La muffa: un fenomeno da evitare


Il fenomeno della muffa negli appartamenti durante l'inverno aumenta in modo esponenziale
La muffa: un fenomeno da evitare
Le muffe sono un tipo di funghi pluricellulari che si formano prevalentemente in ambienti umidi e arieggiati in maniera scorretta. Queste muffe, oltre a creare sgradevoli macchie scure, generano anche un odore fastidioso e possono diventare nocive per le persone, in quanto provocano allergie e danni alle vie respiratorie.

Quando l’umidità in un ambiente diventa eccessiva e non può fuoriuscire, essa tende a riversarsi sulle superfici fredde delle pareti, che sono principalmente quelle esterne, e nei ponti termici, per esempio cassonetti, soglie delle finestre, cordoli, pilastri in cemento armato, ecc. In questi punti pertanto l’aria calda, carica di umidità, condensa e favorisce la formazione della muffa.

Conoscere le cause che portano alla formazione della muffa può aiutare ad evitarla.
Tra queste:
- le finestre a chiusura ermetica che non permettono il necessario ricambio d’aria
- le pitture organiche, in quanto costituiscono una base gradita al fungo della muffa
- l’eccesso di umidità presente negli ambienti
- i ponti termici e i muri particolarmente freddi
- l’umidità di condensa che si deposita inizialmente in superficie e poi anche in profondità
- l’umidità di risalita che evaporando, incrementa il tasso di umidità nell’ambiente

La prima cosa da fare è una aerazione corretta.

In inverno l’ambiente dovrà essere aerato per far sì che l’aria calda e umida della casa fuoriesca. Tuttavia le finestre non dovranno essere tenute aperte per più di cinque minuti, altrimenti i muri farebbero in tempo a raffreddarsi e quindi, quando il locale viene nuovamente riscaldato, il problema della condensa si ripresenterebbe.

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di Geom. Santoriello

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