La nuova Visura Catastale
In essa non appariranno più solo i numeri dei vani, bensì anche la superficie utile di tutti gli immobili con categoria A-B-C. Quindi tutti gli abitativi, commerciali, garage, cantine, laboratori, magazzini, scuole, depositi, ospedali, uffici.
Questa documentazione si potrà ottenere on-line collegandosi al sito dell'Agenzia delle Entrate.
Qualora si dovesse riscontrare qualche differenza, occorre incaricare un Tecnico di fiducia per verificare l'effettiva superficie, che in caso di differenza, dovrà chiederne la variazione al Catasto.
Questa nuova forma di Visura, non sarà però utile ai fini della valutazione della Rendita Catastale (che porta al calcolo di tasse come IMU e TASI), dove si terrà conto del numero dei vani.
Stante questo stato di fatto, oggi per esempio, a parità di metri quadri, chi vive in un appartamento di 4 vani dovrebbe pagare meno Tasi rispetto a chi vive in un alloggio con 5 vani, a causa del valore catastale più alto in quest’ultimo caso. Si semplificheranno invece gli atti di compravendita perché non si dovrà più perdere tempo per verificare l’effettiva grandezza dell' immobile oggetto di vendita.
La Tari per le abitazioni, non deve considerare balconi, terrazzi e altre aree scoperte. Nel caso in cui ci si accorga del contrario, il contribuente/proprietario potrà richiedere la rettifica, comunicando l'errore sia in Comune che all’Agenzia delle Entrate (Catasto).
Nel caso in cui in Catasto non si trovasse la planimetria (di solito riguardante gli immobili accatastati, nei primi anni di costituzione del Catasto, per i quali non era obbligatorio presentare le planimetrie), si potrà presentare una dichiarazione di aggiornamento catastale, incaricando un Tecnico abilitato (Geometra o Ingegnere o Architetto), per l’inserimento negli atti della piantina.
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