La cucina: guida alla scelta dei materiali di base
In cucina vogliamo eleganza e praticità: quali sono le scelte base da fare per ottenerle?
Impariamo a conoscere i sistemi di rivestimento delle pareti, le piastrelle e tutti i materiali più adatti per questo scopo, e i piani di lavoro.
I materiali da rivestimento
Sicuramente le piastrelle sono tra i prodotti più consigliabili: sono resistenti, pratiche da pulire, non si macchiano e non cambiano colore con il tempo e il calore.
Valide alternative sono gli schienali, da posizionare tra top e pensili, realizzati in pietra, quarzo e agglomerati di vario tipo, oppure gres o vetro.
L’utilizzo degli schienali permette di non piastrellare la parete, quindi di limitare al massimo gli interventi di tipo edile, soprattutto nel caso in cui si voglia rinnovare l’ambiente, senza affrontare lavori impegnativi.
Lo schienale può essere a tutta altezza, quindi posizionato nello spazio tra basi e pensili, o essere di altezza intermedia, solo una striscia protettiva che ripara la parete da schizzi e macchie.
Si può realizzare nello stesso materiale del top, o in due materiali diversi abbinati.
La scelta dipende dal tipo di prodotto e dal colore (per esempio con un piano in granito nero, se si desidera mantenere lo stesso materiale, sarà consigliabile realizzare un’alzata e non uno schienale intero). Per esempio, ad un piano in pietra, quarzo o gres si può abbinare un’alzata in vetro...
Il gres e il vetro sono due materiali molto interessanti. Il gres ha la durevolezza delle piastrelle, unita ad uniformità ed eleganza. Esistono prodotti realizzati in colori splendidi e di grande impatto.
Il vetro è consigliabile negli schienali, meno valido nei tops: i tops si scheggiano irrimediabilmente.
Un aspetto tecnico-pratico relativo agli schienali o alle alzate: in cucina avremo sicuramente prese sopra-piano, di servizio per piccoli elettrodomestici. Nel caso dello schienale intero, andrà realizzato "a dima", cioè su misura, per essere forato esattamente dove si trovano le prese.
Nel caso dell’alzata, attenzione in fase di progetto alle altezze delle prese: devono essere calcolate in modo da non capitare proprio a metà della fascia, cosa improponibile!
Per evitare le prese a muro, sono comodissime le luci sotto-pensile.
I Tops
Per quanto riguarda i tops, ne ho già fatto un accenno parlando del vetro.
Materiali estremamente durevoli sono i graniti. Non temono il calore e gli urti. Sono materiali naturali che cambiano leggermente colore nel tempo, e assorbono sostanze come olio o frutta (fragole per esempio, o limone).
Esistono sistemi per smacchiarli, almeno in parte, ma di base va considerato che il loro fascino è proprio quello di essere "vissuti".
I quarzi non hanno il problema di assorbire le sostanze naturali, ma temono il forte calore che può modificare la pigmentazione del colore e creare delle macchie. E’ importante utilizzare i sotto-pentola per evitare danni.
Il gres è resistentissimo: a mio parere racchiude in sé i lati positivi di granito e quarzo. Da non dimenticare i tops e gli schienali in acciaio: l’acciaio è un materiale tra i più consigliabili dal punto di vista igienico e pratico; l’unico aspetto meno positivo è che si riga senza rimedio.
Chi sceglie il top in acciaio deve essere consapevole di questo fin dall’inizio, per evitare delusioni nel tempo.
Sono molti altri i materiali con i quali realizzare tops, ma ho preferito limitarmi a questi che, a mio giudizio, e per esperienza di lavoro, sono i più validi.
Desidero però fare un cenno anche ad un materiale che, sicuramente, ha doti di minore resistenza, ma che in certi casi può essere utilizzato con validi risultati: il laminato. E’ semplice da installare e poco costoso.
Tutti lo conosciamo, ed è possibile trovarlo anche nei centri hobby e fai da te.
In case "giovani", in cui non si vuole spendere una cifra importante per la cucina, o in case per vacanza, può essere una buona scelta.
Non avrà una lunga durata perché se viene a contatto costante con l’acqua, soprattutto se non si presta molta attenzione, può "scollarsi". Deve esse montato bene e abbondantemente sigillato nelle giunte e nei fori, ma resta una buona soluzione transitoria.
