La crisi di coppia: significato ed evoluzione


La costituzione della coppia. La crisi di coppia: definizione ed effetti. La crisi come possibilità di cambiamento
La crisi di coppia: significato ed evoluzione

"Non lo/la riconosco più"... "Non parliamo quasi più ormai!"... Quante volte ci è capitato di dire queste frasi? Quale coppia non ha vissuto quella fase in cui la magia dei primi momenti sembra lontana o addirittura improbabile?
Si tratta di un’esperienza comune a tutte le coppie: la crisi di coppia. Ci dobbiamo preoccupare? Che significato ha nella vita di coppia?
Innanzi tutto la crisi nella coppia non è da intendersi soltanto come un momento negativo perché una crisi comporta la rottura di equilibri strutturati che non sono più adatti alla realtà e che pertanto devono essere modificati. Se è vero che la crisi genera confusione e difficoltà, è vero anche che la confusione è fondamentale per poter "mettere in ordine" e trovare nuove risorse.
Si può uscire dalla crisi e si può farlo anche arricchendosi.
Ma che cos’è che crea la crisi nella coppia?
I due partner, quando si incontrano costituiscono una sorta di accordo inconsapevole, il patto implicito di coppia. In questo patto riversano bisogni, aspettative del passato. Hanno l’illusione, che diventa quasi una certezza che il partner sia in grado di soddisfare ogni bisogno, anche il più antico, della propria storia personale. L’altro/a è visto/a come colui/lei che "mi capirà", "mi gratificherà" ecc. Viene considerato/a "perfetto/a" visto/a solo nelle sue qualità. Questa è una visione univoca che annulla la sua specificità.
Questo patto implicito permette alla coppia di creare un proprio equilibrio.
Non è possibile stabilire quanto durerà tale patto, in quanto ogni coppia è unica e reagisce in modo diverso agli eventi della vita, quotidiana o improvvisi, ma accade che ad un certo momento l’altro/a non sembra più la persona che abbiamo scelto. Questo è il momento che nella clinica di coppia prende il nome di crollo del patto implicito di coppia. Comincia cosi la crisi di coppia. In questa fase inevitabile, l’altro/a sembra il nemico, è percepito/a come assente, non ci si capisce più, si litiga per ogni cosa.
In una coppia in crisi i partner abbandonano i ruoli coniugali condotti fino a quel momento, per assumere i ruoli filiali che avevano prima della vita coniugale.
Questo accade perché il partner viene percepito come il genitore frustrante. I due non sembrano compagni di vita, ma due figli insoddisfatti.
Anche in questo caso viene annullata la specificità del partner vedendone solo i difetti e le differenze, differenze che fanno paura. L’altro/a, invece, è un mondo complesso da scoprire, è portatore di differenze che dovrebbero essere accettate, valorizzate e integrate.
Quando i due compiono il processo di elaborazione e integrazione delle reciproche differenze e si rendono conto che il partner non può compensare tutti i bisogni e le ferite del passato allora si può dire che la coppia ha superato il momento di crisi ha trovato un nuovo equilibrio e un nuovo modo di stare insieme. Lui/lei "è simile a.."(mamma o papà), ma è anche "diverso da.."(mamma o papà).
La crisi ha quindi un significato evolutivo nella dinamica di coppia ed ogni coppia ha le risorse e le capacità per superarla.

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di Dr.ssa Marzia Dileo

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