La donazione per risparmiare sulle imposte di successione


Può davvero la donazione aiutarci a risparmiare sulle imposte di successione?
La donazione per risparmiare sulle imposte di successione
Può davvero la donazione aiutarci a risparmiare sulle imposte di successione?
Secondo due sentenze della Suprema Corte di Cassazione di fine 2016 si.

In base a quest’ultime i beni oggetto della donazione non consumano la franchigia della successione poiché non esiste più l’istituto del coacervo delle donazioni.
Questo perché la riforma del 2000, ancora oggi in vigore, ha introdotto le aliquote fisse sostituendo quelle progressive a cui era legato il coacervo e, di fatto, eliminandoli entrambi.
Proviamo a fare un esempio:
L’agenzia delle entrate, con una circolare del 2008, considera che la donazione consumi la franchigia della successione.

A titolo di esempio immaginiamo un padre che voglia lasciare al figlio 1.500.000 euro in due tranche, metà in donazione e metà in successione. La tesi dell’agenzia dell’entrate sull’esistenza del coacervo prevede che la donazione di 750.000 euro al figlio riduca la franchigia prevista da applicare in successione da 1.000.000 a 250.000. Di conseguenza sui restanti 750.000 euro in successione il figlio pagherebbe l’imposta su 500.000.
In base alle più recenti opinioni della Corte di Cassazione, invece, il coacervo non esiste più di conseguenza, nel caso ipotizzato, la donazione di 750.000 euro non consuma alcuna franchigia e sui restanti 750.000 euro oggetto di successione nulla è dovuto dal figlio che la riceve.

Tale sentenza attribuisce ancora maggiore importanza alla pianificazione successoria delle famiglie italiane perché rende ancora più conveniente il trasferimento di ricchezza agli eredi che preveda un piano di assegnazione di alcuni asset in donazione e di altri in successione.

La pianificazione è forse uno degli aspetti finanziari più importanti, insieme al rispetto dalle stessa, per raggiungere gli obiettivi che ognuno di noi si prefigge. Come avere un sentiero tracciato quando si sale verso la vetta di una montagna.

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di Dott. Paolo Nuccio

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