La normativa nelle Case in Paglia
Le case di paglia sono costruzioni di bioedilizia dal basso impatto ambientale in grado di soddisfare esigenze abitative di vario tipo
Si tratta, dunque, di vere e proprie case ecologiche, che consentono un alto risparmio energetico e standard qualitativi elevati. Le prime case di paglia nascono negli Stati Uniti alla fine dell’800 e si diffondono in Europa ad inizio ‘900. Fino agli anni ’40 sono molto utilizzate, poi cedono il passo a nuovi materiali come calcestruzzo e mattoni. Oggi l’esigenza di dar vita a nuove forme abitative ecologiche ha portato ad una graduale riscoperta delle case di paglia, tanto che in Italia si contano già un centinaio di abitazioni realizzate con questo materiale.
Normativa per la costruzione di una casa di paglia in Italia
In Italia è possibile costruire case di paglia. Ne sono un esempio le villette a schiera realizzate a Fano nel 2015. Nate dal progetto degli architetti Michele Ricci e Giovanna Nardini, rappresentano un esempio di abitazione in bioedilizia sana, sostenibile economicamente e a basso impatto sull’ambiente. Per costruirle è necessario, però, rispettare parametri di progettazione differenti dalle case tradizionali e da quelle in bioedilizia. La normativa italiana entrata in vigore nel 2010 non consente di costruire una casa di paglia con la tecnica autoportante utilizzata in Nebraska. A causa delle norme antisismiche, infatti, è necessaria una struttura portante in legno o cemento ecologico da riempire con le balle di paglia.
Normativa: come muoversi con permessi a costruire
Trattandosi di case vere e proprie per poterle costruire occorre presentare regolare progetto all’Ufficio Tecnico del Comune preposto. Il progetto dovrà essere realizzato e firmato da un professionista (geometra, architetto o ingegnere) abilitato e sottoposto all’approvazione del Comune per l’ottenimento del permesso di costruzione. La progettazione, tra le altre cose, deve prevedere una costruzione in legno (o acciaio o muratura) che faccia da scheletro alla struttura, da riempire poi con le balle di paglia. Questo sistema rende estremamente flessibile e sicura la casa in paglia in caso di terremoto e quindi a norma di legge. Recentemente sono sorte due associazioni per la promozione delle costruzioni in paglia, Edilpaglia e A.R.I.A. per l’autocostruzione, entrambe offrono servizi di supporto e regolamentazione per la realizzazione di queste abitazioni ecosostenibili.
Caratteristiche e vantaggi nella costruzione di case di paglia
Presa coscienza della normativa per costruire una casa di paglia, è necessario soffermarsi sulle caratteristiche e soprattutto sui vantaggi di queste case ecologiche. Oltre all’elevata antisismicità, garantita sia dalla struttura in legno sia dalle balle di paglia, queste costruzioni garantiscono un’elevata insonorizzazione (la paglia è fonoassorbente), alto isolamento termico e, strano a dirsi, resistenza al fuoco (la paglia pressata ha scarsità di ossigeno quindi non brucia bene). Le case di paglia sono inoltre sane, in quanto non rilasciano sostanze nocive nell’aria vista la natura ecologica di tutti i suoi componenti. La paglia è infine traspirante, quindi garantisce minima umidità ed areazione costante. Gli architetti concordano nel sostenere che le case di paglia siano il futuro della bioedilizia.
Normativa per la costruzione di una casa di paglia in Italia
In Italia è possibile costruire case di paglia. Ne sono un esempio le villette a schiera realizzate a Fano nel 2015. Nate dal progetto degli architetti Michele Ricci e Giovanna Nardini, rappresentano un esempio di abitazione in bioedilizia sana, sostenibile economicamente e a basso impatto sull’ambiente. Per costruirle è necessario, però, rispettare parametri di progettazione differenti dalle case tradizionali e da quelle in bioedilizia. La normativa italiana entrata in vigore nel 2010 non consente di costruire una casa di paglia con la tecnica autoportante utilizzata in Nebraska. A causa delle norme antisismiche, infatti, è necessaria una struttura portante in legno o cemento ecologico da riempire con le balle di paglia.
Normativa: come muoversi con permessi a costruire
Trattandosi di case vere e proprie per poterle costruire occorre presentare regolare progetto all’Ufficio Tecnico del Comune preposto. Il progetto dovrà essere realizzato e firmato da un professionista (geometra, architetto o ingegnere) abilitato e sottoposto all’approvazione del Comune per l’ottenimento del permesso di costruzione. La progettazione, tra le altre cose, deve prevedere una costruzione in legno (o acciaio o muratura) che faccia da scheletro alla struttura, da riempire poi con le balle di paglia. Questo sistema rende estremamente flessibile e sicura la casa in paglia in caso di terremoto e quindi a norma di legge. Recentemente sono sorte due associazioni per la promozione delle costruzioni in paglia, Edilpaglia e A.R.I.A. per l’autocostruzione, entrambe offrono servizi di supporto e regolamentazione per la realizzazione di queste abitazioni ecosostenibili.
Caratteristiche e vantaggi nella costruzione di case di paglia
Presa coscienza della normativa per costruire una casa di paglia, è necessario soffermarsi sulle caratteristiche e soprattutto sui vantaggi di queste case ecologiche. Oltre all’elevata antisismicità, garantita sia dalla struttura in legno sia dalle balle di paglia, queste costruzioni garantiscono un’elevata insonorizzazione (la paglia è fonoassorbente), alto isolamento termico e, strano a dirsi, resistenza al fuoco (la paglia pressata ha scarsità di ossigeno quindi non brucia bene). Le case di paglia sono inoltre sane, in quanto non rilasciano sostanze nocive nell’aria vista la natura ecologica di tutti i suoi componenti. La paglia è infine traspirante, quindi garantisce minima umidità ed areazione costante. Gli architetti concordano nel sostenere che le case di paglia siano il futuro della bioedilizia.
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