La cultura del paesaggio sostiene l'architettura


Architettura del paesaggio, architettura sostenibile, architettura a km zero; sono termini ormai comuni, ma ne conosciamo il significato?
La cultura del paesaggio sostiene l'architettura
Architettura del paesaggio, architettura sostenibile, architettura a km zero; sono termini ormai comuni a molti di noi. Ma quanti conoscono il loro significato e la reale portata dell’applicazione dei concetti che essi esprimono?
Alla maggior parte dei non addetti ai lavori probabilmente tali termini potranno evocare il bello, l’economicità, la facile reperibilità, ma molto spesso li si confonde con la naturalità dei luoghi. Comunque, per alcuni aspetti, tali interpretazioni possono essere sicuramente parte integrante dei concetti espressi dall’architettura del paesaggio sostenibile.
Fin dalle origini, l’uomo ha cercato di costruire un ricovero, la propria casa, utilizzando le risorse naturali che aveva a disposizione e dandogli forme che riprendevano linee e concetti rinvenienti dalla natura dei luoghi. Naturalmente non vi era alcuno studio né conoscenza alcuna delle teorie che noi oggi applichiamo, ma il tutto nasceva esclusivamente dalla necessità di trovare un ricovero efficace per ripararsi e, a seconda della natura dei luoghi in cui si interveniva, venivano usati materiali quali pietra, terra, legno, paglia.
Senza voler intraprendere un lungo e complesso percorso storico attorno alla nascita ed evoluzione dell’architettura, vorrei soltanto evidenziare come l’uomo, guardando per esempio a quello che conosciamo delle grandi civiltà storiche, ha creato architetture denaturalizzando il territorio in cui le inseriva e, rompendo gli equilibri, ha espresso nuove forme che hanno generato nuovi paesaggi, non più naturali ma costruiti, che ancora oggi ammiriamo.
Con il proseguire del tempo ed avvicinandoci ai giorni nostri vediamo che l’architettura si è evoluta ma sempre nel rispetto dei luoghi in cui si inseriva fino all’avvento dell’era industriale, all’avvento del cemento, al boom economico, quando sono nate le enormi ferite della grande industria, le degradate periferie urbane, le abitazioni spontanee e spesso abusive nel territorio agricolo e lungo le coste. Ad un certo punto sembra che l’uomo ha perso quel gusto del bello che lo aveva accompagnato per millenni.
Negli ultimi decenni si è molto discusso di paesaggio. Vorrei citare il manifesto del paesaggio europeo presentato a Las Palmas di Gran Canaria nel 2011, con la definizione data da Franco Zagari: paesaggio è "Un insieme di elementi naturali e antropici, materiali o immateriali, che in un determinato tempo e in un determinato contesto sia percepito come unità semantica da comunità che a qualsiasi titolo se ne possano sentire partecipi e responsabili, un corpo di "caratteri" nominabili e comunicabili, che rappresentano una summa di valori estetici, etici, di conoscenza di grande rilevanza non solo sotto il profilo culturale, ma anche sotto quello economico e sociale e quindi, anche e soprattutto, sotto il profilo politico." Significa che il progetto di architettura per essere integrato nel paesaggio in cui si inserisce non può prescindere dalla conoscenza del territorio in generale, in tutti i suoi aspetti, e dalla condivisione con la comunità che in tale luogo vive.
Architettura sostenibile e sostenibilità dell’architettura. Partendo dalla conoscenza del territorio e dall’esperienza del passato, possiamo acquisire i concetti di sostenibilità già presenti ed integrati nell’edilizia storica e di cui dobbiamo riappropriarci e riproporli in chiave moderna senza rinnegare l’innovazione.
Facendo tesoro dell’esperienza del passato, è necessario confermare ed integrare tale approccio con quelle che sono le esigenze derivanti dalla introduzione delle tecnologie e dalla necessità di risorse energetiche. In tal senso sarà necessario che qualsiasi progetto di architettura sostenibile presenti delle soluzioni che riducano i consumi energetici attraverso l’approccio bioclimatico (orientamento, soleggiamento ed ombreggiamento, ventilazione naturale), la coibentazione dell’involucro edilizio, il ricorso a fonti energetiche rinnovabili, il ricorso ad impianti ad alta efficienza.

In conclusione, la nostra visione del progetto di architettura del paesaggio sostenibile deve essere una proposta che nasce dalle radici storico culturali e dalla conoscenza multidisciplinare per giungere, attraverso lo studio e la condivisione, ad una architettura che, rispettosa delle esigenze di sostenibilità, dia l’impronta del tempo inserendosi armonicamente nel paesaggio.

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di Arch. Gianfranco Aquaro

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