La finanza al servizio della riqualificazione energetica


Esistono diversi strumenti finanziari da accostare ai vantaggi fiscali pubblici per ottenere maggiori benefici
La finanza al servizio della riqualificazione energetica

Per promuovere l’efficienza energetica, il Ministero dello Sviluppo Economico prosegue con la messa a disposizione di diversi strumenti pubblici di incentivazione:

•    Detrazioni fiscali
•    Conto termico 2.0
•    I TEE (i cosiddetti “certificati bianchi”)
•    Fondo nazionale di efficienza energetica

Mentre le detrazioni e il Conto termico sono misure destinate ai privati, per le aziende e le pubbliche amministrazioni ritroviamo inoltre, oltre agli incentivi del conto termico, anche il Fondo nazionale di efficienza energetica (fondo che sostiene gli interventi di efficienza energetica realizzati da imprese e dalla PA su immobili, impianti e processi produttivi), altri strumenti basati sul credito di imposta e  quelli basati sul meccanismo dei “certificati bianchi” o TEE, “Titoli di Efficienza Energetica” (sono titoli negoziabili che certificano i risparmi energeticiconseguiti a seguito di un intervento di efficienza e vengono misurati in tonnellate di petrolio equivalentenon bruciato).
Vediamo le misure che riguardano i privati.

 

Detrazioni fiscali per l’efficienza energetica

Sono state prorogate anche per tutto il 2019, seppur con aliquote ridotte in alcuni casi, le detrazioni Irpef e Ires del 50%, 65%, 70% e 75% sugli interventi di risparmio energetico effettuati sulle singole unità immobiliari e sugli edifici condominiali. Le aliquote variano in base al tipo di intervento effettuato e a seconda che siano destinati alle singole unità immobiliari o al condominio.

Illustrando brevemente le tipologie di agevolazioni, le aliquote relative e i limiti di spesa, sono soggette ad aliquota pari al 50% i seguenti interventi sulle unità immobiliari:
•    Acquisto e posa in opera di impianti con generatori di calore alimentati da biomasse, con limite di spesa di 60 mila euro
•    Sostituzione totale o parziale di impianti di climatizzazione invernale con caldaie a condensazione di classe A, con limite di spesa di 60 mila euro
•    Schermature solari, con limite di spesa di 120 mila euro
•    Posa di finestre e infissi, con limite di spesa di 120 mila euro
•    Installazione di impianti fotovoltaici, con limite di spesa di 96 mila euro (ristrutturazione edilizia )

Gli interventi soggetti ad aliquota pari al 65%, sempresulle unità immobiliari sono:
•    Pareti isolanti o cappotti termici e coperture e pavimenti, con limite di spesa di 92.307,69 euro
•    Sostituzione totale o parziale di impianti di climatizzazione con caldaie a condensazione di classe A+, con sistemi di termoregolazione evoluti con apparecchi ibridi (pompa di calore integrata a caldaie a condensazione), o acquisto e posa di generatori di aria calda a condensazione, con limite di spesa di 46.153,84 euro
•    Acquisto di dispositivi da controllo remoto per il riscaldamento e la climatizzazione, senza limite di spesa
•    Installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda, con limite di spesa di 92.307,69 euro
•    Sostituzione totale o parziale dell’impianto con pompe di calore ad alta efficienza o con impianti geotermici, con limite di spesa di 46.153,84 euro
•    Sostituzione totale o parziale dello scalda acqua tradizionale con uno a pompa di calore, con limite di spesa di 46.153,84 euro
•    Installazione di impianti con micro-cogeneratori, con limite di spesa di 153.846,15 euro


Per quanto riguarda i condomini, sono soggetti a detrazione pari al 70% gli interventi di riqualificazione energetica di parti comuni condominiali che interessano più del 25% dell’involucro dell’edificio (agevolazione che dura fino al 2021), con il limite di spesa di 40 mila euro per unità immobiliare; mentre sono soggetti a detrazione pari al 75% i lavori condominiali di riqualificazione energetica delle parti comuni che migliorano la qualità media della prestazione energetica invernale ed estiva, con il limite di spesa di 40 mila euro per unità condominiale.


