La sicurezza sul lavoro ai tempi del Coronavirus


A fronte del protocollo anti Covid-19 è necessario prevedere un sistema incrociato di adeguamento del Documento di Valutazione dei rischi
La sicurezza sul lavoro ai tempi del Coronavirus

L'arrivo del Coronavirus ha ulteriormente complicato la materia della sicurezza sul lavoro che già è spesso fonte di complicazione burocratica ed applicativa nella vita dell'imprenditore soprattutto nelle medie e piccole aziende dove spesso è difficoltoso far passare il concetto della sicurezza, non solo al datore di lavoro che è il diretto responsabile dell'impianto dell'intero sistema della sicurezza, ma anche agli stessi lavoratori spesso insofferenti all'uso di DPI e alla messa in pratica di comportamenti adeguati sul posto di lavoro.

In questo non semplice quadro si inserisce l'attuale situazione che sul luogo di lavoro non può essere lasciata alla buona volontà, ma deve essere organizzata e gestita al fine di tutelare la salute dei lavoratori in azienda e fuori della stessa.

Il Governo,  sindacati e imprese hanno firmato il 14 marzo un protocollo per tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori dal possibile contagio da nuovo Coronavirus e garantire la salubrità dell’ambiente di lavoro. Il protocollo è stato integrato il 24 aprile ed è stato ulteriormente prorogato il 7 agosto 2020 disponendo sull'intero territorio nazionale che tutte le attività commerciali e produttive rispettino i contenuti del protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus COVID-19 negli ambienti di lavoro sottoscritto il 24 aprile 2020 fra il Governo e le parti sociali

Ma in concreto cosa significa?

Il datore di lavoro deve assicurarsi che attraverso un corretto sistema di informazione e formazione i  lavoratori siano efficacemente messi in condizione di adottare comportamenti idonei ad evitare rischi di contagio unitamente all'uso dei Dispositivi di prevenzione individuale (DPI) forniti dallo stesso datore.

Tutto ciò può essere attuato adottando un sistema incrociato di adeguamento del Documento di Valutazione dei rischi specificando la tipologia di rischio (biologico) e le misure di prevenzione da adottare e le relative modalità di attuazione; consegna di materiale informativo e sessioni di formazione con verifica finale della comprensione unitamente alla consegna dei DPI sopra citati.

Per questo motivo è fondamentale rivolgersi ad esperti del settore che possano offrire soluzioni integrate ai sistemi già esistenti o crearne di nuovi con la finalità di ridurre al massimo il rischio di contagio da Covid-19. Giova ricordare che per il datore di lavoro la responsabilità in questa materia è sia in ambito civile che penale.

 

 

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di Alessandra Garribba

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