La missione del professionista termotecnico oggi
Vengono fissati i principali obiettivi che si deve porre un ingegnere termotecnico nello svolgimento del proprio lavoro

Vi sono degli imperativi categorici che sono comuni a molte professioni. In sintesi potremmo così riassumerli:
Indirizzare il Cliente attraverso la giungla delle normative vigenti, europee, nazionali, regionali e locali.
Realizzazione delle sue aspirazioni, con soluzioni originali, poco costose e conformi alle leggi.
Certezza degli obiettivi in relazione alle previsioni di spesa.
Nel caso del termotecnico, si tratta di scegliere, tra le tante offerte dalla tecnologia disponibile sul mercato, quella soluzione impiantistica che sia adeguata alla destinazione di uso dell'immobile, alle disponibilità di spesa del Committente, ai costi di esercizio che detto immobile avrà nel corso degli anni futuri.
Investire su una casa è, oggi più di ieri, un impegno economico importante. Quindi deve essere ben ponderato nella fase iniziale di avamprogetto, per evitare di commettere errori. Bisogna pensarle tutte. Anche le soluzioni più astruse, più complicate, più innovative, per poi ripiegare, con considerazioni logiche, su soluzioni più adeguate al contesto in cui si opera. E' un po' come quando si vuole comprare un paio di scarpe. Prima ci poniamo il problema di dove ci servono, che so.. per andare ad un ricevimento, per andare al lavoro, per andare in campagna... Poi ci rivolgiamo ai grandi maestri manifatturieri, i grandi nomi che producono quegli articoli al top dei livelli in commercio e fra quelli scegliamo ciò che sarebbe il massimo per noi. Con quell'idea di scarpa che ci siamo fatti, andiamo a cercare presso produttori più a buon mercato quello che ha il prodotto che più si avvicina e con prezzi accessibili.
Così deve essere per una casa, l'acquisto, la ristrutturazione, gli impianti.
Ma una casa presenta molte esigenze in più. Oltre a essere confortevole, e per un paio di scarpe questo è importante, deve essere bella, razionale, ovvero facile da viverci. Ma soprattutto deve essere poco costosa. Dopo tutto quello che uno ci ha speso, ci sembra il minimo.
Il costo di gestione di una casa dipende sostanzialmente dai suoi dettagli architettonici, dagli impianti che vi sono installati e dal fabbisogno energetico.
Tralasciando i primi due, vorrei soffermarmi sulla voce più importante: il fabbisogno energetico.
Questo dipende sostanzialmente da due fattori: l'involucro edilizio e l'efficienza degli impianti.
Parlare di involucro edilizio, significa parlare di isolamento termico. La prima cosa, la più importante, è ridurre il fabbisogno di energia termica per il riscaldamento invernale e il raffrescamento estivo attraverso un buon isolamento dell'involucro edilizio. In caso di ristrutturazione questo non sempre è conveniente farlo, a meno che non si sia costretti per esempio al rifacimento del tetto o dei pavimenti contro terra o di qualche parete esterna per altre esigenze. In tal caso sarebbe un errore gravissimo non approfittarne aggiungendovi un adeguato spessore di isolante, che oggi, dopo tutto, viene incentivato con degli sgravi fiscali.
Dopo questo si parla di efficienza degli impianti. Qui la tecnologia attuale consente tante soluzioni da valutare, con caldaie a condensazione, pompe di calore, sistemi di abbinamento fra le due, sistemi geotermici, sistemi di contabilizzazione del calore, sistemi di regolazione sofisticatissimi che ci permettono di avere sempre la giusta temperatura in tutte le parti dell'edificio, sfruttando gli apporti termici gratuiti esterni (sole) ed interni (altre fonti di calore).
Infine ci sono le energie rinnovabili. In questo caso si parla principalmente di impianti fotovoltaici, impianti solari termici, ma anche generatori eolici e turbine ad acqua, che permettono di far fronte al fabbisogno energetico residuo, dopo tutti gli accorgimenti adottati e indicati in precedenza, con un'energia dai costi molto più ridotti e dall’impatto ambientale molto più contenuto.
Rimane un'ulteriore considerazione. Risparmiare energia non vuol dire soltanto assecondare i programmi di risparmio energetico nazionale, gli impegni presi dall'Italia e dall'Europa sul 20/20/20, impegni che, come abbiamo visto in questi giorni nel G7 di Roma, faticano a decollare per la poca sensibilità all'argomento di alcuni paesi che consumano più energia di noi e inquinano più di noi. Risparmiare energia, e in particolare energia di origine fossile, vuol dire ridurre un costo sempre più elevato nell'estrazione di quest'ultima e un costo elevatissimo in termini ambientali per l'inquinamento della nostra "madre Terra".
E' questo un impegno che la nostra generazione deve assumersi nei confronti delle generazioni future. Ognuno di noi deve fare la sua parte, per quello che gli è possibile, senza tirarsi indietro. La realizzazione di un obiettivo di riduzione drastica dei consumi energetici consentirà alle generazioni future di non trovarsi a gestire una situazione drammatica del nostro pianeta.
