La digitalizzazione delle attività turistiche
Credito di imposta del 30% dei costi agevolabili per le spese di dispositivi tecnologici e per la comunicazione digitale
Il Decreto Cultura (DL 83/2014), pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 31 maggio scorso, riconosce alle strutture turistiche "digitalizzate" un credito d’imposta del 30% dei costi agevolabili. Tale agevolazione è valida per i periodi di imposta 2015, 2016 e 2017, fino all’importo massimo complessivo di 12.500 euro. Il credito d’imposta è ripartito in tre quote annuali di pari importo e ad esaurimento degli stanziamenti riconosciuti.
L’agevolazione è riconosciuta esclusivamente per le spese relative a:
- impianti wi-fi;
- siti web ottimizzati per il sistema mobile;
- programmi per la vendita diretta di servizi e pernottamenti e la distribuzione sui canali digitali, se in grado di garantire gli standard della qualità;
- spazi e pubblicità per la promozione e commercializzazione di servizi e pernottamenti turistici sui siti e piattaforme informatiche specializzate, anche gestite da tour operator e agenzie di viaggio;
- servizi di consulenza per la comunicazione e il marketing digitale;
- strumenti per la promozione digitale di proposte e offerte innovative in tema di inclusione e di ospitalità per persone con disabilità;
- servizi relativi alla formazione del titolare o del personale dipendente per le suddette attività
Il credito d’imposta per la digitalizzazione non concorre alla formazione del reddito ai fini delle imposte sui redditi e dell’IRAP. E’ utilizzabile solo in sede di compilazione F24 attraverso i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate. Si attende un ulteriore decreto per stabilire i dettagli delle disposizioni applicative.
L’agevolazione è riconosciuta esclusivamente per le spese relative a:
- impianti wi-fi;
- siti web ottimizzati per il sistema mobile;
- programmi per la vendita diretta di servizi e pernottamenti e la distribuzione sui canali digitali, se in grado di garantire gli standard della qualità;
- spazi e pubblicità per la promozione e commercializzazione di servizi e pernottamenti turistici sui siti e piattaforme informatiche specializzate, anche gestite da tour operator e agenzie di viaggio;
- servizi di consulenza per la comunicazione e il marketing digitale;
- strumenti per la promozione digitale di proposte e offerte innovative in tema di inclusione e di ospitalità per persone con disabilità;
- servizi relativi alla formazione del titolare o del personale dipendente per le suddette attività
Il credito d’imposta per la digitalizzazione non concorre alla formazione del reddito ai fini delle imposte sui redditi e dell’IRAP. E’ utilizzabile solo in sede di compilazione F24 attraverso i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate. Si attende un ulteriore decreto per stabilire i dettagli delle disposizioni applicative.
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