La gentilezza? Fa bene al mondo (e alle imprese)


La gentilezza non è un lusso da sfoderare nelle grandi occasioni. È piuttosto un’attitudine innata
La gentilezza? Fa bene al mondo (e alle imprese)

Riprendendo le parle del professor Rizzolati in merito ai suoi sui neuroni specchio: «Da dieci anni studio la relazione medico-paziente nel processo di cura e ho scoperto che la qualità della relazione che si instaura ha forti ricadute sull’esito della terapia.

Le persone gentili sono più sane, più benvolute e produttive, risolvono i conflitti con facilità e si sentono più felici. È arduo contabilizzare quanto valgono nelle imprese attenzione, empatia, disponibilità all’ascolto, ma sicuramente gli imprenditori e i manager sanno quanto costa e quanti danni fa un clima di lavoro non fondato sulla gentilezza: conflitti, liti, ostilità, contrapposizioni, arroganza..La gentilezza è rivoluzionaria sul clima aziendale e quindi sull’intera azienda». 

La parola chiave è empatia. Come disse l’ex presidente americano Barack Obama «per uscire dalle crisi bisogna cominciare a vedere il mondo con gli occhi degli altri». 

Quali saranno le sfide del prossimo futuro?

Dobbiamo staccarci da questo paradigma se vogliamo andare avanti. Da un punto di vista evoluzionistico, siamo “migliorati” quando abbiamo cominciato a collaborare. L’individualismo non funziona. 

Tutto ciò che è il prodotto dell’attuale capitalismo, del consumismo, si sta sgretolando. Il paradigma del futuro deve essere quello della gentilezza, della connessione, della positività, dell’altruismo, del pensare “io con te” e non più “io-io”. Anche sul posto di lavoro». 

Diventeremo tutti più buoni, come ha ripetuto la retorica da «lockdown»? Non è detto. «L’essere umano è ambivalente: è tanto buono come cattivo — conclude Milani. 

Credo però che tante persone si siano rese conto che il modello di vita che abbiamo seguito negli ultimi decenni è molto arido. Passi la vita a rincorrere esperienze per poi ritrovarti alla fine con il nulla in mano.  

Se è vero che alcuni, succubi della paura, rischiano in questa fase di diventare ancor più aggressivi di prima, sono convinta che siano molte di più le persone che hanno fatto un balzo in avanti nel percorso verso la solidarietà, l’altruismo e la connessione. Io ne ho approfittato per scrivere un Manuale per diventare un ambasciatore della gentilezza».

 

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Articolo del:


di Mauro Dotta

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