La Neuropatia Diabetica
Il trattamento della Neuropatia Diabetica è complesso e richiede un approccio polispecialistico. Una corretta Terapia del Dolore può migliorare la qualità di vita dei pazienti
La Neuropatia Diabetica è una complicanza, purtroppo frequente, del Diabete Mellito di tipo I e di tipo II. Si tratta di una disfunzione che interessa il Sistema Nervoso Periferico e il Sistema Nervoso Autonomo. Tale disfunzione è dovuta ad alterazioni di tipo metabolico e vascolare, che colpiscono le fibre nervose.
Le alterazioni del Sistema Nervoso Autonomo possono indurre diversi disturbi, quali aritmie cardiache, ipotensione ortostatica, disturbi gastro-intestinali e urologici.
Le alterazioni del Sistema Nervoso Periferico interessano soprattutto gli arti inferiori e causano dolore e alterazione della sensibilità. Il dolore può essere severo, continuo e condizionare profondamente la vita del paziente. Viene frequentemente descritto come un dolore urente e diffuso. Le alterazioni della sensibilità sono responsabili di formicolii e frequenti deficit della sensibilità tattile e termica.
La diagnosi è soprattutto clinica. L’analisi dei sintomi e lo studio dei riflessi nervosi e della sensibilità sono in genere sufficienti a identificare i pazienti affetti da Neuropatia Diabetica. Gli esami strumentali permettono invece di fare una diagnosi differenziale rispetto ad altre patologie della colonna in grado d’indurre dei disturbi simili.
L’approccio terapeutico è multimodale.
In primo luogo è imperativo ottimizzare il controllo della glicemia. Una buona terapia ipoglicemizzante permette una riduzione significativa dei sintomi e un rallentamento della progressione della patologia.
Il trattamento antalgico ha come obiettivo restituire al paziente una buona qualità di vita.
Tutti i farmaci antiinfiammatori non sono efficaci. Il Paracetamolo a dosaggio pieno ha un’azione analgesica superiore, sebbene spesso inadeguata rispetto al dolore del paziente. I farmaci di scelta comprendono farmaci antiepilettici, come il Gabapentin o il Pregabalin, e antidepressivi triciclici, tra cui l’Amitriptilina. Tuttavia tali farmaci spesso sono scarsamente tollerati dai pazienti per i fastidiosi effetti collaterali, soprattutto se assunti subito ad alti dosaggi. L’impiego di farmaci oppioidi può rendersi necessario nei dolori più severi, anche se il dolore neuropatico in genere risponde poco a tali farmaci.
Un ruolo importante è svolto dai trattamenti topici. La crema alla Capsaicina si è rilevata utile nel trattamento del dolore da neuropatia diabetica. La Capsaicina è una sostanza contenuta nel peperoncino. Abbassa la soglia della sensibilità termica e causa bruciore intenso. Ciò induce una desensibilizzazione delle fibre nervose. Pur essendo efficace è poco tollerata dai pazienti, in quanto la sua applicazione è molto dolorosa. Meglio tollerata è l’applicazione di Patch di Lidocaina al 5%. La Lidocaina è un anestetico locale in grado di bloccare la conduzione nervosa e può essere utile soprattutto nei dolori localizzati in aree limitate.
Il trattamento della Neuropatia Diabetica è sempre complesso e richiede un approccio polispecialistico, che chiama in causa l’Endocrinologo e nei casi più severi il Terapista del Dolore. Una corretta Terapia del Dolore può in ogni caso migliorare la qualità di vita dei pazienti.
Le alterazioni del Sistema Nervoso Autonomo possono indurre diversi disturbi, quali aritmie cardiache, ipotensione ortostatica, disturbi gastro-intestinali e urologici.
Le alterazioni del Sistema Nervoso Periferico interessano soprattutto gli arti inferiori e causano dolore e alterazione della sensibilità. Il dolore può essere severo, continuo e condizionare profondamente la vita del paziente. Viene frequentemente descritto come un dolore urente e diffuso. Le alterazioni della sensibilità sono responsabili di formicolii e frequenti deficit della sensibilità tattile e termica.
La diagnosi è soprattutto clinica. L’analisi dei sintomi e lo studio dei riflessi nervosi e della sensibilità sono in genere sufficienti a identificare i pazienti affetti da Neuropatia Diabetica. Gli esami strumentali permettono invece di fare una diagnosi differenziale rispetto ad altre patologie della colonna in grado d’indurre dei disturbi simili.
L’approccio terapeutico è multimodale.
In primo luogo è imperativo ottimizzare il controllo della glicemia. Una buona terapia ipoglicemizzante permette una riduzione significativa dei sintomi e un rallentamento della progressione della patologia.
Il trattamento antalgico ha come obiettivo restituire al paziente una buona qualità di vita.
Tutti i farmaci antiinfiammatori non sono efficaci. Il Paracetamolo a dosaggio pieno ha un’azione analgesica superiore, sebbene spesso inadeguata rispetto al dolore del paziente. I farmaci di scelta comprendono farmaci antiepilettici, come il Gabapentin o il Pregabalin, e antidepressivi triciclici, tra cui l’Amitriptilina. Tuttavia tali farmaci spesso sono scarsamente tollerati dai pazienti per i fastidiosi effetti collaterali, soprattutto se assunti subito ad alti dosaggi. L’impiego di farmaci oppioidi può rendersi necessario nei dolori più severi, anche se il dolore neuropatico in genere risponde poco a tali farmaci.
Un ruolo importante è svolto dai trattamenti topici. La crema alla Capsaicina si è rilevata utile nel trattamento del dolore da neuropatia diabetica. La Capsaicina è una sostanza contenuta nel peperoncino. Abbassa la soglia della sensibilità termica e causa bruciore intenso. Ciò induce una desensibilizzazione delle fibre nervose. Pur essendo efficace è poco tollerata dai pazienti, in quanto la sua applicazione è molto dolorosa. Meglio tollerata è l’applicazione di Patch di Lidocaina al 5%. La Lidocaina è un anestetico locale in grado di bloccare la conduzione nervosa e può essere utile soprattutto nei dolori localizzati in aree limitate.
Il trattamento della Neuropatia Diabetica è sempre complesso e richiede un approccio polispecialistico, che chiama in causa l’Endocrinologo e nei casi più severi il Terapista del Dolore. Una corretta Terapia del Dolore può in ogni caso migliorare la qualità di vita dei pazienti.
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