Validissimo è invece lo stratificato HPL, con ottime caratteristiche di resistenza all’usura e al vapore. Costituito internamente da strati legati insieme da un processo ad alta pressione è resistente come i materiali al top di gamma ed ha un’estetica moderna ed essenziale, adatto a qualsiasi soluzione.
I materiali da rivestimento
Sicuramente le piastrelle sono tra i prodotti più consigliabili: sono resistenti, pratiche da pulire, non si macchiano e non cambiano colore con il tempo e il calore.
Valide alternative sono gli schienali, da posizionare tra top e pensili, realizzati in pietra, quarzo e agglomerati di vario tipo, oppure gres o vetro.
L’utilizzo degli schienali permette di non piastrellare la parete, quindi di limitare al massimo gli interventi di tipo edile, soprattutto nel caso in cui si voglia rinnovare l’ambiente, senza affrontare lavori impegnativi.
Lo schienale può essere a tutta altezza, quindi posizionato nello spazio tra basi e pensili, o essere di altezza intermedia, solo una striscia protettiva che ripara la parete da schizzi e macchie.
Si può realizzare nello stesso materiale del top, o in due materiali diversi abbinati.
La scelta dipende dal tipo di prodotto e dal colore (per esempio con un piano in granito nero, se si desidera mantenere lo stesso materiale, sarà consigliabile realizzare un’alzata e non uno schienale intero). Per esempio, ad un piano in pietra, quarzo o gres si può abbinare un’alzata in vetro...
Il gres e il vetro sono due materiali molto interessanti. Il gres ha la durevolezza delle piastrelle, unita ad uniformità ed eleganza. Esistono prodotti realizzati in colori splendidi e di grande impatto.
Il vetro è consigliabile negli schienali, meno valido nei tops: i tops si scheggiano irrimediabilmente.
Un aspetto tecnico-pratico relativo agli schienali o alle alzate: in cucina avremo sicuramente prese sopra-piano, di servizio per piccoli elettrodomestici. Nel caso dello schienale intero, andrà realizzato "a dima", cioè su misura, per essere forato esattamente dove si trovano le prese.
Nel caso dell’alzata, attenzione in fase di progetto alle altezze delle prese: devono essere calcolate in modo da non capitare proprio a metà della fascia, cosa improponibile!
Per evitare le prese a muro, sono comodissime le luci sotto-pensile.
I Tops
Per quanto riguarda i tops, ne ho già fatto un accenno parlando del vetro.
Materiali estremamente durevoli sono i graniti. Non temono il calore e gli urti. Sono materiali naturali che cambiano leggermente colore nel tempo, e assorbono sostanze come olio o frutta (fragole per esempio, o limone).
Esistono sistemi per smacchiarli, almeno in parte, ma di base va considerato che il loro fascino è proprio quello di essere "vissuti".
I quarzi non hanno il problema di assorbire le sostanze naturali, ma temono il forte calore che può modificare la pigmentazione del colore e creare delle macchie. E’ importante utilizzare i sotto-pentola per evitare danni.
Il gres è resistentissimo: a mio parere racchiude in sé i lati positivi di granito e quarzo. Da non dimenticare i tops e gli schienali in acciaio: l’acciaio è un materiale tra i più consigliabili dal punto di vista igienico e pratico; l’unico aspetto meno positivo è che si riga senza rimedio.
Chi sceglie il top in acciaio deve essere consapevole di questo fin dall’inizio, per evitare delusioni nel tempo.
Sono molti altri i materiali con i quali realizzare tops, ma ho preferito limitarmi a questi che, a mio giudizio, e per esperienza di lavoro, sono i più validi.
Desidero però fare un cenno anche ad un materiale che, sicuramente, ha doti di minore resistenza, ma che in certi casi può essere utilizzato con validi risultati: il laminato. E’ semplice da installare e poco costoso.
Tutti lo conosciamo, ed è possibile trovarlo anche nei centri hobby e fai da te.
In case "giovani", in cui non si vuole spendere una cifra importante per la cucina, o in case per vacanza, può essere una buona scelta.
Non avrà una lunga durata perché se viene a contatto costante con l’acqua, soprattutto se non si presta molta attenzione, può "scollarsi". Deve esse montato bene e abbondantemente sigillato nelle giunte e nei fori, ma resta una buona soluzione transitoria.
Validissimo è invece lo stratificato HPL, con ottime caratteristiche di resistenza all’usura e al vapore. Costituito internamente da strati legati insieme da un processo ad alta pressione è resistente come i materiali al top di gamma ed ha un’estetica moderna ed essenziale, adatto a qualsiasi soluzione.
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