La siccità colpisce i raccolti
Annata nera per funghi, miele, vino e olio
L’anno 2017 è stata un’annata nera per la produzione di funghi, miele, vino e olio. Il caldo record di quest’estate ha provocato una scarsa raccolta di funghi ed ha fatto salire i prezzi alle stelle, inoltre c’è anche il rischio che funghi importati dall’estero vengano spacciati come italiani, pertanto bisogna controllare attentamente l’etichetta che deve indicare obbligatoriamente il luogo di provenienza degli stessi.
Per quanto riguarda il miele, la produzione è dimezzata, di conseguenza, secondo l’analisi Coldiretti su dati Istat, sugli scaffali due barattoli su tre saranno stranieri, infatti già nei primi sette mesi del 2017 le importazioni di miele di minore qualità hanno già raggiunto quasi 12000 tonnellate.
Per la vendemmia l’Italia ancora detiene il primato mondiale come produttore di vini Doc, Docg e Igt, ma anche su questa produzione ci sono stati forti cali, ovvero il 26% rispetto allo scorso anno.
Sui livelli minimi in assoluto è stata la produzione di olio di oliva stimata attorno ai 320 milioni di chili, in calo dell’11% rispetto alla media produttiva dell’ultimo decennio. La Coldiretti sottolinea - l’Italia si classifica come il maggior importatore mondiale per un quantitativo di 326 milioni di chili nei primi sette mesi del 2017 in aumento del 9% rispetto allo scorso anno. Anche per questo prodotto importante è visionare l’etichetta, ma spesso si rende difficile perché è quasi impossibile leggere le scritte "miscele di oli di oliva comunitari", "miscele di oli di oliva non comunitari" o "miscele di oli di oliva comunitari e non comunitari" in quanto vengono riportate con caratteri molto piccoli.
Per quanto riguarda il miele, la produzione è dimezzata, di conseguenza, secondo l’analisi Coldiretti su dati Istat, sugli scaffali due barattoli su tre saranno stranieri, infatti già nei primi sette mesi del 2017 le importazioni di miele di minore qualità hanno già raggiunto quasi 12000 tonnellate.
Per la vendemmia l’Italia ancora detiene il primato mondiale come produttore di vini Doc, Docg e Igt, ma anche su questa produzione ci sono stati forti cali, ovvero il 26% rispetto allo scorso anno.
Sui livelli minimi in assoluto è stata la produzione di olio di oliva stimata attorno ai 320 milioni di chili, in calo dell’11% rispetto alla media produttiva dell’ultimo decennio. La Coldiretti sottolinea - l’Italia si classifica come il maggior importatore mondiale per un quantitativo di 326 milioni di chili nei primi sette mesi del 2017 in aumento del 9% rispetto allo scorso anno. Anche per questo prodotto importante è visionare l’etichetta, ma spesso si rende difficile perché è quasi impossibile leggere le scritte "miscele di oli di oliva comunitari", "miscele di oli di oliva non comunitari" o "miscele di oli di oliva comunitari e non comunitari" in quanto vengono riportate con caratteri molto piccoli.
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