Pandemia Covid-19: la sicurezza nei cantieri nella Fase 2
Con l'entrata in vigore della Fase 2 nell'emergenza pandemica legata al Coronavirus COVID-19 e il conseguente sblocco delle opere edili pubbliche e private, sospese nella fase di lockdown per scongiurare l'accelerazione del contagio, si è reso necessario elaborare ed emanare, per il settore delle costruzioni, delle procedure e delle linee guida incentrate sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, quali i cantieri appunto, che diano la possibilità alle imprese e ai loro dipendenti di operare in maniera sicura, o per lo meno protetta, anche nei riguardi del rischio biologico derivante dalla presenza sul suolo nazionale del virus, e alle varie figure professionali legate alla gestione e alla pianificazione della sicurezza di poter imbastire delle opportune misure di contenimento e di prevenzione.
Per tale motivo, in data 25 aprile, il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti insieme al ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e all'INAIL hanno stilato ed emanato il nuovo Protocollo di regole per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus COVID-19 nei cantieri.
Il documento condiviso con le associazioni di categoria e le parti sociali integra i contenuti del precedente Protocollo adottato nel mese di marzo, definendo nuove misure in vista della progressiva riapertura nei cantieri, ed è aggiornato sulla base del Protocollo siglato dal Governo relativo a tutti i settori produttivi.
Nel Protocollo vengono infatti fornite indicazioni operative per incrementare in tutti i cantieri l’efficacia delle misure precauzionali di contenimento dell'epidemia, seguendo la logica della precauzione e le indicazioni dell’Autorità sanitaria non solo per i lavoratori ma anche per i titolari del cantiere e tutti i subappaltatori e subfornitori. Sono inoltre previste verifiche dell'adozione da parte dei datori di lavoro delle prescrizioni stabilite dal protocollo con i rappresentanti sindacali e attraverso l'Ispettorato del Lavoro e l'INAIL.
Per quel che riguarda il Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC), l'impegno del Governo è quello di fissare al 15 giugno il termine di validità di tutti quelli in scadenza tra il 31 gennaio e il 15 aprile 2020, attraverso un'apposita modifica di legge.
Di seguito le principali regole contenute nel Protocollo.
Ecco le regole principali che i datori di lavoro devono adottare nei cantieri.
Informazioni sugli obblighi nel cantiere
Il datore di lavoro deve informare tutti i lavoratori e chiunque entri nel cantiere sulle disposizioni delle Autorità, in particolare, le informazioni riguardano i seguenti obblighi:
• controllo della temperatura corporea. Se tale temperatura risulterà superiore ai 37,5°, non sarà consentito l’accesso al cantiere;
• rispetto di tutte le disposizioni delle Autorità e del datore di lavoro nel dare accesso in cantiere (in particolare: mantenere la distanza di sicurezza, utilizzare gli strumenti di protezione individuale messi a disposizione durante le lavorazioni che non consentano di rispettare la distanza interpersonale di un metro e tenere comportamenti corretti sul piano dell’igiene);
• informare tempestivamente e responsabilmente il datore di lavoro della presenza di qualsiasi sintomo influenzale;
• preclusione dell’accesso a chi, negli ultimi 14 giorni, abbia avuto contatti con soggetti risultati positivi al Covid-19 o provenga da zone a rischio secondo le indicazioni dell’OMS.
Dispositivi di protezione individuale
L’adozione delle misure di igiene e dei dispositivi di protezione è di fondamentale importanza ma è evidentemente legata alla disponibilità in commercio dei dispositivi. Qualora la lavorazione in cantiere imponga di lavorare a distanza interpersonale minore di un metro e non siano possibili altre soluzioni organizzative è comunque necessario l’uso delle mascherine e altri dispositivi di protezione (guanti, occhiali, tute, cuffie, ecc...) conformi alle disposizioni delle autorità scientifiche e sanitarie.
Modalità di accesso dei fornitori esterni ai cantieri
Per l’accesso di fornitori esterni devono essere individuate procedure predefinite, al fine di ridurre le occasioni di contatto con il personale presente. Se possibile, gli autisti dei mezzi di trasporto devono rimanere a bordo dei propri mezzi: non è consentito l’accesso ai locali chiusi comuni del cantiere per nessun motivo. Per le necessarie attività di approntamento delle attività di carico e scarico, il trasportatore dovrà attenersi alla rigorosa distanza minima di un metro.
Pulizia e igiene nel cantiere
Il datore di lavoro assicura la pulizia giornaliera e la sanificazione periodica degli spogliatoi e delle aree comuni limitando l’accesso contemporaneo a tali luoghi; ai fini della sanificazione e della igienizzazione vanno inclusi anche i mezzi d’opera con le relative cabine di guida o di pilotaggio.
Nel caso di presenza di una persona con Covid-19 all’interno del cantiere si procede alla pulizia e sanificazione dei locali, alloggiamenti e mezzi. Le persone presenti devono adottare tutte le precauzioni igieniche, in particolare il frequente e minuzioso lavaggio delle mani.
Gestione spazi comuni (mensa, spogliatoi)
L’accesso agli spazi comuni, comprese le mense e gli spogliatoi è contingentato, con la previsione di una ventilazione continua dei locali, di un tempo ridotto di sosta all’interno di tali spazi e con il mantenimento della distanza di sicurezza di un metro tra le persone che li occupano.
Organizzazione del cantiere (turnazione, rimodulazione dei cronoprogramma delle lavorazioni)
Le imprese potranno disporre la riorganizzazione del cantiere e del cronoprogramma delle lavorazioni anche attraverso la turnazione dei lavoratori con l’obiettivo di diminuire i contatti, di creare gruppi autonomi, distinti e riconoscibili e di consentire una diversa articolazione degli orari del cantiere sia per quanto attiene all’apertura, alla sosta e all’uscita.
Gestione di una persona sintomatica in cantiere
Nel caso in cui una persona presente in cantiere sviluppi febbre con temperatura superiore ai 37,5° e sintomi di infezione respiratoria quali la tosse, lo deve dichiarare immediatamente al datore di lavoro o al direttore di cantiere che dovrà procedere al suo isolamento in base alle disposizioni dell’autorità sanitaria. Il datore di lavoro collabora con le Autorità sanitarie per l’individuazione degli eventuali “contatti stretti” di una persona presente in cantiere che sia stata riscontrata positiva al tampone Covid-19.
Esclusione dalle penali per ritardi nei lavori
Il protocollo individua nel dettaglio le ragioni di emergenza da Covid-19 al fine di escludere le penali per tutte le imprese che abbiano accumulato ritardi o inadempimenti rispetto ai termini contrattuali
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