale nell’Università Sapienza di Roma. Master Of Laws in Criminologia, Psicologia Giuridica e Psichiatria Forense nell’Università Sapienza di Roma. Inscritto presso l’IAMG – Istituto Degli Advogados di Minas Gerais, Brasile. Criminologo iscritto presso l’ANCRIM – Associazione Nazionale Criminologi e Criminalisti, iscritta nell’elenco delle associazioni professionali presso il Ministero dello Sviluppo Economico in Italia. Socio dell'Associazione ORGOGLIO DI TOGA con sede a Roma e fondatore della #catenadelbene su YouTube, che ha aiutato decine di migliaia di cittadine di ceppo italiano nati a l’estero contro le organizzazioni criminose e i coyotes della cittadinanza italiana truffata che operano in Brasile e in Italia, e che hanno distrutto la vita di più di 7mila famiglie.
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