La pianificazione finanziaria familiare (terza e ultima parte)


Ecco quali sono le dieci aree di analisi e intervento del sistema di Pianificazione Familiare Finanziaria
La pianificazione finanziaria familiare (terza e ultima parte)

 

Termina qui la presentazione della pianificazione finanziaria familiare. Per comodità di lettura sono stati ripresi anche i primi passi della pianificazione pubblicati nella seconda parte.

Le dieci aree di analisi/intervento per una corretta pianificazione, da fruire anche una per volta (processo step by step) oppure in unica soluzione integrata.

 

1° - Analisi della situazione attuale

La prima fase consiste nell’analisi accurata del quadro patrimoniale e del conto economico della famiglia che permette la quantificazione del risparmio generabile nel tempo in funzione non solo dei consumi primari (affitti, telefono, supermercato, spese per la scuola, tempo libero, ecc.) e redditi di lavoro (dipendente, pensione, autonomo, ecc.), ma dei flussi positivi e negativi generati dalla allocazione attuale del patrimonio (immobili, imprese, fondi di investimento, azioni, obbligazioni, mutui, finanziamenti, ecc.). Questa analisi rende visibile al risparmiatore come si muoveranno i suoi flussi finanziari e patrimoniali nel tempo.

 

2° - Analisi degli strumenti finanziari posseduti dalla famiglia

Dopo la raccolta dei dati sulla situazione del cliente il consulente fee-only si focalizza sugli investimenti o finanziamenti attualmente in essere per valutarne la loro validità intrinseca, cioè se esistono sul mercato strumenti finanziari più efficienti (costi/benefici) della stessa tipologia degli attuali in possesso del risparmiatore.

Da questa analisi il consulente può evidenziare da subito al cliente come l’andamento dei flussi generati dalla sua famiglia si possono discostare da quelli che potrebbe ottenere da strumenti finanziari efficienti.

 

3° - Individuazione e quantificazione degli obiettivi

Il consulente interagisce con il risparmiatore al fine di individuare i suoi reali bisogni per il futuro che si concretizzano in obiettivi (e quantificazione monetaria degli stessi) che egli desidererebbe raggiungere ponendo a questi delle priorità in funzione della loro vitale importanza e degli eventuali vincoli imposti dal cliente

Per esempio:

  • Acquistare beni rilevanti (case,auto, barche);

  • Fare un viaggio;

  • Garantire il tenore di vita attuale anche durante la pensione;

  • Finanziare l’istruzione dei figli;

  • Creare una riserva sufficiente per imprevisti;

  • Aumentare il proprio patrimonio.

     

4° - Analisi previdenziale: un obiettivo privilegiato

Uno degli obiettivi chiave per la maggioranza dei risparmiatori è l’analisi delle esigenze previdenziali e la copertura ottimale dell’eventuale fabbisogno riscontrato. Il consulente fee only aiuta la famiglia a definire il quadro previdenziale attraverso l’analisi del contributo al mantenimento del tenore di vita della:

* Previdenza pubblica *Previdenza complementare *Previdenza integrativa

Questo step permette, dunque, di capire sia se esiste un reale bisogno previdenziale ed eventualmente di quantificarlo, sia di capire se vengono utilizzati gli strumenti efficienti ed efficaci per la sua copertura. Si analizza, quindi, un obiettivo privilegiato: il capitale di integrazione pensionistica

 

5° - Analisi assicurativa: un fabbisogno latente

Nella prassi anglosassone è comune pensare che una corretta pianificazione assicurativa non sia solo una tutela contro i rischi, ma anche una metodologia per ottenere risultati finanziari più performanti. Se gli imprevisti vengono coperti con una corretta pianificazione assicurativa, non si ha più la necessità di disporre di un capitale di emergenza per il cosiddetto “non si sa mai” e, quindi, si ottengono risorse da allocare per investimenti a più lungo termine e, quind,i più redditizi.

