La struttura degli edifici


L'architettura di oggi è sempre alla ricerca di forme più diverse che vanno fino agli estremi delle tecnologie
La struttura degli edifici
Gli edifici nascono come sistemi di aggregati di parti e ciascuna di queste parti ha una funzione prevalente sulle altre.
In questo modo veniamo ad avere le chiusure esterne, quelle orizzontali e verticali, la struttura portante e poi una serie di strutture che riguardano gerarchicamente gli impianti. In linea di massima questa partizione la si fa per ottimizzare la progettazione architettonica-tecnologica.
Quando una facciata, per esempio, diventa struttura portante, chiusura e parte dell'impianto risulta difficile coglierne le prestazioni.
L'architettura di oggi è sempre alla ricerca di forme più diverse che vanno fino agli estremi delle tecnologie e per realizzarle si muove in una direzione facendo ricorso a tutto ciò che di tecnologico vi è in questo campo.
Tutte queste forme sono studiate e calcolate per mezzo di software specifici e si avvicinano sempre di più al mondo naturale (basti pensare a Gaudì e i suoi studi).
E' così che si cerca un nuovo linguaggio espressivo che va oltre il comune senso delle cose portando il visitatore a percorrere spazi fiabeschi dove la struttura esterna di una facciata si fa immagine.
Un materiale sottoposto al vaglio delle scelte tipologiche per quanto riguarda la struttura è il Calcestruzzo Fibrorinforzato.
Questo perché si trova idoneo questo materiale dal momento che il suo impiego riduce il rischio ai fenomeni fessurativi, migliora la durabilità delle strutture in calcestruzzo e la loro resistenza al fuoco.
All'interno della matrice cementizia si aggiungono delle fibre che possono avere forme diverse e anche differenti materiali.
Sicuramente migliorato e il lavoro a trazione e per questo viene definito strutturale, per le prove a flessione basti vedere la normativa EN 14651 che prevede
l'esecuzione di prove a flessione.
Le microfibre contribuiscono alla resistenza ultima della struttura in oggetto, queste devono risultare ben ancorate alla matrice e devono resistere al loro sfilamento senza che la fibra si rompa.
E' sicuramente vantaggioso rispetto all'armatura ordinaria abbattendo così i tempi di posa.
Interessante notare che le fibre strutturali sono indicate anche per sostituire l'armatura diffusa (per esempio staffe...), ma raramente sono in grado di andare a sostituire l'armatura concentrata come per esempio l'armatura flessionale nelle travi.
Oggi il calcestruzzo fibrorinforzato è utilizzato soprattutto nelle pavimentazioni industriali. Primi segnali di utilizzo in altri campi si hanno avuti in particolare nella sostituzione dell'armatura a taglio nelle travi, in particolar modo in quelle precompresse. Un utilizzo si ha anche nelle platee di fondazione, muri di contenimento o estese superfici di copertura.
Esteticamente un risultato significativo lo possiamo oggi vedere nel rivestimento del Museo del Mediterraneo di Marsilia (MuCEM) di Riciotti dove vengono impiegati dei pannelli in calcestruzzo fibrorinforzato.
Qui si raggiunge l'apice tra valenza architettonica e strutturale.

Articolo del:


di Arch. Elena Graziano

L'autore dell'articolo non è nella tua città?

Cerca un professionista con le stesse caratteristiche a te più vicino.

Cerca nella tua città o in una città di tuo interesse