Conto Termico 2.0

Il “Conto termico” è una misura introdotta dal D.M. 28/12/2012, per poi essere annualmente rivista e prorogata. Quella attualmente in vigore è la versione 2.0 con riferimento al DM 16/02/16. Questa misura nasce per incentivare la diffusione di impianti di piccole dimensioni atti a produrre energia termica da fonti rinnovabili per favorire l’incremento dell’efficienza energetica.
Gli interventi di installazione che rientrano nella misura agevolativa riguardano:

1.    Isolamento termico di superfici opache delimitanti il volume climatizzato
2.    Sostituzione di chiusure trasparenti comprensive di infissi delimitanti il volume climatizzato
3.    Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con generatori di calore a condensazione
4.    Installazione di sistemi di schermatura di chiusure trasparenti con esposizione da est/ sud est ad ovest
5.    Trasformazione “edifici a energia quasi zero”
6.    Sostituzione di sistemi per illuminazione di interni e delle pertinenze esterne già esistenti con sistemi di illuminazione efficienti
7.    Istallazione di tecnologie di gestione e controllo automatico degli impianti termici ed elettrici
8.    Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti utilizzanti pompe di calore elettriche a gas o geotermiche
9.    Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale delle serre e dei fabbricati rurali con generatori di calore alimentati a biomassa
10.    Installazione di collettori solari termici
11.    Sostituzione di scaldacqua elettrici con scaldacqua a pompa di calore
12.    Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con sistemi ibridi a pompa di calore

I beneficiari della misura sono le pubbliche amministrazioni, ma anche le imprese e i privati. Lo stanziamento complessivo ammonta a circa 900 milioni di euro, di cui 200 milioni desinato alla PA.
L’incentivo viene erogato in un’unica rata del valore massimo di 5 mila euro entro due mesi dalla presentazione della domanda. L’acceso al beneficio, per quanto riguarda i privati, può avvenire direttamente (entro 60 giorni dalla fine dei lavori) oppure attraverso una ESCo, ovvero una Energy Service Company, una società che effettua gli interventi di efficientamento energetico.


Incentivi e offerte di banche e intermediari finanziari

Accanto agli incentivi pubblici, ci sono anche le offerte finanziarie delle banche e degli intermediari finanziari che rendono ancor più allettante, per i privati e le imprese, lo svolgimento dei lavori di riqualificazione energetica.
Avviare lavori di riqualificazione energetica costa e, per farlo, occorre avere liquidità. Per tale motivo le banche e gli intermediari finanziari offrono, sia a privati sia alle imprese, agevolazioni sull’accesso al credito legato agli interventi di riqualificazione energetica (si pensi, ad esempio, alle offerte di finanziamenti agevolati ai privati oppure alle offerte di contratti di leasing nel caso di imprese, ecc.).
Si tratta dei vari mutui green che appunto offrono condizioni di rimborso flessibili con tassi agevolati o benefit gratuiti (tipo polizze casa per edifici in classe A o B).
Un altro strumento utile (ma ancora poco utilizzato anche se in crescita ) per rientrare a breve delle spese sostenute è la cessione del credito con l’Erario derivante dal diritto alle detrazioni fiscali esposte nel paragrafo precedente.
Il meccanismo è semplice: il privato o l’azienda può cedere, a determinate condizioni e per specifici interventi di riqualificazione energetica, il proprio diritto alle detrazioni ai fornitori (che hanno eseguito i lavori di riqualificazione) oppure alle banche ed intermediari, in modo da avere liquidità immediata.
I vantaggi finanziari di cui usufruire accanto ai benefici statali sono differenti e possono essere utilizzati a seconda delle proprie esigenze.
In conclusione possiamo dire che in questo momento, il settore dell’efficientamento energetico, stia proprio vivendo la sua età dell’oro.

Il mio studio si offre disponibile a offrire maggiori dettagli in merito e a fare un’analisi finanziaria ad hoc.

 

Articolo del:


di Roberto Pontelli

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