La Mindfulness aumenta il benessere psicofisico


La pratica della consapevolezza migliora la qualità della vita, la soddisfazione personale se viene praticata quotidianamente
La Mindfulness aumenta il benessere psicofisico

La felicità non dipende da circostanze esterne, ma dalla capacità di rimanere connessi al “qui ed ora”.

Le ricerche scientifiche hanno messo in luce i numerosi benefici della meditazione.

Negli anni 70, Jon Kabat-Zinn, docente di medicina intuisce il potenziale della pratica meditativa, che lui stesso aveva imparato in oriente e come questa avesse un forte impatto sul benessere delle persone.

Iniziò a strutturare negli USA una pratica da lui chiamata Mindfulness e che potesse essere soggetta ad un controllo sperimentale per la riduzione dello stress.

Il suo programma intensivo di 8 settimane ebbe enorme popolarità, così da diffondersi in altri stati oltre al Massachusetts ed utilizzato nel mondo, Italia compresa.

La Mindfulness viene utilizzata sia in ambito medico per il trattamento del dolore cronico, ma anche per disturbi psicologici come ansia, depressione, disturbi psicosomatici, abuso di sostanze ecc...

La  Mindfulness è in grado di ridurre il malessere, l'efficacia di questa pratica è stata avvalorata da svariati articoli presenti sulle più prestigiose riviste scientifiche mondiali.

Secondo Jon Kabat-Zinn la Mindfulness consiste in una pratica che permette di regolare l’attenzione grazie alla curiosità, l’apertura e l’accettazione: consente di porre l’attenzione in modo intenzionale, nel momento presente e in modo non giudicante.

Questo permette di essere sempre più consapevoli dei propri pensieri automatici, emozioni e sensazioni fisiche, pertanto non si è più preda dei propri schemi mentali, ma di coltivare la consapevolezza.

La Mindfulness incide anche sulla neuroplasticità ovvero la capacità del sistema nervoso centrale di adattare la propria struttura in base all’esperienza, infatti la pratica meditativa produce un ispessimento delle aree cerebrali deputate all’attenzione e all’introspezione e aumenta l’attività nella corteccia prefrontale sinistra.

 

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di Micol Loppo

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