La delibera del C.N. CONI n. 1566


L’individuazione delle discipline sportive ai fini dell’iscrizione al Registro delle Associazioni
La delibera del C.N. CONI n. 1566
Eravamo stati facili profeti nel prevedere che vi sarebbero state novità; l’articolo di Giuliano Sinibaldi le analizza nel dettaglio, mentre in queste poche righe cerchiamo di sintetizzarle e commentarle ponendoci dal punto di vista dei primi destinatari di esse, ovvero i sodalizi sportivi (o non più sportivi, o forse non sportivi, o ...)
Due certezze:
- chi è iscritto al registro CONI non viene certo buttato fuori al 1/3/17: era ovvio, ma è stato scritto esplicitamente e non può che farci piacere.
- sono sport anche l’ "attività sportiva ginnastica finalizzata alla salute e al fitness" e le "attività con sovraccarichi e resistenze finalizzate al benessere fisico": le palestre parrebbero quindi definitivamente incluse nel mondo sportivo.
Alcuni dubbi, sui quali spendiamo qualche riga in più, premettendo fin d’ora che non vi piaceranno: molte domande, e pochissime risposte. Ma siamo ancora nella fase in cui si mette la carne al fuoco, che le braci sono ben calde, poi pian piano il cuoco CONI ci dirà quali pezzi verranno cotti a puntino, e quali invece verranno scartati, o si bruceranno.

a) Chi è dentro e chi è fuori
Il primo è quali siano le attività fra quelle non espressamente indicate nell’elenco che si possano considerare ricomprese nelle categorie "residuali", dal Pilates alla zumba (e fin qui parrebbe facile), da MMA a paintball (e anche qui, purtroppo per loro, parrebbe facile), dallo yoga a hydrobike (e qui invece ci pare più difficile ...); l’articolo di Sinibaldi analizza con la consueta precisione la situazione, e ovviamente non possiamo che "auspicare un intervento chiarificatore degli organi competenti".

b) Chi lo decide?
E passiamo a quella che al momento ci pare la questione più delicata: per la attività non espressamente incluse nell’elenco, chi dovrà/potrà controllare se le attività effettivamente svolte rientrano nelle "categorie generali o residuali" incluse nell’elenco? chi valuterà se l’attività in acqua con gestanti o neonati rientra nelle "attività ginnico motorie acquatiche applicative alle discipline del nuoto", se l’acro-yoga rientra nell’ "attività sportiva ginnastica finalizzata alla salute e al fitness" o il ka-atsu rientra nelle "attività con sovraccarichi e resistenze finalizzate al benessere fisico"?
I verificatori fiscali o gli ispettori dell’ufficio del lavoro o dell’INPS?
Il CONI? Le federazioni sportive? Gli Enti di promozione sportiva?
La risposta più naturale, almeno per quanto riguarda le verifiche sui rapporti di lavoro e stando alla Circolare dell’Ispettorato del lavoro (circ. n. 1/2016 del 01/12/2016), dovrebbe essere: le federazioni; ma siamo certi che qualora rilevino a loro avviso irregolarità gli ispettori sospenderanno le indagini e trasmetteranno gli atti alle federazioni? E in tal caso, le federazioni risponderanno? E cosa accade per i sodalizi affiliati agli Enti di promozione?
E ancora, ci sarà la necessità/possibilità di un interpello preventivo al CONI o alla federazione di riferimento? Risponderà? Con che valore?
Se si intende affiliarsi a un ente di promozione, si potrà comunque fare un interpello alla federazione? o sarà l'ente a rispondere autonomamente? o a interpellare la federazione?

c) Ci sono nuove regole o accorgimenti da rispettare?
Come sostenuto da alcuni, è necessario riportare negli statuti l’esatta definizione delle discipline praticate coincidente con quella nell’elenco del CONI? E` necessario/opportuno affiancarvi l’elenco delle attività/metodologie di allenamento effettivamente praticate?

d) Quali erano le richieste degli Enti di promozione, del cui mancato accoglimento essi si "rammaricano profondamente"?
Ci pare cosa non da poco perché, a parte la questione dei termini che si sta sviluppando com’era ovvio che si sviluppasse (chi è dentro rimane sicuramente fino al 31/12/17 e forse anche più avanti, e per chi si iscrive ora ci sarà la consueta multi-proroga), immaginiamo tre ordini di richieste, tutte per ora disattese:
1 - il chiarimento di chi è dentro e chi è fuori, di cui abbiamo già detto
2 - l’inclusione di discipline rimaste escluse
3 - poteri verificatori e/o competenze procedurali.
Per quanto riguarda il primo punto, è probabilmente solo questione di tempo e di ulteriori integrazioni/specificazioni dell’elenco; anche noi ci rammarichiamo ...
Per quanto riguarda il secondo punto, l’analisi dovrebbe essere effettuata disciplina per disciplina, e non possiamo certo farlo qui al buio; certo che, quali che fossero le discipline di cui gli EPS avessero chiesto l’inserimento, accoglimenti se ne vedono veramente pochi: il loro rammarico è pienamente giustificato!
Per quanto riguarda il terzo punto, il rammarico ci pare invece prematuro, perché siamo ancora nella fase del "cosa" e non siamo ancora entrati in quella del "come": come segnalato qui sopra, chi avrà il potere di decidere dentro o fuori, all’interno dei (pochi) margini lasciati dall’elencazione, non ci pare sia ancora chiaramente definito.
Fonte: fiscosport

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di Fabio Vincitorio

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