In base ai dati desunti dallo stato patrimoniale e dal conto economico del nucleo, viene effettuata una analisi e quantificazione del bisogno assicurativo sulle aree di:

* Premorienza * Invalidità * Incendio/furto abitazione

Il consulente fee only deve essere in grado di quantificare il rischio massimo di esposizione e quindi il fabbisogno di copertura rispetto alle aree identificate. E’, inoltre, importante specificare quanto della quota ottimale risulta già assicurato e se vengono utilizzati i prodotti giusti.

 

6° - Analisi immobiliare

Le informazioni sulla tipologia dello stabile, l'ubicazione, la superficie commerciale principale e accessoria sono importanti per la verifica del valore di ricostruzione e del contenuto al fine di determinare il capitale da assicurare in caso di incendio. Inoltre, l’analisi della “redditività” immobiliare come investimento alternativo dovrà anche tener conto di un insieme di aspetti come la fiscalità e la possibilità/convenienza di destinare un immobile a reddito.

 

7° - Analisi fiscale

Ai fini fiscali, occorre avere ben chiaro com'è distribuita l'intestazione dei beni di famiglia, e quale è il loro trattamento fiscale in relazione alle imposte dirette e di successione. Ogni decisione di spesa rilevante o di investimento finanziario e previdenziale va vista alla luce delle conseguenze fiscali (per esempio, sulle imposte dirette e ricorrenti come l'Irpef o su quelle future ed eccezionali).

 

8° - Analisi investimenti finanziari: il processo di asset allocation

In questa fase, il compito del professionista è riuscire a far comprendere il rischio al quale il suo cliente si può esporre (il risparmiatore in generale non è in grado di comprendere il rischio a cui è esposto per la difficoltà di comprensione della materia finanziaria). Inoltre, i flussi generati nel tempo dall’asset allocation presuppongono l’utilizzo di strumenti finanziari validi dal punto di vista costi/benefici e sarà compito del consulente trasformare le classi di investimento in soluzioni concrete presenti sul mercato finanziario.

Una corretta distribuzione del patrimonio mobiliare in vari canali di investimento è l’elemento decisivo per garantire la riuscita dei propri obiettivi in un’ottica di tipo multiperiodale. E’ importante, dunque, individuare le diverse strategie d’allocazione, ognuna coerente con gli obiettivi individuati, ma al contempo all’interno di un’ottica integrata.

Si ribadisce che Il grosso valore aggiunto del consulente fee only è nell’analisi accurata dei singoli strumenti finanziari nel verificare la loro efficienza ed efficacia e se necessario nell’individuare valide alternative ed illustrare al risparmiatore il perché ed il come si è arrivati a quelle conclusioni.

 

9° - Illustrazione del piano: la reportistica

Al risparmiatore viene rilasciata la documentazione sulla sua situazione patrimoniale e finanziaria attuale e prospettica, le analisi compiute ed il riepilogo dei consigli dati e delle scelte concordate.

 

10° - Monitoraggio nel tempo della pianificazione e affiancamento del cliente

La consulenza ovviamente proseguirà nel tempo tenendo sotto controllo la situazione patrimoniale ed economica familiare sulle variabili di flusso come i redditi, consumi, risparmi o variabili di stock di ricchezza come l’eredità ricevuta. Inoltre il monitoraggio potrà riguardare la modifica degli obiettivi, della propensione al rischio e degli asset finanziari in seguito a possibili nuovi scenari dei mercati finanziari o la nascita di strumenti finanziari più efficienti. Infine, più in generale, l'aggiornamento periodico delle stime potrà richiedere interventi correttivi a livello di risparmio o di riallocazione delle risorse. L’affiancamento del cliente presso il proprio intermediario è un elemento indispensabile anche in questa fase.

E adesso?

Adesso... si può iniziare a pianificare la propria vita economica, magari con l'aiuto di un buon consulente...

 

(la prima e la seconda parte sono state pubblicate, rispettivamente, il 4 e il 12 gennaio 2021)
 

Articolo del:


di Guido Giovannardi

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