Indirizzare il Cliente attraverso la giungla delle normative vigenti, europee, nazionali, regionali e locali.
Realizzazione delle sue aspirazioni, con soluzioni originali, poco costose e conformi alle leggi.
Certezza degli obiettivi in relazione alle previsioni di spesa.
Nel caso del termotecnico, si tratta di scegliere, tra le tante offerte dalla tecnologia disponibile sul mercato, quella soluzione impiantistica che sia adeguata alla destinazione di uso dell'immobile, alle disponibilità di spesa del Committente, ai costi di esercizio che detto immobile avrà nel corso degli anni futuri.
Investire su una casa è, oggi più di ieri, un impegno economico importante. Quindi deve essere ben ponderato nella fase iniziale di avamprogetto, per evitare di commettere errori. Bisogna pensarle tutte. Anche le soluzioni più astruse, più complicate, più innovative, per poi ripiegare, con considerazioni logiche, su soluzioni più adeguate al contesto in cui si opera. E' un po' come quando si vuole comprare un paio di scarpe. Prima ci poniamo il problema di dove ci servono, che so.. per andare ad un ricevimento, per andare al lavoro, per andare in campagna... Poi ci rivolgiamo ai grandi maestri manifatturieri, i grandi nomi che producono quegli articoli al top dei livelli in commercio e fra quelli scegliamo ciò che sarebbe il massimo per noi. Con quell'idea di scarpa che ci siamo fatti, andiamo a cercare presso produttori più a buon mercato quello che ha il prodotto che più si avvicina e con prezzi accessibili.
Così deve essere per una casa, l'acquisto, la ristrutturazione, gli impianti.
Ma una casa presenta molte esigenze in più. Oltre a essere confortevole, e per un paio di scarpe questo è importante, deve essere bella, razionale, ovvero facile da viverci. Ma soprattutto deve essere poco costosa. Dopo tutto quello che uno ci ha speso, ci sembra il minimo.
Il costo di gestione di una casa dipende sostanzialmente dai suoi dettagli architettonici, dagli impianti che vi sono installati e dal fabbisogno energetico.
Tralasciando i primi due, vorrei soffermarmi sulla voce più importante: il fabbisogno energetico.
Questo dipende sostanzialmente da due fattori: l'involucro edilizio e l'efficienza degli impianti.
Parlare di involucro edilizio, significa parlare di isolamento termico. La prima cosa, la più importante, è ridurre il fabbisogno di energia termica per il riscaldamento invernale e il raffrescamento estivo attraverso un buon isolamento dell'involucro edilizio. In caso di ristrutturazione questo non sempre è conveniente farlo, a meno che non si sia costretti per esempio al rifacimento del tetto o dei pavimenti contro terra o di qualche parete esterna per altre esigenze. In tal caso sarebbe un errore gravissimo non approfittarne aggiungendovi un adeguato spessore di isolante, che oggi, dopo tutto, viene incentivato con degli sgravi fiscali.
Dopo questo si parla di efficienza degli impianti. Qui la tecnologia attuale consente tante soluzioni da valutare, con caldaie a condensazione, pompe di calore, sistemi di abbinamento fra le due, sistemi geotermici, sistemi di contabilizzazione del calore, sistemi di regolazione sofisticatissimi che ci permettono di avere sempre la giusta temperatura in tutte le parti dell'edificio, sfruttando gli apporti termici gratuiti esterni (sole) ed interni (altre fonti di calore).
Infine ci sono le energie rinnovabili. In questo caso si parla principalmente di impianti fotovoltaici, impianti solari termici, ma anche generatori eolici e turbine ad acqua, che permettono di far fronte al fabbisogno energetico residuo, dopo tutti gli accorgimenti adottati e indicati in precedenza, con un'energia dai costi molto più ridotti e dall’impatto ambientale molto più contenuto.
Rimane un'ulteriore considerazione. Risparmiare energia non vuol dire soltanto assecondare i programmi di risparmio energetico nazionale, gli impegni presi dall'Italia e dall'Europa sul 20/20/20, impegni che, come abbiamo visto in questi giorni nel G7 di Roma, faticano a decollare per la poca sensibilità all'argomento di alcuni paesi che consumano più energia di noi e inquinano più di noi. Risparmiare energia, e in particolare energia di origine fossile, vuol dire ridurre un costo sempre più elevato nell'estrazione di quest'ultima e un costo elevatissimo in termini ambientali per l'inquinamento della nostra "madre Terra".
E' questo un impegno che la nostra generazione deve assumersi nei confronti delle generazioni future. Ognuno di noi deve fare la sua parte, per quello che gli è possibile, senza tirarsi indietro. La realizzazione di un obiettivo di riduzione drastica dei consumi energetici consentirà alle generazioni future di non trovarsi a gestire una situazione drammatica del nostro pianeta.
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